Ubaldo Righetti, ex calciatore e oggi opinionista, è intervenuto in collegamento streaming con "Il Bello Del Calcio" per parlare dei sorteggi di Champions League che hanno accoppiato gli azzurri al Milan. Queste le sue dichiarazioni del giornalista: “La partita con il Milan va valutata in relazione al momento attuale, i rossoneri non stanno attraversando un buon periodo e non stanno fornendo prestazioni di altissimo livello. Pioli ha anche provato a modificare l’assetto tattico introducendo la difesa a tre, ma la squadra ha perso spirito e ritrovarsi oggi è difficile. Il Napoli continua a tirare fuori prestazioni superiori alle rivali italiane ed europee, quindi credo non ci siano particolari problemi. Tutto dipenderà dal contesto di mentalità e approccio, ma Spalletti sta lavorando benissimo su questo. La mia finale di Champions League persa a Roma? Il Liverpool era una squadra preparata a quegli eventi, noi finito il campionato andammo in montagna perché ci fu una sosta di 15 giorni. La differenza di abitudine si respirò già quando entrammo all’Olimpico, noi eravamo tesi mentre il loro capitano scherzava con l’arbitro. Portammo comunque la sfida sull’1-1, poi sappiamo bene come andò ai rigori. Kim o Koulibaly? Il secondo in uscita palla al piede era più efficace ad accompagnare la squadra, il coreano ti morde caviglia e collo, E’ molto più aggressivo in marcatura, in questo senso è più un giocatore d’area. Con tutto il rispetto per l’ex Napoli, giocatore straordinario, io preferisco Kim. Manchester City e Napoli possibili favorite per la Champions rispetto a chi ha già vinto in passato? Non so chi ha visto il Benfica giocare, volano e hanno anche giocatori che conosciamo. Vivono un momento straordinario e sono intensi, hanno una capacità di offrire un calcio coinvolgenti e a ritmi alti. Molto dipenderà anche da che condizione fisica si avrà in finale. Come nota finale, il Real Madrid mi fa sempre paura: è una formazione che sembra sempre darti l’opportunità di vincere, ma alla fine la spunta sempre. Se ci sono differenze tra Champions e campionato? L’atmosfera della coppa può trasformare certe squadre, ovviamente non sempre in modo positivo. Il Napoli non fa distinzioni tra le due competizioni, gioca alla stessa maniera contro tutti gli avversari: cerca sempre di proporre le proprie conoscenze sia offensive che difensive, non ha bisogno di organizzarsi per le due partite. Va sempre a mille”.