Su Radio CRC, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello”, è intervenuto l’economista Alessandro Giudice: "Off the pitch è una rivista online qualificata e specializzata nell’analisi di tante tematiche che interessano tutti coloro che vogliano approfondire non solo negli ambiti nazionali ma anche di quelli internazionali. Come molte riviste, abbiamo analizzato i numeri di alcuni club europei, estraendo l'indice di bilancio. L’indice di bilancio sono quegli indicatori che si ricavano dalla messa in relazione delle grandezze di bilancio e dall'analisi sugli indicatori che abbiamo condotto è emerso che il Napoli ha degli indici molto positivi. Il Napoli ha un assetto dirigenziale e finanziario invidiabile. Il calcio europeo non è così virtuoso in generale e un esempio come il Napoli nell’industria del calcio spicca in maniera rilevante. Il fatto che il Napoli sia primo è motivo di grande soddisfazione e sicuramente premia il lavoro che ha fatto la società negli ultimi 20 anni. Quarto posto Manchester City? C’è molta mitologia sui citizen! Tutti credono che il Manchester City sia una società gestita in maniera dissennata ma in realtà, contrariamente a quello che si pensa, è in utile da diversi anni. La società del Manchester City è attenta e gestisce bene il club. Quando gli arabi hanno acquisito il club nella prima metà degli anni duemila, hanno chiesto una serie di investimenti cospicui per portarlo a competere con le grandi squadre europee. Prima dell’avvento degli arabi, il Manchester City era solo il secondo club di Manchester che si dibatteva tra la Premier League e la Championship e che soffriva della sudditanza rispetto ai più ricchi e blasonati rivali del Manchester United. Lazio? In Italia non dobbiamo abituarci al fatto che se qualcuno viola le regole, allora bisogna cambiare la legge. La Lazio non ha sforato soltanto l’indicatore di liquidità, ma anche quello di indebitamento e quello del costo di lavoro allargato, ovvero che si sommano al costo del lavoro anche gli ammortamenti. Solo nel caso venga sforato l’indicatore di liquidità la legge prevede il blocco del mercato. La Lazio lo ha sforato alla grande. Se viene sforato solo l’indicatore di liquidità ai club è consentito fare mercato a condizioni che gli acquisti siano pareggiati da altrettante cessioni. Nel caso vengano superati tutti e tre gli indicatori, il mercato viene bloccato per i club. Per la sessione estiva anche se la Lazio vendesse dei giocatori non potrebbe comunque comprarli. L’unico modo per la Lazio di superare questa falla è di immettere liquidità nelle casse della società che dubito la Lazio farà. A Gennaio ci sarà la revisione di questo sistema poiché si entrerà in un meccanismo dove si uniformerà la normativa europea, secondo me in peggio. Ci sono due differenze tra il Napoli e la Lazio. La prima riguarda il perimetro dei ricavi di cui il Napoli dispone di uno più allargato rispetto a quello della Lazio. Tutti i club dipendono in maniera decisiva dai ricavi provenienti dalla qualificazione alla Champions League. Se nella gestione dei club, però, si può contare su una forma di ricavo più stabile come quelli commerciali, allora si può reggere il colpo. La Lazio ha un bacino di ricavi molto scarso dal punto di vista dai ricavi dello stadio e pochissimo dai ricavi commerciali. L’altra fonte di ricavo per molti club è il player trading su cui il Napoli ha lavorato sempre in maniera spietata tanto da far arrabbiare i tifosi. Quando un giocatore è considerato all’apice del suo lavoro dalle richieste, il Napoli lo vende e acquista altri giocatori. Claudio Lotito ha cercato sempre di prolungare la permanenza dei giocatori e non è una buona prassi dal punto di vista economico perché i giocatori sono capitali che ad un certo punto si sgretolano. Calcio italiano? Da una parte il calcio italiano sta assumendo dei valori economici inarrivabili, dall’altro lato è un calcio che sparisce. È facile intuire che dietro la calata degli arabi sul mercato calcistico ci sia il benestare della FIFA. La Superlega potrebbe nascere sotto l’egida della UEFA in accordo con i club europei nel momento in cui la pressione del calcio arabo diventi più forte. O li porti dentro o fai entrare il calcio arabo nell’orbita del calcio UEFA sottoponendoli a regole stringenti. Il Mondiale per Club è un’iniziativa da parte della FIFA per far entrare il calcio arabo nel circolo dei grandi club internazionali. La FIFA è una sponda amichevole per i club arabi. Il Mondiale per Club è un gran invito al ballo della nobiltà".
di Napoli Magazine
27/06/2025 - 15:28
Su Radio CRC, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello”, è intervenuto l’economista Alessandro Giudice: "Off the pitch è una rivista online qualificata e specializzata nell’analisi di tante tematiche che interessano tutti coloro che vogliano approfondire non solo negli ambiti nazionali ma anche di quelli internazionali. Come molte riviste, abbiamo analizzato i numeri di alcuni club europei, estraendo l'indice di bilancio. L’indice di bilancio sono quegli indicatori che si ricavano dalla messa in relazione delle grandezze di bilancio e dall'analisi sugli indicatori che abbiamo condotto è emerso che il Napoli ha degli indici molto positivi. Il Napoli ha un assetto dirigenziale e finanziario invidiabile. Il calcio europeo non è così virtuoso in generale e un esempio come il Napoli nell’industria del calcio spicca in maniera rilevante. Il fatto che il Napoli sia primo è motivo di grande soddisfazione e sicuramente premia il lavoro che ha fatto la società negli ultimi 20 anni. Quarto posto Manchester City? C’è molta mitologia sui citizen! Tutti credono che il Manchester City sia una società gestita in maniera dissennata ma in realtà, contrariamente a quello che si pensa, è in utile da diversi anni. La società del Manchester City è attenta e gestisce bene il club. Quando gli arabi hanno acquisito il club nella prima metà degli anni duemila, hanno chiesto una serie di investimenti cospicui per portarlo a competere con le grandi squadre europee. Prima dell’avvento degli arabi, il Manchester City era solo il secondo club di Manchester che si dibatteva tra la Premier League e la Championship e che soffriva della sudditanza rispetto ai più ricchi e blasonati rivali del Manchester United. Lazio? In Italia non dobbiamo abituarci al fatto che se qualcuno viola le regole, allora bisogna cambiare la legge. La Lazio non ha sforato soltanto l’indicatore di liquidità, ma anche quello di indebitamento e quello del costo di lavoro allargato, ovvero che si sommano al costo del lavoro anche gli ammortamenti. Solo nel caso venga sforato l’indicatore di liquidità la legge prevede il blocco del mercato. La Lazio lo ha sforato alla grande. Se viene sforato solo l’indicatore di liquidità ai club è consentito fare mercato a condizioni che gli acquisti siano pareggiati da altrettante cessioni. Nel caso vengano superati tutti e tre gli indicatori, il mercato viene bloccato per i club. Per la sessione estiva anche se la Lazio vendesse dei giocatori non potrebbe comunque comprarli. L’unico modo per la Lazio di superare questa falla è di immettere liquidità nelle casse della società che dubito la Lazio farà. A Gennaio ci sarà la revisione di questo sistema poiché si entrerà in un meccanismo dove si uniformerà la normativa europea, secondo me in peggio. Ci sono due differenze tra il Napoli e la Lazio. La prima riguarda il perimetro dei ricavi di cui il Napoli dispone di uno più allargato rispetto a quello della Lazio. Tutti i club dipendono in maniera decisiva dai ricavi provenienti dalla qualificazione alla Champions League. Se nella gestione dei club, però, si può contare su una forma di ricavo più stabile come quelli commerciali, allora si può reggere il colpo. La Lazio ha un bacino di ricavi molto scarso dal punto di vista dai ricavi dello stadio e pochissimo dai ricavi commerciali. L’altra fonte di ricavo per molti club è il player trading su cui il Napoli ha lavorato sempre in maniera spietata tanto da far arrabbiare i tifosi. Quando un giocatore è considerato all’apice del suo lavoro dalle richieste, il Napoli lo vende e acquista altri giocatori. Claudio Lotito ha cercato sempre di prolungare la permanenza dei giocatori e non è una buona prassi dal punto di vista economico perché i giocatori sono capitali che ad un certo punto si sgretolano. Calcio italiano? Da una parte il calcio italiano sta assumendo dei valori economici inarrivabili, dall’altro lato è un calcio che sparisce. È facile intuire che dietro la calata degli arabi sul mercato calcistico ci sia il benestare della FIFA. La Superlega potrebbe nascere sotto l’egida della UEFA in accordo con i club europei nel momento in cui la pressione del calcio arabo diventi più forte. O li porti dentro o fai entrare il calcio arabo nell’orbita del calcio UEFA sottoponendoli a regole stringenti. Il Mondiale per Club è un’iniziativa da parte della FIFA per far entrare il calcio arabo nel circolo dei grandi club internazionali. La FIFA è una sponda amichevole per i club arabi. Il Mondiale per Club è un gran invito al ballo della nobiltà".