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PARI COL CHIEVO - Napoli, porta inviolata al San Paolo, ma c’è poco da festeggiare
26.11.2018 11:58 di Napoli Magazine Fonte: Pierpaolo Matrone per il Roma
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"Le partite dopo la sosta sono sempre complicate. Il Chievo ha ottimi giocatori, non merita di essere in questa posizione di classifica. Noi, per di più, in alcune occasioni siamo stati un po’ sfortunati". Suonano un po' come una giustificazione le parole di Orestis Karnezis a qualche minuto dal triplice fischio che ha sancito il pareggio tra Napoli e Chievo. A caldo. Pareggiare contro l'ultima della classe, tutta arroccata in difesa per gran parte della partita, può anche starci, ma qualche problema la squadra di Ancelotti l'ha sicuramente palesato e l'allenatore di Reggiolo - per sua bocca - ci lavorerà in questi giorni che ci separano dal crocevia chiamato Stella Rossa.

 

MEZZO PIENO. Ma è anche vero che il bicchiere può esser visto anche così, mezzo pieno. Almeno dal suo punto di vista, perché in fondo qualche motivo per essere felice, o quantomeno più sereno, ce l'ha. Sesta presenza in campionato e quarto clean sheet ottenuto, con soltanto due reti al passivo. Un dato straordinario, a maggior ragione se si ripensa ai mugugni che s'era attirato addosso nel pre-campionato, con delle amichevoli - soprattutto le ultime - caratterizzate da qualche errore di troppo. "Io penso solo a fare il mio lavoro, ho esperienza e so cosa devo fare, l’importante è che il mister e i compagni abbiano fiducia in me quando sono in porta", risponde così a chi gli chiede un bilancio dopo questi primi mesi napoletani. E' fiero, parla da leader dello spogliatoio e si gode per la quarta volta lo zero alla casella gol subiti. Con la firma Karnezis scritta in maniera indelebile sullo 0-0: la sua parata su Obi di quelle complicate, rese ancora più insidiose dal fatto che in gare del genere vieni chiamato in causa quasi mai. "Sì, mi è andata bene in quella circostanza. Io devo essere sempre pronto ogni volta che vengo chiamato in causa".

 

MEZZO VUOTO. "Purtroppo non è andata bene per la squadra", chiosa il portiere greco, unica alternativa a convincere pienamente in un match in cui Carlo Ancelotti ha fatto un bel po' di rotazioni che invece non si sono dimostrate all'altezza dei titolari. Malcuit ha cercato quasi sempre il fondo, è stato propositivo, ma s'è spesso pestato i piedi con Callejon e non ha è mai riuscito a tagliare fuori la difesa avversaria con neanche una delle innumerevoli parabole disegnate verso il centro. Diawara ha commesso qualche ingenuità di troppo, come il giallo frettoloso che l'ha frenato poi per il resto dei minuti in campo. Ounas fa tanto fumo, ma alla fine l'arrosto che l'attacco si porta a casa è sottilissimo e poco godevole. Milik sgomita, ma tocca pochi palloni e non incide. E con la Stella Rossa non puoi e non devi permettertelo. "Abbiamo tanta voglia, da oggi - chiude Karnezis - dobbiamo pensare alla gara di mercoledì, vogliamo vincere e passare il gruppo". Per farlo servirà sicuramente un Napoli più brillante.

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PARI COL CHIEVO - Napoli, porta inviolata al San Paolo, ma c’è poco da festeggiare

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26/11/2018 - 11:58

"Le partite dopo la sosta sono sempre complicate. Il Chievo ha ottimi giocatori, non merita di essere in questa posizione di classifica. Noi, per di più, in alcune occasioni siamo stati un po’ sfortunati". Suonano un po' come una giustificazione le parole di Orestis Karnezis a qualche minuto dal triplice fischio che ha sancito il pareggio tra Napoli e Chievo. A caldo. Pareggiare contro l'ultima della classe, tutta arroccata in difesa per gran parte della partita, può anche starci, ma qualche problema la squadra di Ancelotti l'ha sicuramente palesato e l'allenatore di Reggiolo - per sua bocca - ci lavorerà in questi giorni che ci separano dal crocevia chiamato Stella Rossa.

 

MEZZO PIENO. Ma è anche vero che il bicchiere può esser visto anche così, mezzo pieno. Almeno dal suo punto di vista, perché in fondo qualche motivo per essere felice, o quantomeno più sereno, ce l'ha. Sesta presenza in campionato e quarto clean sheet ottenuto, con soltanto due reti al passivo. Un dato straordinario, a maggior ragione se si ripensa ai mugugni che s'era attirato addosso nel pre-campionato, con delle amichevoli - soprattutto le ultime - caratterizzate da qualche errore di troppo. "Io penso solo a fare il mio lavoro, ho esperienza e so cosa devo fare, l’importante è che il mister e i compagni abbiano fiducia in me quando sono in porta", risponde così a chi gli chiede un bilancio dopo questi primi mesi napoletani. E' fiero, parla da leader dello spogliatoio e si gode per la quarta volta lo zero alla casella gol subiti. Con la firma Karnezis scritta in maniera indelebile sullo 0-0: la sua parata su Obi di quelle complicate, rese ancora più insidiose dal fatto che in gare del genere vieni chiamato in causa quasi mai. "Sì, mi è andata bene in quella circostanza. Io devo essere sempre pronto ogni volta che vengo chiamato in causa".

 

MEZZO VUOTO. "Purtroppo non è andata bene per la squadra", chiosa il portiere greco, unica alternativa a convincere pienamente in un match in cui Carlo Ancelotti ha fatto un bel po' di rotazioni che invece non si sono dimostrate all'altezza dei titolari. Malcuit ha cercato quasi sempre il fondo, è stato propositivo, ma s'è spesso pestato i piedi con Callejon e non ha è mai riuscito a tagliare fuori la difesa avversaria con neanche una delle innumerevoli parabole disegnate verso il centro. Diawara ha commesso qualche ingenuità di troppo, come il giallo frettoloso che l'ha frenato poi per il resto dei minuti in campo. Ounas fa tanto fumo, ma alla fine l'arrosto che l'attacco si porta a casa è sottilissimo e poco godevole. Milik sgomita, ma tocca pochi palloni e non incide. E con la Stella Rossa non puoi e non devi permettertelo. "Abbiamo tanta voglia, da oggi - chiude Karnezis - dobbiamo pensare alla gara di mercoledì, vogliamo vincere e passare il gruppo". Per farlo servirà sicuramente un Napoli più brillante.

Fonte: Pierpaolo Matrone per il Roma