Golazo
GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Ecco perchè non posso proprio tacere..."
26.10.2022 19:24 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ah! sì i Rangers, stasera. Vabbé, chiamiamola partitella infrasettimanale. E come definirla altrimenti se stai lassù nel tuo girone Champions blindato anzitempo? L'Europa sta stretta all'orchestra diretta dal filosofo cu l'uocchie 'e pazz. Oddio non è che sia sempre luciferino nello sguardo, ma quando s'incavola altroché l'angelo perduto. Dicono che i Rangers, che rappresentano i protestanti (il Celtic è il club dei cattolici), sia sbarcato a Napoli portandosi dietro trecento suonatori di cornamusa che soffieranno nella pelle di vacca per tutta la durata del match perché già felici di esserci. Volevo sorvolare sul derby del sole, acqua passata, ma proprio non posso tacere. Perché se c'è una cosa che mi stizza alquanto è ascoltare le corbellerìe dette e scritte. E' in questi casi che le chele e il pungiglione dello scorpione che è in me (sono nato il 30 ottobre) friccicano, si agitano, si predispongono alla battaglia. Posso far finta di non aver ascoltato quei canti liberi e beceri "Napoli, ti odio" innalzati da voci coatte (a Roma se ne intendono) che poco hanno a che fare con la Garbatella, perché la mamma degli imbecilli è sempre gravida ed a tutte le latitudini (però a Firenze un po' di più). Ma non posso far finta di nulla all'ascolto delle geremiadi snocciolate dal portoghese che chiamano col nome di una caramella, conducator supremo della squadra che si fregia della conquista del triplete che illo tempore non si poté definire una cineserìa ma che grosso modo lo è stata. Dunque, il suddetto portoghese - chissà se avrà letto Cecità del suo illustre connazionale Saramago (e qui m'inchino) - sbuffante come una vecchia locomotiva e giallo di cartellino ha avuto il coraggio di prendersela con arbitro, segnalinee, quarto uomo e il mondo intero per una sconfitta che avrebbe dovuto piegarsi a libretto. E tacere. Pensate che Meret ha trascorso la serata romana telefonando ad amici e parenti (aveva il telefonino con auricolare nascosto nei guanti) perché del tutto inoperoso. A dire il vero l'ho chiamato anch'io per ricordargli di un appuntamento fissato tempo fa e mi ha risposto con la gentilezza che lo contraddistingue. Tutto ciò mentre José Mario dos Santos Mourinho Felix che è una persona sola, definito il genio di Setubal aveva organizzato una gabbia per Kvara, leggi caccia al georgiano, una difesa con relativo pullman in piena area e dirottato Pellegrini (nulla a che vedere con l'ospedale) sulle tracce di Lobotka che aveva nelle scarpette miele per orsi. Lo squadrone giallorosso - che però non ha mai fatto tremare il mondo - col passar del tempo s'è innervosito a tal punto che perfino i suoi elementi al di sopra della media hanno perduto la tramontana. Penso ad Abraham autore di diversi stop a inseguire e soprattutto a Smalling che ha perduto la scommessa fatta con Zolla Gialla: uomo mascherato. tu non vedrai l'area di rigore. ora sapete tutti com'è andata con Zolla Gialla che ha superato in tromba l'inglese capellone come solo Verstappen sa fare e zac una fiondata micidiale che ha trafitto Rui Patricio anch'egli portoghese, il quale avendo letto tutte le opere del sommo Saramago ha confidato che, non essendo in grado di scrivere un altro memoriale, potrà soltanto ritirarsi in convento.

 


Adolfo Mollichelli

 

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Ecco perchè non posso proprio tacere..."

di Napoli Magazine

26/10/2024 - 19:24

NAPOLI - Ah! sì i Rangers, stasera. Vabbé, chiamiamola partitella infrasettimanale. E come definirla altrimenti se stai lassù nel tuo girone Champions blindato anzitempo? L'Europa sta stretta all'orchestra diretta dal filosofo cu l'uocchie 'e pazz. Oddio non è che sia sempre luciferino nello sguardo, ma quando s'incavola altroché l'angelo perduto. Dicono che i Rangers, che rappresentano i protestanti (il Celtic è il club dei cattolici), sia sbarcato a Napoli portandosi dietro trecento suonatori di cornamusa che soffieranno nella pelle di vacca per tutta la durata del match perché già felici di esserci. Volevo sorvolare sul derby del sole, acqua passata, ma proprio non posso tacere. Perché se c'è una cosa che mi stizza alquanto è ascoltare le corbellerìe dette e scritte. E' in questi casi che le chele e il pungiglione dello scorpione che è in me (sono nato il 30 ottobre) friccicano, si agitano, si predispongono alla battaglia. Posso far finta di non aver ascoltato quei canti liberi e beceri "Napoli, ti odio" innalzati da voci coatte (a Roma se ne intendono) che poco hanno a che fare con la Garbatella, perché la mamma degli imbecilli è sempre gravida ed a tutte le latitudini (però a Firenze un po' di più). Ma non posso far finta di nulla all'ascolto delle geremiadi snocciolate dal portoghese che chiamano col nome di una caramella, conducator supremo della squadra che si fregia della conquista del triplete che illo tempore non si poté definire una cineserìa ma che grosso modo lo è stata. Dunque, il suddetto portoghese - chissà se avrà letto Cecità del suo illustre connazionale Saramago (e qui m'inchino) - sbuffante come una vecchia locomotiva e giallo di cartellino ha avuto il coraggio di prendersela con arbitro, segnalinee, quarto uomo e il mondo intero per una sconfitta che avrebbe dovuto piegarsi a libretto. E tacere. Pensate che Meret ha trascorso la serata romana telefonando ad amici e parenti (aveva il telefonino con auricolare nascosto nei guanti) perché del tutto inoperoso. A dire il vero l'ho chiamato anch'io per ricordargli di un appuntamento fissato tempo fa e mi ha risposto con la gentilezza che lo contraddistingue. Tutto ciò mentre José Mario dos Santos Mourinho Felix che è una persona sola, definito il genio di Setubal aveva organizzato una gabbia per Kvara, leggi caccia al georgiano, una difesa con relativo pullman in piena area e dirottato Pellegrini (nulla a che vedere con l'ospedale) sulle tracce di Lobotka che aveva nelle scarpette miele per orsi. Lo squadrone giallorosso - che però non ha mai fatto tremare il mondo - col passar del tempo s'è innervosito a tal punto che perfino i suoi elementi al di sopra della media hanno perduto la tramontana. Penso ad Abraham autore di diversi stop a inseguire e soprattutto a Smalling che ha perduto la scommessa fatta con Zolla Gialla: uomo mascherato. tu non vedrai l'area di rigore. ora sapete tutti com'è andata con Zolla Gialla che ha superato in tromba l'inglese capellone come solo Verstappen sa fare e zac una fiondata micidiale che ha trafitto Rui Patricio anch'egli portoghese, il quale avendo letto tutte le opere del sommo Saramago ha confidato che, non essendo in grado di scrivere un altro memoriale, potrà soltanto ritirarsi in convento.

 


Adolfo Mollichelli

 

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