Arrigo Sacchi scrive nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport: "Il Napoli del maestro Ancelotti ha l’avversario più difficile e in forma del momento. Il Liverpool è campione in carica e primo in Premier, dove ha sempre vinto. Un bell’esame: anche gli uomini di Carlo non sono ancora al top ma il tecnico ha il vantaggio di essere al secondo anno di lavoro. La sua squadra sta giocando un buon calcio offensivo, con ottime ripartenze, sincronismi, velocità e smarcamenti; dietro invece mostra limiti di collaborazione nella linea difensiva, dove solo Di Lorenzo si muove in modo organico e sinergico: gli altri giocano senza supportarsi, avendo come riferimento principale l’avversario e non il pallone e i compagni di reparto. Per di più il pressing dei centrocampisti e degli attaccanti è troppe volte velleitario: il rischio di subirlo comporta affanno e disgregazione, mentre farlo bene aumenta l’autostima e la creatività".
di Napoli Magazine
17/09/2019 - 14:33
Arrigo Sacchi scrive nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport: "Il Napoli del maestro Ancelotti ha l’avversario più difficile e in forma del momento. Il Liverpool è campione in carica e primo in Premier, dove ha sempre vinto. Un bell’esame: anche gli uomini di Carlo non sono ancora al top ma il tecnico ha il vantaggio di essere al secondo anno di lavoro. La sua squadra sta giocando un buon calcio offensivo, con ottime ripartenze, sincronismi, velocità e smarcamenti; dietro invece mostra limiti di collaborazione nella linea difensiva, dove solo Di Lorenzo si muove in modo organico e sinergico: gli altri giocano senza supportarsi, avendo come riferimento principale l’avversario e non il pallone e i compagni di reparto. Per di più il pressing dei centrocampisti e degli attaccanti è troppe volte velleitario: il rischio di subirlo comporta affanno e disgregazione, mentre farlo bene aumenta l’autostima e la creatività".