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IL PENSIERO - Fava: "Napoli, un successo in Europa sarebbe una grande iniezione di fiducia, a Torino una buona gara, Lucca? Può smentire tutti e sbloccarsi, Inter squadra da temere"
21.10.2025 11:55 di Napoli Magazine
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A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Dino Fava Passaro, ex attaccante, tra le tante, di Napoli, Udinese e Bologna. Di seguito, un estratto dell'intervista.

Sconfitta del Napoli sul campo del Torino: quali sono, secondo lei, le cause di questa battuta d’arresto?

“Per come l’ho vista io, il Napoli ha comunque disputato una buona gara. Ha cercato di vincerla, ma non è riuscito a segnare nonostante le tante occasioni. Il Torino ha fatto mezzo tiro in porta, su un episodio fortunoso, con una deviazione di un difensore del Napoli, e si è trovato il pallone buono per segnare. È stata una situazione casuale. Purtroppo ci sono partite che nascono storte e finiscono così: anche se si fosse giocato tutto il giorno, il Napoli non sarebbe riuscito a fare gol".

Anche perché abbiamo visto un Lucca poco ispirato?

“Io ero un po’ dubbioso già al momento del suo acquisto. Certo, ha fatto un buon campionato a Udine, ma spendere tutti quei soldi per un giocatore che aveva ancora dei dubbi sul proprio percorso di crescita mi sembrava rischioso. Secondo me bisognava pensarci meglio, anche perché si sono lasciate andare certezze come Raspadori e Simeone, giocatori affidabili e già integrati. È chiaro che giocare in una piazza importante come Napoli comporta pressioni enormi: ci si aspetta tutto e subito. Quando le cose non vanno bene, poi, diventa difficile riconquistare la fiducia di tutti. Lucca non mi ha mai convinto del tutto in ottica Napoli, forse addirittura il “Cholito” Simeone era più pronto: è un attaccante che ha sempre garantito rendimento e serietà. Lucca ha fatto bene a Udine, ma investire così tanto per un giocatore ancora da verificare in una piazza così importante mi è sembrato azzardato. Probabilmente Conte, vedendo la sua fisicità e il modo di giocare, ha pensato che potesse somigliare a Lukaku, attaccante ideale per il suo sistema, ma resta un’incognita. Personalmente, avrei speso quei soldi altrove e tenuto Simeone, che aveva già dimostrato di essere affidabile. Però non voglio trarre conclusioni affrettate: mi auguro, come tutti i tifosi del Napoli, che già oggi Lucca possa smentire tutti, sbloccarsi e fare una grande prestazione, aiutando la squadra a vincere. È un ragazzo che ha qualità".

Lucca è stato preso per essere la riserva di Lukaku, ma il prezzo pagato non è da calciatore di riserva?

“Eh, attenzione. Con tutte queste competizioni, il concetto di ‘panchinaro’ non esiste più. Un attaccante come Lucca, anche se parte dietro nelle gerarchie, avrà comunque spazio: chi gioca titolare non può fare tutte le partite. L’anno scorso il Napoli aveva solo il campionato e gli undici erano quasi sempre gli stessi; quest’anno serve una rotazione continua, altrimenti si rischia di logorare i giocatori. Ecco perché serve avere tutti pronti, anche chi non parte dall’inizio".

Dovrà essere pronto perché stasera, in Champions League, sarà probabilmente lui a guidare l’attacco, visto l’infortunio di Hojlund. Tanti infortuni, però, in casa Napoli: secondo lei da cosa possono essere scaturiti?

“Bisogna capirlo e risolverlo il prima possibile, perché secondo me non è solo sfortuna. Lo ripeto da un po’: mi sembra ci sia qualcosa da rivedere, magari nella preparazione o nella gestione. È troppo strano che si ripetano certi problemi. Con così tante competizioni e partite ravvicinate, il Napoli deve trovare il modo di preservare i giocatori. Una volta può essere sfortuna, due anche, ma oltre un certo punto qualche dubbio viene".

Il Napoli, in ottica campionato, dovrà temere l’Inter?

“Assolutamente sì. L’Inter, come già l’anno scorso, ha una squadra molto forte. È strutturata per competere fino in fondo e darà fastidio al Napoli per tutto il campionato. Attualmente, a livello di rosa, è una delle più forti insieme al Napoli".

Stasera, come dicevamo, gara delicata in Champions League: trasferta difficile, diversi assenti, ma anche la possibilità di ritrovare fiducia. Vincere, in questo caso, potrebbe dare una spinta enorme in vista di Napoli-Inter?

“Assolutamente sì. Conte terrà altissima la concentrazione. Vincere stasera sarebbe importantissimo, sia per il morale sia per la classifica. Dopo la sconfitta di Torino, un successo in Europa sarebbe una grande iniezione di fiducia. Se oggi si giocasse Napoli-inter, forse, a livello di motivazioni arriverebbe un po’ meglio l’Inter. Però in partite così tutto si azzera: sono gare che si preparano da sole, dove la voglia e la determinazione contano più di ogni altra cosa. Quando scendi in campo per sfide di questo livello, tutto il resto passa in secondo piano". 

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IL PENSIERO - Fava: "Napoli, un successo in Europa sarebbe una grande iniezione di fiducia, a Torino una buona gara, Lucca? Può smentire tutti e sbloccarsi, Inter squadra da temere"

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21/10/2025 - 11:55

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Dino Fava Passaro, ex attaccante, tra le tante, di Napoli, Udinese e Bologna. Di seguito, un estratto dell'intervista.

Sconfitta del Napoli sul campo del Torino: quali sono, secondo lei, le cause di questa battuta d’arresto?

“Per come l’ho vista io, il Napoli ha comunque disputato una buona gara. Ha cercato di vincerla, ma non è riuscito a segnare nonostante le tante occasioni. Il Torino ha fatto mezzo tiro in porta, su un episodio fortunoso, con una deviazione di un difensore del Napoli, e si è trovato il pallone buono per segnare. È stata una situazione casuale. Purtroppo ci sono partite che nascono storte e finiscono così: anche se si fosse giocato tutto il giorno, il Napoli non sarebbe riuscito a fare gol".

Anche perché abbiamo visto un Lucca poco ispirato?

“Io ero un po’ dubbioso già al momento del suo acquisto. Certo, ha fatto un buon campionato a Udine, ma spendere tutti quei soldi per un giocatore che aveva ancora dei dubbi sul proprio percorso di crescita mi sembrava rischioso. Secondo me bisognava pensarci meglio, anche perché si sono lasciate andare certezze come Raspadori e Simeone, giocatori affidabili e già integrati. È chiaro che giocare in una piazza importante come Napoli comporta pressioni enormi: ci si aspetta tutto e subito. Quando le cose non vanno bene, poi, diventa difficile riconquistare la fiducia di tutti. Lucca non mi ha mai convinto del tutto in ottica Napoli, forse addirittura il “Cholito” Simeone era più pronto: è un attaccante che ha sempre garantito rendimento e serietà. Lucca ha fatto bene a Udine, ma investire così tanto per un giocatore ancora da verificare in una piazza così importante mi è sembrato azzardato. Probabilmente Conte, vedendo la sua fisicità e il modo di giocare, ha pensato che potesse somigliare a Lukaku, attaccante ideale per il suo sistema, ma resta un’incognita. Personalmente, avrei speso quei soldi altrove e tenuto Simeone, che aveva già dimostrato di essere affidabile. Però non voglio trarre conclusioni affrettate: mi auguro, come tutti i tifosi del Napoli, che già oggi Lucca possa smentire tutti, sbloccarsi e fare una grande prestazione, aiutando la squadra a vincere. È un ragazzo che ha qualità".

Lucca è stato preso per essere la riserva di Lukaku, ma il prezzo pagato non è da calciatore di riserva?

“Eh, attenzione. Con tutte queste competizioni, il concetto di ‘panchinaro’ non esiste più. Un attaccante come Lucca, anche se parte dietro nelle gerarchie, avrà comunque spazio: chi gioca titolare non può fare tutte le partite. L’anno scorso il Napoli aveva solo il campionato e gli undici erano quasi sempre gli stessi; quest’anno serve una rotazione continua, altrimenti si rischia di logorare i giocatori. Ecco perché serve avere tutti pronti, anche chi non parte dall’inizio".

Dovrà essere pronto perché stasera, in Champions League, sarà probabilmente lui a guidare l’attacco, visto l’infortunio di Hojlund. Tanti infortuni, però, in casa Napoli: secondo lei da cosa possono essere scaturiti?

“Bisogna capirlo e risolverlo il prima possibile, perché secondo me non è solo sfortuna. Lo ripeto da un po’: mi sembra ci sia qualcosa da rivedere, magari nella preparazione o nella gestione. È troppo strano che si ripetano certi problemi. Con così tante competizioni e partite ravvicinate, il Napoli deve trovare il modo di preservare i giocatori. Una volta può essere sfortuna, due anche, ma oltre un certo punto qualche dubbio viene".

Il Napoli, in ottica campionato, dovrà temere l’Inter?

“Assolutamente sì. L’Inter, come già l’anno scorso, ha una squadra molto forte. È strutturata per competere fino in fondo e darà fastidio al Napoli per tutto il campionato. Attualmente, a livello di rosa, è una delle più forti insieme al Napoli".

Stasera, come dicevamo, gara delicata in Champions League: trasferta difficile, diversi assenti, ma anche la possibilità di ritrovare fiducia. Vincere, in questo caso, potrebbe dare una spinta enorme in vista di Napoli-Inter?

“Assolutamente sì. Conte terrà altissima la concentrazione. Vincere stasera sarebbe importantissimo, sia per il morale sia per la classifica. Dopo la sconfitta di Torino, un successo in Europa sarebbe una grande iniezione di fiducia. Se oggi si giocasse Napoli-inter, forse, a livello di motivazioni arriverebbe un po’ meglio l’Inter. Però in partite così tutto si azzera: sono gare che si preparano da sole, dove la voglia e la determinazione contano più di ogni altra cosa. Quando scendi in campo per sfide di questo livello, tutto il resto passa in secondo piano".