A “1 Football Club”, in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giocondo Martorelli, procuratore.
Secondo le valutazioni fatte per alcuni potenziali obiettivi del mercato del Napoli non le sembrano elevate come nel caso di Ndoye?
“Alcune valutazioni diventano sicuramente pesanti, perché parliamo di cifre importanti. Il Napoli, in questo momento, deve trovare un equilibrio tra l’accontentare Conte – che è già stato supportato con innesti di spessore – e il contenere certe valutazioni che, soprattutto quest’anno, sembrano essere molto elevate, anche nel calcio italiano. Detto ciò, credo che il Napoli, fino ad ora, non abbia avuto alcun tipo di problema sul mercato. È una delle poche squadre in Italia che si è mossa per tempo, in anticipo, centrando quasi il 90% degli obiettivi. Probabilmente chiuderà anche per Milinkovic-Savic, che a questo punto è solo una formalità, e per l’esterno, Ndoye, su cui la trattativa va avanti da mesi. È vero che nel momento in cui il Napoli si presenta per acquistare un giocatore, le società venditrici – conoscendo la disponibilità economica e la necessità degli azzurri – tendono a chiedere qualcosa in più. Ma ciò che conta davvero per la società, per Conte, è costruire una squadra competitiva anche in ambito europeo. Partecipare alla Champions League non è come disputare soltanto il campionato: servono giocatori di rendimento assoluto, due portieri di valore, alternative per ogni ruolo. E il Napoli si è mosso in modo intelligente, tempestivo. Ripeto: in certi momenti può capitare di pagare un calciatore più del suo reale valore, ma fa parte del contesto e del momento storico. Meglio spendere qualcosa in più oggi, che arrivare al 28 agosto e rischiare di trovarsi scoperti, con l’inserimento di un nuovo elemento che potrebbe creare più problemi che benefici. Condivido al 100% la strategia del Napoli: Conte avrà a disposizione i giocatori che ha voluto, e potrà alternarli nel corso della stagione".
Da uno degli agenti più esperti del nostro calcio, vorrei un’analisi sull’importanza di muoversi in anticipo, trovando prima l’accordo con il calciatore. Quanto incide questo aspetto?
“L’accordo con il calciatore, prima ancora di trattare con la società, è fondamentale. Ribadisco la bravura del Napoli e dei suoi dirigenti – da De Laurentiis a Manna, fino a Conte – è stata quella di muoversi tempestivamente. Si sono mossi subito, hanno cercato profili in scadenza, di valore, già in primavera come con De Bruyne, grazie anche all’aiuto di Lukaku e Mertens e magari facendo visitare la città ha accettato di trasferirsi a Napoli. Bisogna sapersi muovere prima degli altri, mentre qualcuno – come l’Inter – era ancora impegnato solo con gli obiettivi stagionali. Il Napoli, nonostante abbia vinto lo Scudetto, ha avuto tempo e serenità per pianificare. Oggi, quando una società come il Napoli chiama un calciatore, ha un certo appeal: ha vinto lo Scudetto, ha avuto grandi campioni negli ultimi anni, è una piazza importante dai tempi di Maradona. È una società appetibile. Forse l’unico neo, spero che prima o poi venga risolto, è la mancanza di un centro sportivo all’altezza. È l’unica cosa che ancora manca. A proposito, confido una cosa: in questi giorni ero al mare, a Forte dei Marmi, e ho incontrato Spinazzola. Abbiamo parlato a lungo: lui è innamoratissimo di Napoli. Ne parlava con un entusiasmo incredibile, gli brillavano gli occhi. Ecco, quando un calciatore che già ci vive racconta queste cose a un collega, è naturale che la scelta di venire a Napoli diventi più facile".
Se il Napoli dovesse chiudere davvero per Milinkovic-Savic e Ndoye, a cosa dovrebbe puntare? Quali sarebbero gli obiettivi minimi stagionali?
“Sicuramente il Napoli partirebbe con i favori del pronostico per vincere ancora in Italia. Il primo obiettivo è riprovare a conquistare lo Scudetto, ma ci sarà anche grande attenzione alla Champions League.Se la squadra riuscisse ad arrivare ai quarti di finale, o anche oltre, sarebbe già una stagione straordinaria. È chiaro, non si può dire oggi ‘vinciamo lo Scudetto e la Champions’, perché in Europa ci sono club fortissimi, attrezzatissimi. Però bisogna partire bene, fare un buon girone, accumulare vittorie e autostima fin dall’inizio. Ricordiamo che è cambiata anche la formula della Champions: vincere da subito ti dà grandi vantaggi. E il Napoli, per mentalità e ambiente, ha già un’autostima molto alta".
di Napoli Magazine
18/07/2025 - 13:13
A “1 Football Club”, in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giocondo Martorelli, procuratore.
Secondo le valutazioni fatte per alcuni potenziali obiettivi del mercato del Napoli non le sembrano elevate come nel caso di Ndoye?
“Alcune valutazioni diventano sicuramente pesanti, perché parliamo di cifre importanti. Il Napoli, in questo momento, deve trovare un equilibrio tra l’accontentare Conte – che è già stato supportato con innesti di spessore – e il contenere certe valutazioni che, soprattutto quest’anno, sembrano essere molto elevate, anche nel calcio italiano. Detto ciò, credo che il Napoli, fino ad ora, non abbia avuto alcun tipo di problema sul mercato. È una delle poche squadre in Italia che si è mossa per tempo, in anticipo, centrando quasi il 90% degli obiettivi. Probabilmente chiuderà anche per Milinkovic-Savic, che a questo punto è solo una formalità, e per l’esterno, Ndoye, su cui la trattativa va avanti da mesi. È vero che nel momento in cui il Napoli si presenta per acquistare un giocatore, le società venditrici – conoscendo la disponibilità economica e la necessità degli azzurri – tendono a chiedere qualcosa in più. Ma ciò che conta davvero per la società, per Conte, è costruire una squadra competitiva anche in ambito europeo. Partecipare alla Champions League non è come disputare soltanto il campionato: servono giocatori di rendimento assoluto, due portieri di valore, alternative per ogni ruolo. E il Napoli si è mosso in modo intelligente, tempestivo. Ripeto: in certi momenti può capitare di pagare un calciatore più del suo reale valore, ma fa parte del contesto e del momento storico. Meglio spendere qualcosa in più oggi, che arrivare al 28 agosto e rischiare di trovarsi scoperti, con l’inserimento di un nuovo elemento che potrebbe creare più problemi che benefici. Condivido al 100% la strategia del Napoli: Conte avrà a disposizione i giocatori che ha voluto, e potrà alternarli nel corso della stagione".
Da uno degli agenti più esperti del nostro calcio, vorrei un’analisi sull’importanza di muoversi in anticipo, trovando prima l’accordo con il calciatore. Quanto incide questo aspetto?
“L’accordo con il calciatore, prima ancora di trattare con la società, è fondamentale. Ribadisco la bravura del Napoli e dei suoi dirigenti – da De Laurentiis a Manna, fino a Conte – è stata quella di muoversi tempestivamente. Si sono mossi subito, hanno cercato profili in scadenza, di valore, già in primavera come con De Bruyne, grazie anche all’aiuto di Lukaku e Mertens e magari facendo visitare la città ha accettato di trasferirsi a Napoli. Bisogna sapersi muovere prima degli altri, mentre qualcuno – come l’Inter – era ancora impegnato solo con gli obiettivi stagionali. Il Napoli, nonostante abbia vinto lo Scudetto, ha avuto tempo e serenità per pianificare. Oggi, quando una società come il Napoli chiama un calciatore, ha un certo appeal: ha vinto lo Scudetto, ha avuto grandi campioni negli ultimi anni, è una piazza importante dai tempi di Maradona. È una società appetibile. Forse l’unico neo, spero che prima o poi venga risolto, è la mancanza di un centro sportivo all’altezza. È l’unica cosa che ancora manca. A proposito, confido una cosa: in questi giorni ero al mare, a Forte dei Marmi, e ho incontrato Spinazzola. Abbiamo parlato a lungo: lui è innamoratissimo di Napoli. Ne parlava con un entusiasmo incredibile, gli brillavano gli occhi. Ecco, quando un calciatore che già ci vive racconta queste cose a un collega, è naturale che la scelta di venire a Napoli diventi più facile".
Se il Napoli dovesse chiudere davvero per Milinkovic-Savic e Ndoye, a cosa dovrebbe puntare? Quali sarebbero gli obiettivi minimi stagionali?
“Sicuramente il Napoli partirebbe con i favori del pronostico per vincere ancora in Italia. Il primo obiettivo è riprovare a conquistare lo Scudetto, ma ci sarà anche grande attenzione alla Champions League.Se la squadra riuscisse ad arrivare ai quarti di finale, o anche oltre, sarebbe già una stagione straordinaria. È chiaro, non si può dire oggi ‘vinciamo lo Scudetto e la Champions’, perché in Europa ci sono club fortissimi, attrezzatissimi. Però bisogna partire bene, fare un buon girone, accumulare vittorie e autostima fin dall’inizio. Ricordiamo che è cambiata anche la formula della Champions: vincere da subito ti dà grandi vantaggi. E il Napoli, per mentalità e ambiente, ha già un’autostima molto alta".