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MEDIASET - Troppe assenze contro un'Atalanta incontenibile ma il Napoli è ancora vivo
05.12.2021 10:24 di Napoli Magazine Fonte: Sport Mediaset

Anguissa, Osimhen, Koulibaly, Insigne e Fabian Ruiz. L'ossatura portante di una squadra che è rimasta in testa alla classifica fino alla giornata numero 16. Difficile pensare di restare a galla senza giocatori così importanti e con l'allenatore in tribuna per squalifica. Il Napoli, però, pur uscendo sconfitto dal 'Maradona' contro una super Atalanta, ha più di un motivo per essere ottimista pensando al suo futuro in campionato.

 

Innanzitutto è a due punti dalla vetta. Poi, ed è la cosa più importante, ha dimostrato di poter stare a galla anche senza interpreti che sembravano fondamentali. Spalletti ha provato a ribaltare l'impostazione dei suoi, passando a un 3-4-3 con caratteristiche particolari. Mettendosi a specchio con l'Atalanta ha cercato di uscire dal pressing uomo contro uomo di Gasperini ricercando la giocata in profondità alle spalle della pressione avversaria. I pericoli maggiori, per i nerazzurri, infatti, sono arrivati quando un giocatore del Napoli riusciva a trovarsi faccia alla porta eludendo la marcatura individuale. In qualche occasione solo il fallo tattico ha frenato gli azzurri. Nella maggior parte dei casi, però, l'Atalanta è stata in grado di bloccare le iniziative del Napoli con un pressing ben portato e funzionale.

 

Nell'inedito sistema scelto da Spalletti, Lobotka, braccato da Freuler, aveva il compito di impostare l'azione, mentre Zielinski si allungava in posizione più avanzata. Una sorta di rombo utilizzato per dilatare le distanze della squadra di Gasperini, abituata all'uno contro uno difensivo. Si spiegano così anche l'accentramento di Mario Rui, per creare il dubbio ad Heteboer (lo seguo o resto in zona?), e le continue sgroppate di uno scatenato Malcuit sulla destra. Il resto era nella testa e nei movimenti del tridente Elmas-Mertens-Lozano, chiamati a continui strappi in verticale alternati a corse in appoggio. Un piano gara assolutamente corretto che si è però scontrato con una squadra che ha ormai interiorizzato la capacità di gestire i vari momenti della partita. L'Atalanta ha dimostrato di essere una seria pretendente al titolo ma il Napoli lotterà per il traguardo più alto fino alla fine.  

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MEDIASET - Troppe assenze contro un'Atalanta incontenibile ma il Napoli è ancora vivo

di Napoli Magazine

05/12/2024 - 10:24

Anguissa, Osimhen, Koulibaly, Insigne e Fabian Ruiz. L'ossatura portante di una squadra che è rimasta in testa alla classifica fino alla giornata numero 16. Difficile pensare di restare a galla senza giocatori così importanti e con l'allenatore in tribuna per squalifica. Il Napoli, però, pur uscendo sconfitto dal 'Maradona' contro una super Atalanta, ha più di un motivo per essere ottimista pensando al suo futuro in campionato.

 

Innanzitutto è a due punti dalla vetta. Poi, ed è la cosa più importante, ha dimostrato di poter stare a galla anche senza interpreti che sembravano fondamentali. Spalletti ha provato a ribaltare l'impostazione dei suoi, passando a un 3-4-3 con caratteristiche particolari. Mettendosi a specchio con l'Atalanta ha cercato di uscire dal pressing uomo contro uomo di Gasperini ricercando la giocata in profondità alle spalle della pressione avversaria. I pericoli maggiori, per i nerazzurri, infatti, sono arrivati quando un giocatore del Napoli riusciva a trovarsi faccia alla porta eludendo la marcatura individuale. In qualche occasione solo il fallo tattico ha frenato gli azzurri. Nella maggior parte dei casi, però, l'Atalanta è stata in grado di bloccare le iniziative del Napoli con un pressing ben portato e funzionale.

 

Nell'inedito sistema scelto da Spalletti, Lobotka, braccato da Freuler, aveva il compito di impostare l'azione, mentre Zielinski si allungava in posizione più avanzata. Una sorta di rombo utilizzato per dilatare le distanze della squadra di Gasperini, abituata all'uno contro uno difensivo. Si spiegano così anche l'accentramento di Mario Rui, per creare il dubbio ad Heteboer (lo seguo o resto in zona?), e le continue sgroppate di uno scatenato Malcuit sulla destra. Il resto era nella testa e nei movimenti del tridente Elmas-Mertens-Lozano, chiamati a continui strappi in verticale alternati a corse in appoggio. Un piano gara assolutamente corretto che si è però scontrato con una squadra che ha ormai interiorizzato la capacità di gestire i vari momenti della partita. L'Atalanta ha dimostrato di essere una seria pretendente al titolo ma il Napoli lotterà per il traguardo più alto fino alla fine.  

Fonte: Sport Mediaset