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BENEDETTA SOSTA - Tornano tutti felici
21.11.2019 11:05 di Napoli Magazine Fonte: Pierpaolo Matrone per il Roma

Stavolta è proprio il caso di dirlo: sia benedetta la sosta. Siamo sempre qui a lamentarci di quanta noia porti, di come il weekend senza il campionato sia vuoto. Siamo sempre qui ad aspettare che queste maledette due settimane passino presto per rivedere la propria squadra in campo. Qualcuno vorrebbe qualche pausa in meno e anche i club stessi non perdono occasioni per schierarsi contro. Ma in casa Napoli mai è stata accolta meglio in questo caso. Il momento negativo che sta vivendo il Napoli è andato via via peggiorando sempre più, fino al patatrac post-Salisburgo e la prova indegna (per il poco carattere, proprio ora non ci voleva) col Genoa. Per cui, sì, benedetta sosta. Anche perché tanti azzurri hanno potuto staccare la spina e concentrarsi su altro, prima di rituffarsi nel caos di Napoli. Ovviamente con la speranza di far rientrare presto tutte le polemiche che hanno avvolto e distrutto un ambiente che già di per sé sa come fustigarsi d'autolesionismo.

 

INSIGNE IN COPERTINA. Per fortuna, però, per qualcuno degli uomini di Ancelotti questa pausa per le nazionali ha riportato il sorriso. In primo piano non può che esserci lui, Insigne, il capitano della squadra, il figliol prodigo, il più chiacchierato, il bersaglio preferito dei tifosi. Il numero 24, prima di partire per gli impegni con l'Italia, aveva trascorso una settimana a dir poco movimentata. L'intervista a bordocampo a Salisburgo, poco prima di guidare (insieme agli altri senatori) la rivolta contro il ritiro indetto da De Laurentiis; il successivo allenamento a porte aperte, in cui è stato il più fischiato e insultato dai suoi stessi supporters; i fischi al momento della lettura delle formazioni e la prestazione timida e impacciata con il Genoa, con tanto di gol giustamente annullato. E poi questo gol l'ha ritrovato con l'altro azzurro, quello della Nazionale. Una prodezza in Bosnia, una partita da Insigne, quello vero. Da esterno nel 4-3- 3, la posizione a lui più congeniale e quella che forse ritroverà anche sabato con il Milan. Martedì è rientrato a Castel Volturno e già ci sta lavorando.

 

GLI ALTRI. L'azzurro Italia ha portato buone notizie anche per Di Lorenzo e Meret. Il primo ha mostrato a Mancini di potersi giocare il posto con Florenzi per il ruolo da titolare ai prossimi Europei, mentre il secondo ha vissuto la forte emozione dell'esordio in Nazionale Maggiore. Per un classe '97 che gioca tra i pali, specie in questa generazione, non è da tutti. La convocazione di entrambi passerà dalle prestazioni con il Napoli: un motivo in più per ritrovare la retta via in campionato e Champions League. Mario Rui, anch'egli rientrato martedì, ha preso parte al 6-0 del Portogallo contro la Lituania, riposando poi la partita successiva. Maksimovic invece non s'è risparmiato, collezionando 180 minuti, ma deve ancora conquistarsi la qualificazione ai prossimi Europei. Buone nuove anche per Koulibaly, che ha ereditato la fascia di capitano del Senegal, responsabilizzando ancor di più l'uomo e il calciatore. Zielinski ha festeggiato le 50 presenze con la maglia della Polonia, Fabian ha segnato con la Spagna (tanto per cambiare), Ospina ha mantenuto la titolarità con la Colombia. Quando le nazionali sono utili a rigenerarsi, non sembra tanto malvagia neanche la sosta.

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BENEDETTA SOSTA - Tornano tutti felici

di Napoli Magazine

21/11/2024 - 11:05

Stavolta è proprio il caso di dirlo: sia benedetta la sosta. Siamo sempre qui a lamentarci di quanta noia porti, di come il weekend senza il campionato sia vuoto. Siamo sempre qui ad aspettare che queste maledette due settimane passino presto per rivedere la propria squadra in campo. Qualcuno vorrebbe qualche pausa in meno e anche i club stessi non perdono occasioni per schierarsi contro. Ma in casa Napoli mai è stata accolta meglio in questo caso. Il momento negativo che sta vivendo il Napoli è andato via via peggiorando sempre più, fino al patatrac post-Salisburgo e la prova indegna (per il poco carattere, proprio ora non ci voleva) col Genoa. Per cui, sì, benedetta sosta. Anche perché tanti azzurri hanno potuto staccare la spina e concentrarsi su altro, prima di rituffarsi nel caos di Napoli. Ovviamente con la speranza di far rientrare presto tutte le polemiche che hanno avvolto e distrutto un ambiente che già di per sé sa come fustigarsi d'autolesionismo.

 

INSIGNE IN COPERTINA. Per fortuna, però, per qualcuno degli uomini di Ancelotti questa pausa per le nazionali ha riportato il sorriso. In primo piano non può che esserci lui, Insigne, il capitano della squadra, il figliol prodigo, il più chiacchierato, il bersaglio preferito dei tifosi. Il numero 24, prima di partire per gli impegni con l'Italia, aveva trascorso una settimana a dir poco movimentata. L'intervista a bordocampo a Salisburgo, poco prima di guidare (insieme agli altri senatori) la rivolta contro il ritiro indetto da De Laurentiis; il successivo allenamento a porte aperte, in cui è stato il più fischiato e insultato dai suoi stessi supporters; i fischi al momento della lettura delle formazioni e la prestazione timida e impacciata con il Genoa, con tanto di gol giustamente annullato. E poi questo gol l'ha ritrovato con l'altro azzurro, quello della Nazionale. Una prodezza in Bosnia, una partita da Insigne, quello vero. Da esterno nel 4-3- 3, la posizione a lui più congeniale e quella che forse ritroverà anche sabato con il Milan. Martedì è rientrato a Castel Volturno e già ci sta lavorando.

 

GLI ALTRI. L'azzurro Italia ha portato buone notizie anche per Di Lorenzo e Meret. Il primo ha mostrato a Mancini di potersi giocare il posto con Florenzi per il ruolo da titolare ai prossimi Europei, mentre il secondo ha vissuto la forte emozione dell'esordio in Nazionale Maggiore. Per un classe '97 che gioca tra i pali, specie in questa generazione, non è da tutti. La convocazione di entrambi passerà dalle prestazioni con il Napoli: un motivo in più per ritrovare la retta via in campionato e Champions League. Mario Rui, anch'egli rientrato martedì, ha preso parte al 6-0 del Portogallo contro la Lituania, riposando poi la partita successiva. Maksimovic invece non s'è risparmiato, collezionando 180 minuti, ma deve ancora conquistarsi la qualificazione ai prossimi Europei. Buone nuove anche per Koulibaly, che ha ereditato la fascia di capitano del Senegal, responsabilizzando ancor di più l'uomo e il calciatore. Zielinski ha festeggiato le 50 presenze con la maglia della Polonia, Fabian ha segnato con la Spagna (tanto per cambiare), Ospina ha mantenuto la titolarità con la Colombia. Quando le nazionali sono utili a rigenerarsi, non sembra tanto malvagia neanche la sosta.

Fonte: Pierpaolo Matrone per il Roma