Se il Palermo può considerarsi una diretta avversaria del Napoli, come mai ha accettato di vendere Edinson Cavani al Napoli? Ha incassato 17 milioni di euro, certo, ma la scelta può sembrare un tantino autolesionistica: «Aveva paventato la possibilità di andare via dopo essere stato minacciato per strada». Episodio noto. Spiegazione inedita firmata da Aurelio De Laurentiis. Il presidente è intervenuto ieri ai microfoni de «La politica nel pallone» su Gr Parlmento, citando la storia che a Palermo fece molto scalpore: il 3 dicembre 2009, mentre rientravano dall’allenamento a bordo di una Smart, Cavani e il centrocampista argentino Bertolo furono affiancati da due persone in motorino che presero a calci e cinghiate l’auto. «Ecco, e dopo essere stato minacciato paventò l’ipotesi di andare via dal club rosanero: Zamparini, presidente intelligente e uomo attento e dotato di coscienza industriale, aveva capito tutto...». E così dopo l’indicazione di Mazzarri, che per Cavani stravede, è nato il colpo azzurro. Un acquisto che funziona a meraviglia ma che, però, non ha ancora modificato le idee del presidente in merito al campionato: «La classifica non è veritiera in questo momento, bisogna rivederla ad aprile - spiega De Laurentiis -: il Napoli è potenzialmente più forte della scorsa stagione, ma non credo sia ancora maturo per la Champions. A me farebbe piacere migliorare il risultato del campionato precedente: diciamo che lotteremo per le posizioni che vanno dalla quinta alla decima». Poi, il futuro più immediato. Un futuro che vivrà le prossime due fasi tra la Romania, dove giovedì andrà in scena la seconda partita del girone di Europa League con la Steaua Bucarest, e il San Paolo, dove domenica è in programma la sfida con la Roma. De Laurentiis palesa l’insoddisfazione relativa ai calendari: «C’è un’ingiusta sperequazione tra chi partecipa all’Europa League e chi alla Champions League che, onestamente, mi preoccupa: la Roma gioca in casa martedì». Ovvero oggi. «Mentre noi giovedì e fuori casa. Con tutti i disagi del viaggio di andata e ritorno. Napoli-Roma si sarebbe dovuta disputare lunedì, ma non è possibile perché c’è una totale cecità nell’organizzazione dei calendari che, in questo caso, favorisce i giallorossi». Parentesi finale dedicata alle polemiche arbitrali: «Domenica ci sarà bisogno soltanto di un arbitro che governi imparzialmente la gara. Per il resto, mi preoccupa la stoltezza di chi non capisce che la tecnologia è al nostro servizio». Come la moviola in campo.
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
Se il Palermo può considerarsi una diretta avversaria del Napoli, come mai ha accettato di vendere Edinson Cavani al Napoli? Ha incassato 17 milioni di euro, certo, ma la scelta può sembrare un tantino autolesionistica: «Aveva paventato la possibilità di andare via dopo essere stato minacciato per strada». Episodio noto. Spiegazione inedita firmata da Aurelio De Laurentiis. Il presidente è intervenuto ieri ai microfoni de «La politica nel pallone» su Gr Parlmento, citando la storia che a Palermo fece molto scalpore: il 3 dicembre 2009, mentre rientravano dall’allenamento a bordo di una Smart, Cavani e il centrocampista argentino Bertolo furono affiancati da due persone in motorino che presero a calci e cinghiate l’auto. «Ecco, e dopo essere stato minacciato paventò l’ipotesi di andare via dal club rosanero: Zamparini, presidente intelligente e uomo attento e dotato di coscienza industriale, aveva capito tutto...». E così dopo l’indicazione di Mazzarri, che per Cavani stravede, è nato il colpo azzurro. Un acquisto che funziona a meraviglia ma che, però, non ha ancora modificato le idee del presidente in merito al campionato: «La classifica non è veritiera in questo momento, bisogna rivederla ad aprile - spiega De Laurentiis -: il Napoli è potenzialmente più forte della scorsa stagione, ma non credo sia ancora maturo per la Champions. A me farebbe piacere migliorare il risultato del campionato precedente: diciamo che lotteremo per le posizioni che vanno dalla quinta alla decima». Poi, il futuro più immediato. Un futuro che vivrà le prossime due fasi tra la Romania, dove giovedì andrà in scena la seconda partita del girone di Europa League con la Steaua Bucarest, e il San Paolo, dove domenica è in programma la sfida con la Roma. De Laurentiis palesa l’insoddisfazione relativa ai calendari: «C’è un’ingiusta sperequazione tra chi partecipa all’Europa League e chi alla Champions League che, onestamente, mi preoccupa: la Roma gioca in casa martedì». Ovvero oggi. «Mentre noi giovedì e fuori casa. Con tutti i disagi del viaggio di andata e ritorno. Napoli-Roma si sarebbe dovuta disputare lunedì, ma non è possibile perché c’è una totale cecità nell’organizzazione dei calendari che, in questo caso, favorisce i giallorossi». Parentesi finale dedicata alle polemiche arbitrali: «Domenica ci sarà bisogno soltanto di un arbitro che governi imparzialmente la gara. Per il resto, mi preoccupa la stoltezza di chi non capisce che la tecnologia è al nostro servizio». Come la moviola in campo.