Beppe Incocciati, ex attaccante, è intervenuto quest'oggi nel corso di "Radio Goal" in onda tutti i giorni su Kiss Kiss Napoli: "Lucca non sta attraversando un momento facile, perché la differenza tra la maglia dell'Udinese e quella del Napoli si sente. Sono maglie pesanti come quella azzurra che ti fanno crescere. Merita, però, un po' di attesa perché con l'ingresso di Hojlund si può essere coperti. Certo il Napoli anche senza Lucca si può vincere lo stesso, ma quando sarà pronto potrà essere utile anche alla nazionale. L'importante è non bruciarlo subito, perché parliamo tanto di giovani ma poi quando li abbiamo non vogliamo aspettarli. Esordio Vergara e Ambrosino? Dimostra che forse qualcosa può cambiare nel futuro del nostro calcio. Fabregas ha detto che gli italiani giovani non ci sono, ma il discorso è lungo e delicato e bisogna avere la conoscenza di quello che si dice. Non ci possiamo permettere attualmente di non andare ai mondiali con la nostra nazionale, ma non possiamo nemmeno andarci senza sapere chi portare. Bisogna ritornare alla vecchia educazione del calcio italiano, insegnare bene fin dal principio ma partendo già dalla formazione del nostro centro di Coverciano dove si forgiano i nostri allenatori".
di Napoli Magazine
03/09/2025 - 14:42
Beppe Incocciati, ex attaccante, è intervenuto quest'oggi nel corso di "Radio Goal" in onda tutti i giorni su Kiss Kiss Napoli: "Lucca non sta attraversando un momento facile, perché la differenza tra la maglia dell'Udinese e quella del Napoli si sente. Sono maglie pesanti come quella azzurra che ti fanno crescere. Merita, però, un po' di attesa perché con l'ingresso di Hojlund si può essere coperti. Certo il Napoli anche senza Lucca si può vincere lo stesso, ma quando sarà pronto potrà essere utile anche alla nazionale. L'importante è non bruciarlo subito, perché parliamo tanto di giovani ma poi quando li abbiamo non vogliamo aspettarli. Esordio Vergara e Ambrosino? Dimostra che forse qualcosa può cambiare nel futuro del nostro calcio. Fabregas ha detto che gli italiani giovani non ci sono, ma il discorso è lungo e delicato e bisogna avere la conoscenza di quello che si dice. Non ci possiamo permettere attualmente di non andare ai mondiali con la nostra nazionale, ma non possiamo nemmeno andarci senza sapere chi portare. Bisogna ritornare alla vecchia educazione del calcio italiano, insegnare bene fin dal principio ma partendo già dalla formazione del nostro centro di Coverciano dove si forgiano i nostri allenatori".