A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra”, è intervenuto Giorgio Perinetti, dirigente sportivo: “La vittoria del Napoli è legittima, anzi avrebbe meritato anche più di quanto dice il risultato. Il Napoli ha difeso meglio come ha detto Allegri, ha giocato una partita accorta, poi è chiaro che quando c’è Lobotka la squadra gira meglio, ma Neres e Hojlund hanno disputato prestazioni superlative. Lobotka è indispensabile perché detta i tempi, è troppo importante perchè è inserito nei meccanismi del Napoli perfettamente, per Conte è determinante perchè l’equilibrio che dà Lobotka è unico. La lotta per lo scudetto dovrebbe essere solo tra Napoli e Inter e lo diciamo da inizio campionato, ma poi possono accadere tante cose, come gli infortuni. Il campionato non è scontato, ma queste due squadre mi sembrano le più pronte. La Juve non so quanto può recuperare, c’è da capire anche Roma e Milan che mercato faranno. E’ chiaro che se indovini due pedine pupi colmare il gap, ma vediamo che succede. La trasformazione societaria della Juve è significativa, il cambiamento doveva pur arrivare mentre Milan e Inter sono finite in mano a società straniere come tante altre società italiane ed hanno la loro mentalità ed il loro modello di gestione, lontano da quello che abbiamo noi. Il Napoli invece ha dalla sua la forza della continuità perchè per quanto si può criticare l’operato di De Laurentiis, lui ha operato in questi anni in maniera encomiabile. E’ una società perfetta, che ha abito continuità nel tempo. Di quella Supercoppa vinta dal Napoli ricordo una squadra consapevole, che voleva quel titolo a tutti i costi quindi solo bei ricordi, una grande prestazione e tanta gioia per tutti. Ricordo un aneddoto, a Soccavo la stampa si affacciava alla porta degli spogliatoi, c’era una discussione su come avesse giocato la Juve, io presi in braccio Bigon e gli dissi che avevo una certezza: da una fonte sicura avevo saputo che la Juve avrebbe giocato in 11! Quando il Napoli vinse lo scudetto parlavamo di straordinarietà, oggi invece si parla di continuità, sono vittorie frutto di lavoro e programmazione”.
di Napoli Magazine
19/12/2025 - 13:25
A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra”, è intervenuto Giorgio Perinetti, dirigente sportivo: “La vittoria del Napoli è legittima, anzi avrebbe meritato anche più di quanto dice il risultato. Il Napoli ha difeso meglio come ha detto Allegri, ha giocato una partita accorta, poi è chiaro che quando c’è Lobotka la squadra gira meglio, ma Neres e Hojlund hanno disputato prestazioni superlative. Lobotka è indispensabile perché detta i tempi, è troppo importante perchè è inserito nei meccanismi del Napoli perfettamente, per Conte è determinante perchè l’equilibrio che dà Lobotka è unico. La lotta per lo scudetto dovrebbe essere solo tra Napoli e Inter e lo diciamo da inizio campionato, ma poi possono accadere tante cose, come gli infortuni. Il campionato non è scontato, ma queste due squadre mi sembrano le più pronte. La Juve non so quanto può recuperare, c’è da capire anche Roma e Milan che mercato faranno. E’ chiaro che se indovini due pedine pupi colmare il gap, ma vediamo che succede. La trasformazione societaria della Juve è significativa, il cambiamento doveva pur arrivare mentre Milan e Inter sono finite in mano a società straniere come tante altre società italiane ed hanno la loro mentalità ed il loro modello di gestione, lontano da quello che abbiamo noi. Il Napoli invece ha dalla sua la forza della continuità perchè per quanto si può criticare l’operato di De Laurentiis, lui ha operato in questi anni in maniera encomiabile. E’ una società perfetta, che ha abito continuità nel tempo. Di quella Supercoppa vinta dal Napoli ricordo una squadra consapevole, che voleva quel titolo a tutti i costi quindi solo bei ricordi, una grande prestazione e tanta gioia per tutti. Ricordo un aneddoto, a Soccavo la stampa si affacciava alla porta degli spogliatoi, c’era una discussione su come avesse giocato la Juve, io presi in braccio Bigon e gli dissi che avevo una certezza: da una fonte sicura avevo saputo che la Juve avrebbe giocato in 11! Quando il Napoli vinse lo scudetto parlavamo di straordinarietà, oggi invece si parla di continuità, sono vittorie frutto di lavoro e programmazione”.