Daniele Bonera, collaboratore tecnico dell'allenatore del Milan Stefano Pioli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Napoli: "La mia fede milanista arriva da un amico di famiglia, venni ad occhi chiusi, il Milan rappresenta il sogno che ogni bambino ha. Nel 2010 l'ultima vittoria rossonera in un Napoli-Milan nel 2010? Fu una gara difficile, vincemmo e sappiamo tutti com'è finita quella stagione. Sono felice di tornare a Napoli e poi ritrovo Rino da avversario. Non mi formalizzerei sull'importanza della gara, tutte sono importanti. Non lo vedo come un esame finale, credo nella responsabilità della squadra. E' solo un piccolo tassello. Gattuso? E' stato un amico in campo e lo è anche fuori dal campo. L'assenza di Pioli? Indipendentemente da me, questa squadra sa cosa fare per ottenere il risultato. Che ci sia io o Pioli cambia poco. Nella conduzione degli allenamenti Pioli mi ha dato carta bianca ma virtualmente è con noi. Non mi sono mai sentito solo, sono stato in stretto contatto prima e dopo gli allenamenti con il tecnico. Fin dall'inizio abbiamo avuto a disposizione grande supporto tecnologico, ci tengo a ringraziare la società per quello che è riuscito a fare in tempi brevissimi. Se durante la partita saremo collegati con Pioli? Ne abbiamo parlato con il mister, crediamo che possa creare un po' di confusione. Abbiamo pensato di fare una riunione pre gara e poi, se ci dovessero essere informazioni importanti che il mister o i collaboratori vedono da casa, faremo un ulteriore check nell'intervallo. Io il secondo ex calciatore del Milan a esordire da allenatore in pochi giorni dopo Alberico Evani, che ha vinto tre partite al posto del ct Roberto Mancini, anche lui contagiato? Non ci ho pensato ma è un bello spunto, interessante, mi accontenterei di vincere la prima... Anche la Nazionale si è trovata in una situazione simile alla nostra, complimenti a Mancini che da lontano è riuscito a mantenere alta la tensione coordinando lo staff. La squadra sta bene, anche chi è arrivato tardi dalle nazionali, tutti bene tranne Leao che ha avuto questo problema e verrà rivalutato tra 10 giorni. Per il resto massima disponibilità. Sono stato indirizzato da quello che mi è stato insegnato e da quello che sto apprendendo da mister Pioli. Siamo sulla stessa lunghezza d'onda. La pressione l'avrò io così come i giocatori, siamo contenti di come abbiamo lavorato, da questo punto di vista siamo sotto pressione ma tutti tranquilli. Se la sosta è servita? E' evidente che si arrivava da un tour de force importante, a livello mentale i giocatori hanno staccato ma quasi tutti erano con le nazionali. Senza il campionato ha portato un clima più disteso. Rebic? E' un giocatore importante, deve avere una condizione buona per le sue caratteristiche, sappiamo che non è al 100% perché il problema al gomito lo condiziona nella gestualità. Non ci voleva l'infortunio di Leao ma in quella zona abbiamo tante soluzioni. Ibrahimovic? Aveva bisogno di staccare anche mentalmente, si è presentato come sempre da capo gruppo, sappiamo la sua importanza. La squadra è cresciuta in tutti i suoi elementi come responsabilità e cultura del lavoro. Vedere i giocatori che tornavano dalla nazionale solo per salutare e fare terapie mi ha riempito di orgoglio. se il rigorista sarà Kessie? Lo ha detto Ibra, alzo le mani, se lo ha detto lui sarà Franck. Calhanoglu? "Siamo contentissimi del rendimento di Calhanoglu, sull'aspetto contrattuale non voglio entrare ma lui è uno di quelli che ieri mi ha fatto capire che tiene a questa maglia. Il fatto che ci sia io e non l'allenatore cambia poco, non sarò solo, i giocatori daranno sempre il massimo. Napoli-Milan? E' una partita difficile, il risultato ha molte variabili, ma è fuori di dubbio che andremo a Napoli per imporci. Romagnoli? E' il nostro capitano, siamo contenti di tutto quello che fa, gli errori fanno parte del calcio, ha tutto il nostro supporto".
di Napoli Magazine
21/11/2020 - 14:18
Daniele Bonera, collaboratore tecnico dell'allenatore del Milan Stefano Pioli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Napoli: "La mia fede milanista arriva da un amico di famiglia, venni ad occhi chiusi, il Milan rappresenta il sogno che ogni bambino ha. Nel 2010 l'ultima vittoria rossonera in un Napoli-Milan nel 2010? Fu una gara difficile, vincemmo e sappiamo tutti com'è finita quella stagione. Sono felice di tornare a Napoli e poi ritrovo Rino da avversario. Non mi formalizzerei sull'importanza della gara, tutte sono importanti. Non lo vedo come un esame finale, credo nella responsabilità della squadra. E' solo un piccolo tassello. Gattuso? E' stato un amico in campo e lo è anche fuori dal campo. L'assenza di Pioli? Indipendentemente da me, questa squadra sa cosa fare per ottenere il risultato. Che ci sia io o Pioli cambia poco. Nella conduzione degli allenamenti Pioli mi ha dato carta bianca ma virtualmente è con noi. Non mi sono mai sentito solo, sono stato in stretto contatto prima e dopo gli allenamenti con il tecnico. Fin dall'inizio abbiamo avuto a disposizione grande supporto tecnologico, ci tengo a ringraziare la società per quello che è riuscito a fare in tempi brevissimi. Se durante la partita saremo collegati con Pioli? Ne abbiamo parlato con il mister, crediamo che possa creare un po' di confusione. Abbiamo pensato di fare una riunione pre gara e poi, se ci dovessero essere informazioni importanti che il mister o i collaboratori vedono da casa, faremo un ulteriore check nell'intervallo. Io il secondo ex calciatore del Milan a esordire da allenatore in pochi giorni dopo Alberico Evani, che ha vinto tre partite al posto del ct Roberto Mancini, anche lui contagiato? Non ci ho pensato ma è un bello spunto, interessante, mi accontenterei di vincere la prima... Anche la Nazionale si è trovata in una situazione simile alla nostra, complimenti a Mancini che da lontano è riuscito a mantenere alta la tensione coordinando lo staff. La squadra sta bene, anche chi è arrivato tardi dalle nazionali, tutti bene tranne Leao che ha avuto questo problema e verrà rivalutato tra 10 giorni. Per il resto massima disponibilità. Sono stato indirizzato da quello che mi è stato insegnato e da quello che sto apprendendo da mister Pioli. Siamo sulla stessa lunghezza d'onda. La pressione l'avrò io così come i giocatori, siamo contenti di come abbiamo lavorato, da questo punto di vista siamo sotto pressione ma tutti tranquilli. Se la sosta è servita? E' evidente che si arrivava da un tour de force importante, a livello mentale i giocatori hanno staccato ma quasi tutti erano con le nazionali. Senza il campionato ha portato un clima più disteso. Rebic? E' un giocatore importante, deve avere una condizione buona per le sue caratteristiche, sappiamo che non è al 100% perché il problema al gomito lo condiziona nella gestualità. Non ci voleva l'infortunio di Leao ma in quella zona abbiamo tante soluzioni. Ibrahimovic? Aveva bisogno di staccare anche mentalmente, si è presentato come sempre da capo gruppo, sappiamo la sua importanza. La squadra è cresciuta in tutti i suoi elementi come responsabilità e cultura del lavoro. Vedere i giocatori che tornavano dalla nazionale solo per salutare e fare terapie mi ha riempito di orgoglio. se il rigorista sarà Kessie? Lo ha detto Ibra, alzo le mani, se lo ha detto lui sarà Franck. Calhanoglu? "Siamo contentissimi del rendimento di Calhanoglu, sull'aspetto contrattuale non voglio entrare ma lui è uno di quelli che ieri mi ha fatto capire che tiene a questa maglia. Il fatto che ci sia io e non l'allenatore cambia poco, non sarò solo, i giocatori daranno sempre il massimo. Napoli-Milan? E' una partita difficile, il risultato ha molte variabili, ma è fuori di dubbio che andremo a Napoli per imporci. Romagnoli? E' il nostro capitano, siamo contenti di tutto quello che fa, gli errori fanno parte del calcio, ha tutto il nostro supporto".