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L'EX - Bordin: "Lo Sporting ha una fase offensiva stellare, ma il Napoli ha sempre dimostrato di saper reagire nei momenti difficili"
01.10.2025 11:25 di Napoli Magazine
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A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Roberto Bordin, allenatore del Tirana ed ex centrocampista, tra le tante, di Napoli ed Atalanta:
 
Mister, un’Atalanta che nonostante l’addio di Gian Piero Gasperini sembra aver già imboccato la strada giusta con Ivan Juric. Convincente in campionato e reduce da una bella vittoria in Champions League. Dove può arrivare la Dea? 
 
"Juric ha caratteristiche tecniche simili a quelle di Gasperini, quindi c’è stata continuità rispetto al lavoro portato avanti per tanti anni dal mister che è poi andato alla Roma. La società ha scelto apposta un allenatore con lo stesso tipo di gioco. Negli ultimi anni Juric aveva avuto qualche difficoltà, ma adesso ha trovato la squadra giusta ed effettivamente l’Atalanta è davvero forte. Oltre alla Champions League, è sempre lì in campionato, pronta a sfruttare qualsiasi errore delle grandi, come lo scontro diretto di sabato scorso con la Juventus. Può arrivare tra le prime quattro e qualificarsi di nuovo in Champions League. Non credo però che questo sia l’obiettivo principale in questo momento: adesso vogliono fare bene in campionato e ancora meglio in Champions, come hanno dimostrato ieri. Negli anni scorsi hanno lavorato per crescere e arrivare a certi livelli, oggi lavoreranno a testa bassa e, a fine stagione, si tireranno le somme".
 
Stasera il Napoli ha un solo risultato a disposizione, la vittoria, dopo la sconfitta esterna con il Manchester City alla prima giornata. Che gara sarà? 
 
"Lo Sporting è una squadra tipica portoghese, molto simile alle spagnole, brava nel palleggio e nel possesso palla, con un fase offensiva stellare. Il Napoli dovrà essere molto attento. La sconfitta alla prima giornata ha fatto male, ma la squadra ha sempre dimostrato di saper reagire nei momenti difficili. Sì, il Napoli ha un solo risultato a disposizione: deve vincere. Però deve anche stare molto attento, perché lo Sporting ha un reparto offensivo fortissimo. Sai, però, quando vieni a giocare a Napoli ti trovi davanti una cornice di pubblico incredibile, e questo può creare difficoltà a chiunque. Secondo me il Napoli potrà portare a casa il risultato, anche grazie alla forza e alla mentalità che Conte sta trasmettendo alla squadra".
 
La convince questo assetto tattico del Napoli di Conte, con quattro centrocampisti più Lobotka che di fatto diventa il quinto? Oppure lo considera un modulo troppo sterile, visto anche il numero non altissimo di gol? 
 
"Contro il Milan ho notato che Lobotka si è mosso più alto, stando a uomo su Modric, quasi da regista avanzato, mentre di solito giocava molto dietro. Questo ha tolto un po’ di equilibrio in difesa, ma ha dato al centrocampo un’altra disposizione. È ovvio che così perdi qualcosa in termini di inserimenti: spostando lo slovacco più indietro, rinunci un po’ a quella qualità offensiva. Però queste sono scelte preparate da un allenatore molto bravo quale è Conte, quindi evidentemente è la soluzione migliore in questo momento. Alla fine, che giochi con cinque centrocampisti o tre attaccanti, conta sempre la mentalità che riesci a trasmettere alla squadra, e Conte ha dato già un’impronta forte".
 
Quanto spazio sta togliendo De Bruyne a McTominay? 
 
"McTominay non ha fatto benissimo ultimamente: a volte la qualità e la quantità delle sue giocate sono sembrate un po’ vuote, chiuse. Anche col Milan è stato un po’ sottotono rispetto al solito, ma a questi livelli gli spazi li trovi sempre: conta più come ti muovi e i tempi giusti, piuttosto che la posizione in sé. È un giocatore forte caratterialmente, quindi saprà reagire a questa fase meno brillante. In sostanza, McTominay è stato un po’ sottotono dal punto di vista fisico, non per colpa di De Bruyne che gli pesterebbe i piedi".
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L'EX - Bordin: "Lo Sporting ha una fase offensiva stellare, ma il Napoli ha sempre dimostrato di saper reagire nei momenti difficili"

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01/10/2025 - 11:25

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Roberto Bordin, allenatore del Tirana ed ex centrocampista, tra le tante, di Napoli ed Atalanta:
 
Mister, un’Atalanta che nonostante l’addio di Gian Piero Gasperini sembra aver già imboccato la strada giusta con Ivan Juric. Convincente in campionato e reduce da una bella vittoria in Champions League. Dove può arrivare la Dea? 
 
"Juric ha caratteristiche tecniche simili a quelle di Gasperini, quindi c’è stata continuità rispetto al lavoro portato avanti per tanti anni dal mister che è poi andato alla Roma. La società ha scelto apposta un allenatore con lo stesso tipo di gioco. Negli ultimi anni Juric aveva avuto qualche difficoltà, ma adesso ha trovato la squadra giusta ed effettivamente l’Atalanta è davvero forte. Oltre alla Champions League, è sempre lì in campionato, pronta a sfruttare qualsiasi errore delle grandi, come lo scontro diretto di sabato scorso con la Juventus. Può arrivare tra le prime quattro e qualificarsi di nuovo in Champions League. Non credo però che questo sia l’obiettivo principale in questo momento: adesso vogliono fare bene in campionato e ancora meglio in Champions, come hanno dimostrato ieri. Negli anni scorsi hanno lavorato per crescere e arrivare a certi livelli, oggi lavoreranno a testa bassa e, a fine stagione, si tireranno le somme".
 
Stasera il Napoli ha un solo risultato a disposizione, la vittoria, dopo la sconfitta esterna con il Manchester City alla prima giornata. Che gara sarà? 
 
"Lo Sporting è una squadra tipica portoghese, molto simile alle spagnole, brava nel palleggio e nel possesso palla, con un fase offensiva stellare. Il Napoli dovrà essere molto attento. La sconfitta alla prima giornata ha fatto male, ma la squadra ha sempre dimostrato di saper reagire nei momenti difficili. Sì, il Napoli ha un solo risultato a disposizione: deve vincere. Però deve anche stare molto attento, perché lo Sporting ha un reparto offensivo fortissimo. Sai, però, quando vieni a giocare a Napoli ti trovi davanti una cornice di pubblico incredibile, e questo può creare difficoltà a chiunque. Secondo me il Napoli potrà portare a casa il risultato, anche grazie alla forza e alla mentalità che Conte sta trasmettendo alla squadra".
 
La convince questo assetto tattico del Napoli di Conte, con quattro centrocampisti più Lobotka che di fatto diventa il quinto? Oppure lo considera un modulo troppo sterile, visto anche il numero non altissimo di gol? 
 
"Contro il Milan ho notato che Lobotka si è mosso più alto, stando a uomo su Modric, quasi da regista avanzato, mentre di solito giocava molto dietro. Questo ha tolto un po’ di equilibrio in difesa, ma ha dato al centrocampo un’altra disposizione. È ovvio che così perdi qualcosa in termini di inserimenti: spostando lo slovacco più indietro, rinunci un po’ a quella qualità offensiva. Però queste sono scelte preparate da un allenatore molto bravo quale è Conte, quindi evidentemente è la soluzione migliore in questo momento. Alla fine, che giochi con cinque centrocampisti o tre attaccanti, conta sempre la mentalità che riesci a trasmettere alla squadra, e Conte ha dato già un’impronta forte".
 
Quanto spazio sta togliendo De Bruyne a McTominay? 
 
"McTominay non ha fatto benissimo ultimamente: a volte la qualità e la quantità delle sue giocate sono sembrate un po’ vuote, chiuse. Anche col Milan è stato un po’ sottotono rispetto al solito, ma a questi livelli gli spazi li trovi sempre: conta più come ti muovi e i tempi giusti, piuttosto che la posizione in sé. È un giocatore forte caratterialmente, quindi saprà reagire a questa fase meno brillante. In sostanza, McTominay è stato un po’ sottotono dal punto di vista fisico, non per colpa di De Bruyne che gli pesterebbe i piedi".