Lino Banfi, attore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Radio Kiss Kiss Napoli: “Hanno detto che ho tirato acqua al mio mulino quando mi sono espresso su Papa Francesco. Quando lui mi chiese quale cosa mi restò impressa dell’Argentina gli risposi ‘questi ragazzini’. Lui mi disse ‘tu sei un buono’, quella telefonata che mi fece nel giorno del mio compleanno dell’anno scorso l’ho tenuta nascosta, ma è giusto che la gente sappia. Mi provò a chiamare 3 volte col privato e non risposi, poi alla quarta risposi e pensai ad un giornalista straniero. Poi sentì la voce del Papa che disse ‘Ehy, sei furbo tu, nonno del mondo. Festeggi due volte il compleanno perchè lo festeggio il 9 luglio e all’anagrafe c’è scritto l’11 luglio’. L’ho rivelato a Mara Venier perchè era giusto che la gente sapesse. Corsa scudetto? Napoli è una cosa a sè, la gente deve capirlo, ha un tifo a parte ed una lingua a parte. Lo dice un romanista come me, io a Napoli presi la qualifica di artista di varietà, mi iscrissi al collocamento a Napoli e i miei primi spettacoli li feci lì. L’11 luglio del’54 mi festeggiarono in una casa chiusa a Napoli, erano i miei diciotto anni. Il civico era l’8, era nei pressi di Piazza Dante. Uno mi invitò in questa casa d’appuntamento, io arrivai alle 2 del pomeriggio e questa signora stava facendo pulizie vicino a una finestra. Mi disse ‘Noi apriamo alle 16, che aspetti sotto al sole?’. Venne giù e mi disse ‘Ce li hai 18 anni?’ . ‘Sì, li faccio oggi’, le risposi. Da lì mi fecero ‘scialare’, mi fecero divertire tantissimo. Lecce-Napoli? Lecce è una città che sento mia, ma se i leccesi capiscono la situazione scudetto dovrebbero preferire il Napoli all’Inter. Per Napoli vincere lo scudetto sarebbe bellissimo, poi De Laurentiis è un mio amico e ci sono tanti fattori che mi portano a simpatizzare per il Napoli”.
di Napoli Magazine
30/04/2025 - 14:34
Lino Banfi, attore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Radio Kiss Kiss Napoli: “Hanno detto che ho tirato acqua al mio mulino quando mi sono espresso su Papa Francesco. Quando lui mi chiese quale cosa mi restò impressa dell’Argentina gli risposi ‘questi ragazzini’. Lui mi disse ‘tu sei un buono’, quella telefonata che mi fece nel giorno del mio compleanno dell’anno scorso l’ho tenuta nascosta, ma è giusto che la gente sappia. Mi provò a chiamare 3 volte col privato e non risposi, poi alla quarta risposi e pensai ad un giornalista straniero. Poi sentì la voce del Papa che disse ‘Ehy, sei furbo tu, nonno del mondo. Festeggi due volte il compleanno perchè lo festeggio il 9 luglio e all’anagrafe c’è scritto l’11 luglio’. L’ho rivelato a Mara Venier perchè era giusto che la gente sapesse. Corsa scudetto? Napoli è una cosa a sè, la gente deve capirlo, ha un tifo a parte ed una lingua a parte. Lo dice un romanista come me, io a Napoli presi la qualifica di artista di varietà, mi iscrissi al collocamento a Napoli e i miei primi spettacoli li feci lì. L’11 luglio del’54 mi festeggiarono in una casa chiusa a Napoli, erano i miei diciotto anni. Il civico era l’8, era nei pressi di Piazza Dante. Uno mi invitò in questa casa d’appuntamento, io arrivai alle 2 del pomeriggio e questa signora stava facendo pulizie vicino a una finestra. Mi disse ‘Noi apriamo alle 16, che aspetti sotto al sole?’. Venne giù e mi disse ‘Ce li hai 18 anni?’ . ‘Sì, li faccio oggi’, le risposi. Da lì mi fecero ‘scialare’, mi fecero divertire tantissimo. Lecce-Napoli? Lecce è una città che sento mia, ma se i leccesi capiscono la situazione scudetto dovrebbero preferire il Napoli all’Inter. Per Napoli vincere lo scudetto sarebbe bellissimo, poi De Laurentiis è un mio amico e ci sono tanti fattori che mi portano a simpatizzare per il Napoli”.