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FOCUS NM - Lo Scudetto fa 90! Simeone chiude il cerchio e capitan Di Lorenzo alza la coppa al cielo: l’uomo in più è… il Napoli!
05.06.2023 18:33 di Napoli Magazine

NAPOLI - Al Maradona si respira l’atmosfera delle grandi occasioni, quella dove indossi l’abito perfetto, perché sai che è la serata dove devi essere impeccabile. Nello stadio di Fuorigrotta non manca nulla: dalle lacrime di Fabio Quagliarella che saluta il calcio a casa sua, all’emozione di Luciano Spalletti, che lascia Napoli da vincitore.  Prima del match arrivano i riconoscimenti a quelli che sono stati i grandi protagonisti della stagione: Spalletti (miglior allenatore), ma anche Kim (miglior difensore), Kvaratskhelia (miglior calciatore) e Osimhen (miglior attaccante). A onor del vero, in questo quartetto manca Stanislav Lobotka: nessun premio per lui, nemmeno la nomination, ma chi ha visto il percorso del Napoli, sa quanto lo slovacco sia stato fondamentale per lo scacchiere di Spalletti. Nulla togliere a Barella, ma credo che Lobotka avrebbe senza dubbio meritato il premio come miglior centrocampista di questa stagione. Il Napoli batte la Sampdoria, nell’ultima giornata di campionato, e chiude a quota 90 punti questa incredibile stagione, ma non solo: gli azzurri terminano la Serie A con il miglior attacco (77 gol), la miglior difesa (28), Osimhen capocannoniere con 26 gol e Kvaratskhelia miglior assistman, con 10 assist. Tutti numeri che rispecchiano alla perfezione quello che è stato l’andamento di questa stagione: il Napoli ha fatto un campionato a parte, a prescindere dagli alti e bassi delle squadre avversarie. A calare il sipario sul terreno di gioco sono Victor Osimhen e Giovanni Simeone. Se da una parte i gol del nigeriano non sono più una novità, dall’altra chi sorprende ogni volta è Giovanni Simeone. E’ arrivato a Napoli carico di entusiasmo, nonostante la consapevolezza di dover stare un passo indietro a Osimhen. Si è fatto trovare sempre pronto, quando è stato chiamato in causa, e ha saputo conquistare il cuore dei tifosi: dall’emozione del primo gol in Champions a quella corsa felice e liberatoria a San Siro, dopo aver regalato una vittoria fondamentale agli azzurri contro il Milan. Maradona è stato il simbolo di questa cavalcata trionfale e il Cholito è il secondo argentino a vincere lo scudetto a Napoli. Ed ecco che “al Maradona”, avviene la giusta chiusura del cerchio: segna un eurogol dalla distanza ed esulta alzando al cielo la maglia del Pibe de Oro. Una giornata perfetta per un argentino come Simeone! Cala il sipario sul campionato e, dopo un mese di festeggiamenti, arriva il momento tanto atteso: Giovanni Di Lorenzo alza la coppa al cielo. Un momento così meritato per il capitano azzurro. Nelle grandi intuizioni di Luciano Spalletti c’è anche quella della scelta del capitano: Di Lorenzo è stato impeccabile in questo nuovo ruolo, sempre propositivo e mai polemico. Un capitano a servizio della squadra e ineccepibile nel comunicare con i tifosi. La festa scudetto è proseguita con tanti ospiti, in una serata condotta da Stefano De Martino, mettendo in scena l’ultimo atto di questo spettacolo azzurro che ormai dura da mesi. Menzione speciale per Luciano Spalletti: razionalmente penso che abbia fatto la scelta migliore a lasciare Napoli. Nel dubbio di quello che sarà e, probabilmente, con poca energia mentale, meglio lasciare la piazza partenopea da vincitore. La figura di Luciano Spalletti resterà indelebile per questo popolo e, chissà, magari è solo un arrivederci. Ha saputo mettere insieme l’aspetto tattico e mentale, costruendo, con l’aiuto della società, una macchina perfetta. Ha lasciato al suo successore una grande eredità, un diamante prezioso, e la speranza di tutti è quella che, chi arriverà, sia in grado di proseguire questa strada vincente. 

 

Preziosa Lombardi

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com

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05/06/2024 - 18:33

NAPOLI - Al Maradona si respira l’atmosfera delle grandi occasioni, quella dove indossi l’abito perfetto, perché sai che è la serata dove devi essere impeccabile. Nello stadio di Fuorigrotta non manca nulla: dalle lacrime di Fabio Quagliarella che saluta il calcio a casa sua, all’emozione di Luciano Spalletti, che lascia Napoli da vincitore.  Prima del match arrivano i riconoscimenti a quelli che sono stati i grandi protagonisti della stagione: Spalletti (miglior allenatore), ma anche Kim (miglior difensore), Kvaratskhelia (miglior calciatore) e Osimhen (miglior attaccante). A onor del vero, in questo quartetto manca Stanislav Lobotka: nessun premio per lui, nemmeno la nomination, ma chi ha visto il percorso del Napoli, sa quanto lo slovacco sia stato fondamentale per lo scacchiere di Spalletti. Nulla togliere a Barella, ma credo che Lobotka avrebbe senza dubbio meritato il premio come miglior centrocampista di questa stagione. Il Napoli batte la Sampdoria, nell’ultima giornata di campionato, e chiude a quota 90 punti questa incredibile stagione, ma non solo: gli azzurri terminano la Serie A con il miglior attacco (77 gol), la miglior difesa (28), Osimhen capocannoniere con 26 gol e Kvaratskhelia miglior assistman, con 10 assist. Tutti numeri che rispecchiano alla perfezione quello che è stato l’andamento di questa stagione: il Napoli ha fatto un campionato a parte, a prescindere dagli alti e bassi delle squadre avversarie. A calare il sipario sul terreno di gioco sono Victor Osimhen e Giovanni Simeone. Se da una parte i gol del nigeriano non sono più una novità, dall’altra chi sorprende ogni volta è Giovanni Simeone. E’ arrivato a Napoli carico di entusiasmo, nonostante la consapevolezza di dover stare un passo indietro a Osimhen. Si è fatto trovare sempre pronto, quando è stato chiamato in causa, e ha saputo conquistare il cuore dei tifosi: dall’emozione del primo gol in Champions a quella corsa felice e liberatoria a San Siro, dopo aver regalato una vittoria fondamentale agli azzurri contro il Milan. Maradona è stato il simbolo di questa cavalcata trionfale e il Cholito è il secondo argentino a vincere lo scudetto a Napoli. Ed ecco che “al Maradona”, avviene la giusta chiusura del cerchio: segna un eurogol dalla distanza ed esulta alzando al cielo la maglia del Pibe de Oro. Una giornata perfetta per un argentino come Simeone! Cala il sipario sul campionato e, dopo un mese di festeggiamenti, arriva il momento tanto atteso: Giovanni Di Lorenzo alza la coppa al cielo. Un momento così meritato per il capitano azzurro. Nelle grandi intuizioni di Luciano Spalletti c’è anche quella della scelta del capitano: Di Lorenzo è stato impeccabile in questo nuovo ruolo, sempre propositivo e mai polemico. Un capitano a servizio della squadra e ineccepibile nel comunicare con i tifosi. La festa scudetto è proseguita con tanti ospiti, in una serata condotta da Stefano De Martino, mettendo in scena l’ultimo atto di questo spettacolo azzurro che ormai dura da mesi. Menzione speciale per Luciano Spalletti: razionalmente penso che abbia fatto la scelta migliore a lasciare Napoli. Nel dubbio di quello che sarà e, probabilmente, con poca energia mentale, meglio lasciare la piazza partenopea da vincitore. La figura di Luciano Spalletti resterà indelebile per questo popolo e, chissà, magari è solo un arrivederci. Ha saputo mettere insieme l’aspetto tattico e mentale, costruendo, con l’aiuto della società, una macchina perfetta. Ha lasciato al suo successore una grande eredità, un diamante prezioso, e la speranza di tutti è quella che, chi arriverà, sia in grado di proseguire questa strada vincente. 

 

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