Il Punto
L'EX - Pià: "Gasperini è esigente, Conte? non la vedo così semplice, mi piacerebbe Italiano al Napoli, per lui può essere il salto di qualità"
23.05.2024 13:09 di Napoli Magazine

NAPOLI - A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Inacio Pià, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Atalanta. 

Cosa ha in più l’Atalanta rispetto alle altre?

“Non è facile dire cosa abbia in più. Quello che posso garantire, è che ha una società che progetta, che cerca di fare delle valutazioni e delle operazioni non basate sulla stagione, ma a lungo termine. In questo, l’Atalanta ha dimostrato di essere la prima in Italia. Ci sono dei meriti della famiglia Percassi, che è composta da tifosi e gente del posto, che lavora con passione. Una società che sa lavorare e che cura tutta la struttura, tutto quello che è l’Atalanta. Il club è cresciuto tantissimo negli anni, anche come società e tifoseria”.

Le infrastrutture della società bergamasca sono più simili ad un club di Premier che ad una squadra di Serie A…

“Lo confermo. È una società che ha sempre avuto una particolare attenzione per le strutture e il settore giovanile. Negli ultimi anni, hanno investito. In Italia ci sono poche strutture come quella di Zingonia, ad eccezione di Firenze. Sono infrastrutture che vediamo solo in Inghilterra o Germania”.

Conviene davvero andare via da Bergamo a Gian Piero Gasperini?

“I numeri hanno fatto sì che lui potesse diventare una figura così determinante, forte, in una città che, fino a qualche anno fa, lottava per mantenere la categoria. Oggi, parliamo di trofei che nessuno sognava. È normale che un allenatore del genere abbia mercato, ma a Bergamo è a casa e può incidere ancora. Certo, anche lui avrà ambizione e voglia di nuove sfide, ma non sarà facile liberarsi di un tecnico come lui. Se andrà via, lo farà per una scelta personale, per ricercare nuovi stimoli. La dirigenza cercherà sempre di accontentare il tecnico”.

Il Gasp è l’uomo giusto per consentire al Napoli di ripartire?

“Gasperini è un allenatore molto esigente, abituato a valorizzare tanti giocatori giovani, magari non conosciutissimi. Sappiamo che Napoli è una piazza dove non si può programmare a lungo termine. Bisogna vincere, le pressioni e le aspettative sono superiori. Non so se potrebbe essere l’allenatore giusto anche dal punto di vista della convivenza con il presidente, ma nel calcio mai dire mai”.

Chi potrebbe essere più idoneo alla panchina azzurra tra Gasperini, Pioli e Antonio Conte?

“Si parla tanto di Conte. È uno che ha vinto e bisogna portare sicuramente qualcuno che abbia il carisma dell’allenatore vincente. Non la vedo così semplice. Personalmente, mi piacerebbe vedere Italiano. Lo conosco, ho visto il suo percorso sin dai dilettanti. Merita l’opportunità di lottare per qualcosa di importante, come la Champions o lo scudetto. Napoli potrebbe essere il salto di qualità”.

Qual è il giusto prezzo per Kvaratskhelia? A quale ingaggio dovrebbe puntare?

“E’ un giocatore che ha un potenziale enorme. Anche quest’anno, pur non garantendo la stessa qualità dello scorso anno, ha saputo fare la differenza. Il prezzo lo fa il mercato. È un giocatore di livello assoluto. Bisognerà capire se lui, come altri, abbia la voglia di rimanere ancora in una piazza che vive di calcio. Se gli stimoli sono finti, è giusto che cambi aria”.

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L'EX - Pià: "Gasperini è esigente, Conte? non la vedo così semplice, mi piacerebbe Italiano al Napoli, per lui può essere il salto di qualità"

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23/05/2024 - 13:09

NAPOLI - A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Inacio Pià, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Atalanta. 

Cosa ha in più l’Atalanta rispetto alle altre?

“Non è facile dire cosa abbia in più. Quello che posso garantire, è che ha una società che progetta, che cerca di fare delle valutazioni e delle operazioni non basate sulla stagione, ma a lungo termine. In questo, l’Atalanta ha dimostrato di essere la prima in Italia. Ci sono dei meriti della famiglia Percassi, che è composta da tifosi e gente del posto, che lavora con passione. Una società che sa lavorare e che cura tutta la struttura, tutto quello che è l’Atalanta. Il club è cresciuto tantissimo negli anni, anche come società e tifoseria”.

Le infrastrutture della società bergamasca sono più simili ad un club di Premier che ad una squadra di Serie A…

“Lo confermo. È una società che ha sempre avuto una particolare attenzione per le strutture e il settore giovanile. Negli ultimi anni, hanno investito. In Italia ci sono poche strutture come quella di Zingonia, ad eccezione di Firenze. Sono infrastrutture che vediamo solo in Inghilterra o Germania”.

Conviene davvero andare via da Bergamo a Gian Piero Gasperini?

“I numeri hanno fatto sì che lui potesse diventare una figura così determinante, forte, in una città che, fino a qualche anno fa, lottava per mantenere la categoria. Oggi, parliamo di trofei che nessuno sognava. È normale che un allenatore del genere abbia mercato, ma a Bergamo è a casa e può incidere ancora. Certo, anche lui avrà ambizione e voglia di nuove sfide, ma non sarà facile liberarsi di un tecnico come lui. Se andrà via, lo farà per una scelta personale, per ricercare nuovi stimoli. La dirigenza cercherà sempre di accontentare il tecnico”.

Il Gasp è l’uomo giusto per consentire al Napoli di ripartire?

“Gasperini è un allenatore molto esigente, abituato a valorizzare tanti giocatori giovani, magari non conosciutissimi. Sappiamo che Napoli è una piazza dove non si può programmare a lungo termine. Bisogna vincere, le pressioni e le aspettative sono superiori. Non so se potrebbe essere l’allenatore giusto anche dal punto di vista della convivenza con il presidente, ma nel calcio mai dire mai”.

Chi potrebbe essere più idoneo alla panchina azzurra tra Gasperini, Pioli e Antonio Conte?

“Si parla tanto di Conte. È uno che ha vinto e bisogna portare sicuramente qualcuno che abbia il carisma dell’allenatore vincente. Non la vedo così semplice. Personalmente, mi piacerebbe vedere Italiano. Lo conosco, ho visto il suo percorso sin dai dilettanti. Merita l’opportunità di lottare per qualcosa di importante, come la Champions o lo scudetto. Napoli potrebbe essere il salto di qualità”.

Qual è il giusto prezzo per Kvaratskhelia? A quale ingaggio dovrebbe puntare?

“E’ un giocatore che ha un potenziale enorme. Anche quest’anno, pur non garantendo la stessa qualità dello scorso anno, ha saputo fare la differenza. Il prezzo lo fa il mercato. È un giocatore di livello assoluto. Bisognerà capire se lui, come altri, abbia la voglia di rimanere ancora in una piazza che vive di calcio. Se gli stimoli sono finti, è giusto che cambi aria”.