"Come i sarti portano gli abiti su misura", così Antonio Conte ha disegnato sulla pelle lo stile di calcio del suo Napoli. Ne scrive la Gazzetta dello Sport: “Il suo primo scudetto sa di inevitabile compromesso personale, rientra nelle trasformazioni che appartengono agli uomini svelti di pensiero, rielabora concetti radicati nel tempo e li adegua alle esigenze scatenate dal destino: il 4-3-3 di Conte s’intravede per la prima volta a Torino, poi c’è la virata: scongela Raspadori, lo sistema alle spalle di Lukaku, sposta McTominay un po’ più verso sinistra. Con De Bruyne 4-1-4-1 (o 4-4-1-1), per “liberare” Lobotka, per non rinunciare ad Anguissa, per allargare il campo, per avvicinare KDB a Lucca e poi magari ad Hojlund, per non derogare dai propri principi, che prevedono sempre: «equilibrio, ovunque, perché altrimenti non si fa strada»”.
di Napoli Magazine
04/09/2025 - 10:05
"Come i sarti portano gli abiti su misura", così Antonio Conte ha disegnato sulla pelle lo stile di calcio del suo Napoli. Ne scrive la Gazzetta dello Sport: “Il suo primo scudetto sa di inevitabile compromesso personale, rientra nelle trasformazioni che appartengono agli uomini svelti di pensiero, rielabora concetti radicati nel tempo e li adegua alle esigenze scatenate dal destino: il 4-3-3 di Conte s’intravede per la prima volta a Torino, poi c’è la virata: scongela Raspadori, lo sistema alle spalle di Lukaku, sposta McTominay un po’ più verso sinistra. Con De Bruyne 4-1-4-1 (o 4-4-1-1), per “liberare” Lobotka, per non rinunciare ad Anguissa, per allargare il campo, per avvicinare KDB a Lucca e poi magari ad Hojlund, per non derogare dai propri principi, che prevedono sempre: «equilibrio, ovunque, perché altrimenti non si fa strada»”.