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L'EX - Insigne: "Giocare al Diego Armando Maradona con la maglia del Napoli è stato un sogno, scudetto vinto dopo il mio addio? C'è un po' di rammarico, con Sarri lo abbiamo sfiorato, voglio tornare in Italia, Nazionale? Ci tengo"
24.11.2025 23:16 di Napoli Magazine
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Lorenzo Insigne, ex capitano del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Palapartenope di Napoli nel corso dello spettacolo live di Viva el Futbol: "Come ho sempre detto, giocare al Maradona da napoletano con la maglia del Napoli e da capitano è il sogno che ho sempre avuto da sin piccolo. Poi si è realizzato ma sono emozioni che si devono provare, difficile descriverle a parole. Le ho provate e spero che altri ragazzi di Napoli come me possano riuscirci facendo la carriera che ho fatto io con la maglia del Napoli. Scudetto vinto dal Napoli dopo il mio addio? Sicuramente un po' di rammarico c'è, ma anche dal Canada sono sempre stato il primo tifoso del Napoli e da lontano con la mia famiglia abbiamo festeggiato. Parecchie persone hanno pensato che io fossi invidioso, ma per il Napoli non lo sarò mai. Sarri miglior allenatore della mia carriera? Nulla togliendo agli altri allenatori bravi e tutti che utili alla mia crescita, ma credo che mister Sarri abbia fatto con noi un lavoro straordinario. Curava tutto, persino i falli laterali provavamo in settimana. Ci stressava ma lo seguivamo perché ci divertivamo sia in partita che in allenamento. Arrivavamo in campo col sorriso e penso che l'abbiamo fatto capire a tutti facendo divertire anche i nostri tifosi. Ci siamo andati vicini quell'anno. Inter-Juventus, l'espulsione di Pjanic e lo scudetto perso in albergo? Tu sei stato calciatore come me e anche superiore a me (riferito a Cassano). Stavamo guardando la partita tutti quanti insieme, poi quell'espulsione di Pjanic... non fatemi andare oltre. Era una cosa molto evidente. Il giorno dopo siamo andati in campo, subito il rosso a Koulibaly e tutte situazioni che ci hanno penalizzato. Purtroppo è successo ed è dispiaciuto prima a noi giocatori. Dopo la vittoria di Torino ci hanno accolto all'aeroporto in tanti, purtroppo è andata così. Addio al Napoli? Problemi coi tifosi e con la squadra no. Il presidente ha fatto la sua scelta e io la mia. I matrimoni si fanno in due. Non dico che è stata una scelta economica perché non avrei mai chiesto tutti quei soldi al Napoli che mi ha poi dato il Toronto. Non mi sarei mai permesso. Ho fatto una scelta. Calcisticamente posso anche dire che non è andata benissimo per tanti motivi, ma sono stato bene in termini ambientali. Là non è calcio. Ritorno in campo? Ho voglia di tornare. Ho rifituato tante offerte all'estero perché non mi andava di partire, il mio obiettivo è di tornare in Italia ma soprattutto conquistare di nuovo la nazionale perché ci tengo tanto. C'è qualcosa in pentola ma ora non posso parlare...".

 

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L'EX - Insigne: "Giocare al Diego Armando Maradona con la maglia del Napoli è stato un sogno, scudetto vinto dopo il mio addio? C'è un po' di rammarico, con Sarri lo abbiamo sfiorato, voglio tornare in Italia, Nazionale? Ci tengo"

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24/11/2025 - 23:16

Lorenzo Insigne, ex capitano del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Palapartenope di Napoli nel corso dello spettacolo live di Viva el Futbol: "Come ho sempre detto, giocare al Maradona da napoletano con la maglia del Napoli e da capitano è il sogno che ho sempre avuto da sin piccolo. Poi si è realizzato ma sono emozioni che si devono provare, difficile descriverle a parole. Le ho provate e spero che altri ragazzi di Napoli come me possano riuscirci facendo la carriera che ho fatto io con la maglia del Napoli. Scudetto vinto dal Napoli dopo il mio addio? Sicuramente un po' di rammarico c'è, ma anche dal Canada sono sempre stato il primo tifoso del Napoli e da lontano con la mia famiglia abbiamo festeggiato. Parecchie persone hanno pensato che io fossi invidioso, ma per il Napoli non lo sarò mai. Sarri miglior allenatore della mia carriera? Nulla togliendo agli altri allenatori bravi e tutti che utili alla mia crescita, ma credo che mister Sarri abbia fatto con noi un lavoro straordinario. Curava tutto, persino i falli laterali provavamo in settimana. Ci stressava ma lo seguivamo perché ci divertivamo sia in partita che in allenamento. Arrivavamo in campo col sorriso e penso che l'abbiamo fatto capire a tutti facendo divertire anche i nostri tifosi. Ci siamo andati vicini quell'anno. Inter-Juventus, l'espulsione di Pjanic e lo scudetto perso in albergo? Tu sei stato calciatore come me e anche superiore a me (riferito a Cassano). Stavamo guardando la partita tutti quanti insieme, poi quell'espulsione di Pjanic... non fatemi andare oltre. Era una cosa molto evidente. Il giorno dopo siamo andati in campo, subito il rosso a Koulibaly e tutte situazioni che ci hanno penalizzato. Purtroppo è successo ed è dispiaciuto prima a noi giocatori. Dopo la vittoria di Torino ci hanno accolto all'aeroporto in tanti, purtroppo è andata così. Addio al Napoli? Problemi coi tifosi e con la squadra no. Il presidente ha fatto la sua scelta e io la mia. I matrimoni si fanno in due. Non dico che è stata una scelta economica perché non avrei mai chiesto tutti quei soldi al Napoli che mi ha poi dato il Toronto. Non mi sarei mai permesso. Ho fatto una scelta. Calcisticamente posso anche dire che non è andata benissimo per tanti motivi, ma sono stato bene in termini ambientali. Là non è calcio. Ritorno in campo? Ho voglia di tornare. Ho rifituato tante offerte all'estero perché non mi andava di partire, il mio obiettivo è di tornare in Italia ma soprattutto conquistare di nuovo la nazionale perché ci tengo tanto. C'è qualcosa in pentola ma ora non posso parlare...".