NAPOLI – Il Napoli batte il Sassuolo 2-0 e risponde subito presente alla prima di campionato. Nonostante qualche difficoltà derivata dall’assenza pesante in attacco di Romelu Lukaku, Conte non si scompone (e non cerca alibi) e a Reggio Emilia mette in campo l’artiglieria pesante, con i quattro Fab Four all’opera e un 4-1-4-1 che ha regalato all’allenatore azzurro indicazioni importanti per il futuro.
IL FATTORE KDB – Chi aveva già avanzato dei dubbi sull’approccio alla Serie A di Kevin De Bruyne dovrà rifare le proprie valutazioni. Già nei ritiri precampionato si è vista la massima disponibilità del belga nel calarsi a pieno nella realtà Napoli. Un calciatore che si è messo a completa disposizione della squadra e che, vista la sua carriera, sa di poter essere uno stimolo importante per i propri compagni. Sicuramente ci sarà ancora da lavorare per essere al top, ma la sua leadership in campo è bella che tangibile. Non è solo una questione legata al gol, ma proprio di atteggiamento e visione superiore di gioco (come il tocco per Rrahmani sugli sviluppi di un calcio d’angolo). In 90’ lo abbiamo visto fare la mezzala, la seconda punta, spesso si è abbassato per fare il play con Lobotka e, infine, ha chiuso da centravanti quando è uscito Lucca. Un giocatore totale e un fattore fondamentale per alzare ulteriormente il livello della squadra, non solo tattico, ma soprattutto sulla mentalità. E se questo è solo l’inizio, ci sarà da divertirsi quest’anno con i Fab Four.
IL “VECCHIO” CHE AVANZA – Le attenzioni ovviamente erano tutte per la stella Kevin De Bruyne, ma anche contro il Sassuolo si sono messi in evidenza quei calciatori che, negli ultimi anni, hanno fatto le fortune di questo Napoli. Lobotka continua ad essere il solito equilibratore e contro il Sassuolo si conferma chirurgico, con una precisione totale nei passaggi. Risponde presente che Anguissa: manca la via del gol, ma in mezzo al campo fa sentire la sua potenza fisica, corre e marca in maniera diligente e si fa perdonare anche l’errore su Berardi. All’appello non può mancare il solito Politano: cerca la via del gol dell’ex, ma i suoi “sogni” si infrangono sul palo nella ripresa, ma si consola con un assist delizioso per McTominay, che riporta la mente a quella notte magica del Maradona. Nel complesso, si mostra sempre molto “operaio”, muovendosi in modo ordinato ed equilibrato.
L’UOMO IN PIU’ (AGAIN) – Il Napoli comincia come aveva finito, nel segno di Scott McTominay, il solito apri bottiglia dei match. La retroguardia del Sassuolo era troppo attenta a marcare Lucca, per capire tempestivamente gli inserimenti fulminei dello scozzese, che con la sua abilità tecnica trova lo spazio per colpire di testa il cross di Politano. E in un attimo ci riporta a quella notte, quella dello Scudetto. McTominay si dimostra ancora una volta un elemento imprescindibile per il centrocampo del Napoli e chi aveva avanzato dei dubbi sul rendimento quando è posizionato sulla sinistra, si è dovuto ricredere, anche perché, da buon jolly quale è, ha cercato di seminare il panico viaggiando in più parti del rettangolo di gioco. Solo la traversa gli nega la gioia della doppietta, ma non la possibilità di portare a casa l’ennesimo premio di MVP del match. E pensare che una bella fetta di ritiro l’ha saltata, poi lo guardi in campo ed è quello più tirato a lucido di tutti. Un calciatore prezioso, che sicuramente a Manchester rimpiangeranno per molto tempo.
Ora non resta che completare il puzzle con gli ultimi innesti di mercato, per dare ancora più lustro a questo Napoli che sogna ancora in grande.
Preziosa Lombardi
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
24/08/2025 - 19:15
NAPOLI – Il Napoli batte il Sassuolo 2-0 e risponde subito presente alla prima di campionato. Nonostante qualche difficoltà derivata dall’assenza pesante in attacco di Romelu Lukaku, Conte non si scompone (e non cerca alibi) e a Reggio Emilia mette in campo l’artiglieria pesante, con i quattro Fab Four all’opera e un 4-1-4-1 che ha regalato all’allenatore azzurro indicazioni importanti per il futuro.
IL FATTORE KDB – Chi aveva già avanzato dei dubbi sull’approccio alla Serie A di Kevin De Bruyne dovrà rifare le proprie valutazioni. Già nei ritiri precampionato si è vista la massima disponibilità del belga nel calarsi a pieno nella realtà Napoli. Un calciatore che si è messo a completa disposizione della squadra e che, vista la sua carriera, sa di poter essere uno stimolo importante per i propri compagni. Sicuramente ci sarà ancora da lavorare per essere al top, ma la sua leadership in campo è bella che tangibile. Non è solo una questione legata al gol, ma proprio di atteggiamento e visione superiore di gioco (come il tocco per Rrahmani sugli sviluppi di un calcio d’angolo). In 90’ lo abbiamo visto fare la mezzala, la seconda punta, spesso si è abbassato per fare il play con Lobotka e, infine, ha chiuso da centravanti quando è uscito Lucca. Un giocatore totale e un fattore fondamentale per alzare ulteriormente il livello della squadra, non solo tattico, ma soprattutto sulla mentalità. E se questo è solo l’inizio, ci sarà da divertirsi quest’anno con i Fab Four.
IL “VECCHIO” CHE AVANZA – Le attenzioni ovviamente erano tutte per la stella Kevin De Bruyne, ma anche contro il Sassuolo si sono messi in evidenza quei calciatori che, negli ultimi anni, hanno fatto le fortune di questo Napoli. Lobotka continua ad essere il solito equilibratore e contro il Sassuolo si conferma chirurgico, con una precisione totale nei passaggi. Risponde presente che Anguissa: manca la via del gol, ma in mezzo al campo fa sentire la sua potenza fisica, corre e marca in maniera diligente e si fa perdonare anche l’errore su Berardi. All’appello non può mancare il solito Politano: cerca la via del gol dell’ex, ma i suoi “sogni” si infrangono sul palo nella ripresa, ma si consola con un assist delizioso per McTominay, che riporta la mente a quella notte magica del Maradona. Nel complesso, si mostra sempre molto “operaio”, muovendosi in modo ordinato ed equilibrato.
L’UOMO IN PIU’ (AGAIN) – Il Napoli comincia come aveva finito, nel segno di Scott McTominay, il solito apri bottiglia dei match. La retroguardia del Sassuolo era troppo attenta a marcare Lucca, per capire tempestivamente gli inserimenti fulminei dello scozzese, che con la sua abilità tecnica trova lo spazio per colpire di testa il cross di Politano. E in un attimo ci riporta a quella notte, quella dello Scudetto. McTominay si dimostra ancora una volta un elemento imprescindibile per il centrocampo del Napoli e chi aveva avanzato dei dubbi sul rendimento quando è posizionato sulla sinistra, si è dovuto ricredere, anche perché, da buon jolly quale è, ha cercato di seminare il panico viaggiando in più parti del rettangolo di gioco. Solo la traversa gli nega la gioia della doppietta, ma non la possibilità di portare a casa l’ennesimo premio di MVP del match. E pensare che una bella fetta di ritiro l’ha saltata, poi lo guardi in campo ed è quello più tirato a lucido di tutti. Un calciatore prezioso, che sicuramente a Manchester rimpiangeranno per molto tempo.
Ora non resta che completare il puzzle con gli ultimi innesti di mercato, per dare ancora più lustro a questo Napoli che sogna ancora in grande.
Preziosa Lombardi
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