Il Napoli campione d'Italia è arrivato in Vaticano per l'udienza privata con Papa Leone XIV. Due pullman bianchi hanno fatto il loro ingresso dalla Porta del Perugino dopo che la squadra è arrivata a Roma con un treno alle 10, Conte e i suoi giocatori sono stati così accolti dal Pontefice: "Forse non volevate applaudire perché la stampa dice che io sono romanista - ha scherzato salutando gli azzurri -. Ma benvenuti, non tutto quello che dice la stampa è vero...". Prevost ha poi tenuto un discorso sulla conquista dello scudetto e sullo spirito di squadra: "Vincere il campionato è un traguardo che si raggiunge al termine di un lungo percorso, dove ciò che conta di più non è l'exploit di una volta, o la prestazione straordinaria di un campione. Il campionato lo vince la squadra, e quando dico 'squadra' intendo sia i giocatori, sia l'allenatore con tutto il team, sia la società sportiva. Perciò, sono contento di accogliervi adesso, per mettere in risalto questo aspetto del vostro successo, che ritengo il più importante". "Purtroppo, quando lo sport diventa business, rischia di perdere i valori che lo rendono educativo e può diventare addirittura diseducativo - ha proseguito il Papa -. Su questo bisogna vigilare, specialmente quando si ha a che fare con gli adolescenti. Faccio appello ai genitori e ai dirigenti sportivi: bisogna stare bene attenti alla qualità morale dell'esperienza sportiva a livello agonistico, perché c'è di mezzo la crescita umana dei giovani. Penso che ci siamo capiti e che non c'è bisogno di tante parole".
di Napoli Magazine
27/05/2025 - 12:33
Il Napoli campione d'Italia è arrivato in Vaticano per l'udienza privata con Papa Leone XIV. Due pullman bianchi hanno fatto il loro ingresso dalla Porta del Perugino dopo che la squadra è arrivata a Roma con un treno alle 10, Conte e i suoi giocatori sono stati così accolti dal Pontefice: "Forse non volevate applaudire perché la stampa dice che io sono romanista - ha scherzato salutando gli azzurri -. Ma benvenuti, non tutto quello che dice la stampa è vero...". Prevost ha poi tenuto un discorso sulla conquista dello scudetto e sullo spirito di squadra: "Vincere il campionato è un traguardo che si raggiunge al termine di un lungo percorso, dove ciò che conta di più non è l'exploit di una volta, o la prestazione straordinaria di un campione. Il campionato lo vince la squadra, e quando dico 'squadra' intendo sia i giocatori, sia l'allenatore con tutto il team, sia la società sportiva. Perciò, sono contento di accogliervi adesso, per mettere in risalto questo aspetto del vostro successo, che ritengo il più importante". "Purtroppo, quando lo sport diventa business, rischia di perdere i valori che lo rendono educativo e può diventare addirittura diseducativo - ha proseguito il Papa -. Su questo bisogna vigilare, specialmente quando si ha a che fare con gli adolescenti. Faccio appello ai genitori e ai dirigenti sportivi: bisogna stare bene attenti alla qualità morale dell'esperienza sportiva a livello agonistico, perché c'è di mezzo la crescita umana dei giovani. Penso che ci siamo capiti e che non c'è bisogno di tante parole".