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IL PENSIERO - Damiani: "Napoli, la sconfitta col PSV potrebbe anche fare bene, Lucca? Un buon acquisto, deve ancora migliorare"
22.10.2025 11:42 di Napoli Magazine
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A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Oscar Damiani, procuratore sportivo ed ex attaccante, fra le tante, di Napoli ed Inter:
 
Kevin De Bruyne rappresenta un limite per il Napoli? 
"I campioni non sono mai un limite. È vero che al momento è fuori dal contesto, tende a giocare per conto suo e a fare delle belle giocate individuali, ma secondo me manca la squadra in questo momento. Io non credo sia colpa di un singolo, ma del fatto che qualcosa non funzioni nel collettivo. Conte è bravo, saprà rimettere i cocci a posto, però al momento il Napoli è poco squadra, manca quell’unità che aveva lo scorso anno. Quando diciamo che il Napoli sia poco squadra, dobbiamo per forza ammettere che, essendo Conte l’artefice principale dello scudetto della passata stagione, anche lui abbia una parte di responsabilità in questa situazione? Credo che l’allenatore debba prendersi i meriti quando le cose vanno bene, ma anche le colpe, tra virgolette, quando non vanno. Questa sconfitta è pesante, ma potrebbe anche fare bene, perché costringerà la squadra a reagire. I giocatori vanno in campo, l’allenatore li prepara, ma anche loro devono darsi una scossa. I calciatori di livello devono dimostrare di esserlo: parlo anche degli italiani – Di Lorenzo, Buongiorno, Spinazzola – perché gli stranieri a volte non comprendono fino in fondo le esigenze del popolo napoletano. Questi ragazzi devono dare il loro contributo e dimostrare che questo Napoli ha ancora un’anima. Purtroppo, in questa partita, si sono viste delle carenze, ma la colpa è di tutti. Quando si perde non perde uno solo, ma perdono tutti".
 
Possiamo dunque anche sfatare il mito secondo cui lo scudetto dell’anno scorso sarebbe stato vinto solo ed esclusivamente da Conte? 
 
"Beh, questo mi sembra ovvio. Conte è un grande allenatore, lo dicono i risultati, ma quando si vince, il merito è di tutti. Ripetersi, poi, è ancora più difficile che vincere: serve equilibrio, motivazione e continuità".
 
Lorenzo Lucca, oggi, sarebbe un rincalzo senza gli infortuni di Lukaku e Hojlund: è d’accordo, considerando che il Napoli ha speso ben 35 milioni per acquistarlo? 
 
"Io non lo considero un rincalzo, ma un’alternativa. Giocare ogni tre giorni è complicato, e servono più soluzioni. Secondo me è stato un buon acquisto, anche se pagato tanto. Ha qualità, ma deve ancora dimostrarle e migliorare. Napoli è una piazza difficile, io ci sono stato e so cosa significa: la pressione è forte e serve carattere, personalità. Non basta allenarsi bene o essere bravi tecnicamente: devi avere le palle per fare bene con la maglia del Napoli".
 
Dall’altro lato, però, c’è un’Inter che partita dopo partita sembra sempre più in totale controllo di Cristian Chivu. Possiamo dire che la squadra nerazzurra sia in netta crescita? 
 
"Chivu è stato bravo, ha fatto un grande percorso nei settori giovanili e oggi sta dando un contributo importante alla prima squadra. L’Inter è forte, e ha una società solidissima alle spalle: Marotta, Ausilio e tutti gli altri sanno come gestire un gruppo. Poi ci sono giocatori straordinari: il portiere si sta rivelando di altissimo livello, Lautaro non si discute, ed Esposito rappresenta l’inserimento di giovani italiani di qualità. L’Inter, secondo me, è la squadra più attrezzata: ha una rosa superiore a tutte le altre e lo dimostra sia in campionato che in coppa, il che non è facile".
 
Sarebbe scontato dire che l’Inter arrivi meglio alla sfida contro il Napoli di sabato, ma secondo lei da una sconfitta così pesante come quella subita in Olanda si possono ritrovare energie e motivazioni per reagire? 
 
"Sì, penso di sì. Credo che il Napoli giocherà una grande partita contro una grande squadra. Non lo vedo abbattuto, anzi: la vedo una sfida alla pari. Poi saranno gli episodi a fare la differenza. Il Napoli ha campioni, un grande allenatore e una società solida. Sono convinto che vedremo una squadra azzurra di altissimo livello".
 
Oscar: guardando più in generale questa Serie A, secondo lei il Milan potrebbe ripercorrere le orme del Napoli dello scorso anno, considerando che non ha impegni europei?  
"ssolutamente sì. Era partito in sordina, non mi stava piacendo, ma oggi mi sembra una squadra che può davvero vincere il campionato".
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IL PENSIERO - Damiani: "Napoli, la sconfitta col PSV potrebbe anche fare bene, Lucca? Un buon acquisto, deve ancora migliorare"

di Napoli Magazine

22/10/2025 - 11:42

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Oscar Damiani, procuratore sportivo ed ex attaccante, fra le tante, di Napoli ed Inter:
 
Kevin De Bruyne rappresenta un limite per il Napoli? 
"I campioni non sono mai un limite. È vero che al momento è fuori dal contesto, tende a giocare per conto suo e a fare delle belle giocate individuali, ma secondo me manca la squadra in questo momento. Io non credo sia colpa di un singolo, ma del fatto che qualcosa non funzioni nel collettivo. Conte è bravo, saprà rimettere i cocci a posto, però al momento il Napoli è poco squadra, manca quell’unità che aveva lo scorso anno. Quando diciamo che il Napoli sia poco squadra, dobbiamo per forza ammettere che, essendo Conte l’artefice principale dello scudetto della passata stagione, anche lui abbia una parte di responsabilità in questa situazione? Credo che l’allenatore debba prendersi i meriti quando le cose vanno bene, ma anche le colpe, tra virgolette, quando non vanno. Questa sconfitta è pesante, ma potrebbe anche fare bene, perché costringerà la squadra a reagire. I giocatori vanno in campo, l’allenatore li prepara, ma anche loro devono darsi una scossa. I calciatori di livello devono dimostrare di esserlo: parlo anche degli italiani – Di Lorenzo, Buongiorno, Spinazzola – perché gli stranieri a volte non comprendono fino in fondo le esigenze del popolo napoletano. Questi ragazzi devono dare il loro contributo e dimostrare che questo Napoli ha ancora un’anima. Purtroppo, in questa partita, si sono viste delle carenze, ma la colpa è di tutti. Quando si perde non perde uno solo, ma perdono tutti".
 
Possiamo dunque anche sfatare il mito secondo cui lo scudetto dell’anno scorso sarebbe stato vinto solo ed esclusivamente da Conte? 
 
"Beh, questo mi sembra ovvio. Conte è un grande allenatore, lo dicono i risultati, ma quando si vince, il merito è di tutti. Ripetersi, poi, è ancora più difficile che vincere: serve equilibrio, motivazione e continuità".
 
Lorenzo Lucca, oggi, sarebbe un rincalzo senza gli infortuni di Lukaku e Hojlund: è d’accordo, considerando che il Napoli ha speso ben 35 milioni per acquistarlo? 
 
"Io non lo considero un rincalzo, ma un’alternativa. Giocare ogni tre giorni è complicato, e servono più soluzioni. Secondo me è stato un buon acquisto, anche se pagato tanto. Ha qualità, ma deve ancora dimostrarle e migliorare. Napoli è una piazza difficile, io ci sono stato e so cosa significa: la pressione è forte e serve carattere, personalità. Non basta allenarsi bene o essere bravi tecnicamente: devi avere le palle per fare bene con la maglia del Napoli".
 
Dall’altro lato, però, c’è un’Inter che partita dopo partita sembra sempre più in totale controllo di Cristian Chivu. Possiamo dire che la squadra nerazzurra sia in netta crescita? 
 
"Chivu è stato bravo, ha fatto un grande percorso nei settori giovanili e oggi sta dando un contributo importante alla prima squadra. L’Inter è forte, e ha una società solidissima alle spalle: Marotta, Ausilio e tutti gli altri sanno come gestire un gruppo. Poi ci sono giocatori straordinari: il portiere si sta rivelando di altissimo livello, Lautaro non si discute, ed Esposito rappresenta l’inserimento di giovani italiani di qualità. L’Inter, secondo me, è la squadra più attrezzata: ha una rosa superiore a tutte le altre e lo dimostra sia in campionato che in coppa, il che non è facile".
 
Sarebbe scontato dire che l’Inter arrivi meglio alla sfida contro il Napoli di sabato, ma secondo lei da una sconfitta così pesante come quella subita in Olanda si possono ritrovare energie e motivazioni per reagire? 
 
"Sì, penso di sì. Credo che il Napoli giocherà una grande partita contro una grande squadra. Non lo vedo abbattuto, anzi: la vedo una sfida alla pari. Poi saranno gli episodi a fare la differenza. Il Napoli ha campioni, un grande allenatore e una società solida. Sono convinto che vedremo una squadra azzurra di altissimo livello".
 
Oscar: guardando più in generale questa Serie A, secondo lei il Milan potrebbe ripercorrere le orme del Napoli dello scorso anno, considerando che non ha impegni europei?  
"ssolutamente sì. Era partito in sordina, non mi stava piacendo, ma oggi mi sembra una squadra che può davvero vincere il campionato".