A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, è intervenuto Avv. Francesco Fimmanò, legale Salernitana: "I due centrali della Salernitana sono i futuri centrali della Nazionale italiana, sono molto forti. In quella zona del campo, la Salernitana è coperta, oltre ad aver confermato Ochoa. In termini di sviluppo della notorietà in Sud America, la Salernitana ha avuto un gran risalto perché il portiere è molto amato in Messico. Oltretutto, è una bellissima persona. Candreva? Non ho mai visto una persona così entusiasta, sembra un ragazzo alle prime armi, è appassionatissimo, si diverte. Il ragionamento su una struttura che vuole crescere, dipende tutto da ciò che accade attorno, al momento è tutto molto prematuro: la squadra può rimanere quella che è perché in crescita, è una squadra che ha preso 13 punti dalla penultima e ne avrebbe potuti fare di più. La Salernitana non ha ingaggi paragonabili a Lecce o Spezia, nonché Sampdoria che ci ha venduto Candreva, la squadra aveva le caratteristiche e l’ha visto anche l’allenatore propedeutico al tipo di squadra che aveva. Ogni allenatore ha un modo di vedere il calcio e deve avere i calciatori adatti. La Salernitana aveva fatto un ottimo avvio di campionato, il tema sono dinamiche tecnico-tattiche, non di spogliatoio, l’ambiente è sempre stato tranquillo e si è visto anche nel modo di lasciarsi. Mazzocchi? Il problema è che quando un giocatore è forte, è sempre attenzionato e teoricamente può avere la possibilità di avere occasioni. In verità, non c’è mai stata volontà di metterlo alla porta. Siamo nell’ottica che le persone devono essere appassionate e soddisfatte del progetto, se si creano le condizioni affinché vadano a giocare la Coppa dei Campioni, lo si valuta. De Sanctis? C’è piena fiducia nel direttore. Un uomo molto elegante, competente, parla tante lingue, è una bella immagine. È malato di pallone. Sousa? Ho letto delle polemiche che capisco. Le questioni delle PEC mi sembrano da ridere. In un rapporto vanno messi a posta anche gli aspetti formali, tutto il resto è polemica. Il bello del calcio è anche lo spettacolo, quindi ci sta, non critico le polemiche, ma il dato di fatto è che se una persona chiede disponibilità e gli viene concessa nella totale consapevolezza, ogni polemica è niente. Se ho festeggiato due volte per Salernitana e Napoli? Certo. Per motivi professionali mi sono trovato nel pieno della vicenda Napoli, poi nella Federcalcio, questa è un’esperienza completamente diversa. Lo scorso anno ho ribaltato due sentenze negative che ci avevano tolto sei punti, ovviamente per me ha avuto un sapore speciale, erano due partite perdute di cui una nel periodo Lotito".
di Napoli Magazine
15/06/2023 - 16:14
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, è intervenuto Avv. Francesco Fimmanò, legale Salernitana: "I due centrali della Salernitana sono i futuri centrali della Nazionale italiana, sono molto forti. In quella zona del campo, la Salernitana è coperta, oltre ad aver confermato Ochoa. In termini di sviluppo della notorietà in Sud America, la Salernitana ha avuto un gran risalto perché il portiere è molto amato in Messico. Oltretutto, è una bellissima persona. Candreva? Non ho mai visto una persona così entusiasta, sembra un ragazzo alle prime armi, è appassionatissimo, si diverte. Il ragionamento su una struttura che vuole crescere, dipende tutto da ciò che accade attorno, al momento è tutto molto prematuro: la squadra può rimanere quella che è perché in crescita, è una squadra che ha preso 13 punti dalla penultima e ne avrebbe potuti fare di più. La Salernitana non ha ingaggi paragonabili a Lecce o Spezia, nonché Sampdoria che ci ha venduto Candreva, la squadra aveva le caratteristiche e l’ha visto anche l’allenatore propedeutico al tipo di squadra che aveva. Ogni allenatore ha un modo di vedere il calcio e deve avere i calciatori adatti. La Salernitana aveva fatto un ottimo avvio di campionato, il tema sono dinamiche tecnico-tattiche, non di spogliatoio, l’ambiente è sempre stato tranquillo e si è visto anche nel modo di lasciarsi. Mazzocchi? Il problema è che quando un giocatore è forte, è sempre attenzionato e teoricamente può avere la possibilità di avere occasioni. In verità, non c’è mai stata volontà di metterlo alla porta. Siamo nell’ottica che le persone devono essere appassionate e soddisfatte del progetto, se si creano le condizioni affinché vadano a giocare la Coppa dei Campioni, lo si valuta. De Sanctis? C’è piena fiducia nel direttore. Un uomo molto elegante, competente, parla tante lingue, è una bella immagine. È malato di pallone. Sousa? Ho letto delle polemiche che capisco. Le questioni delle PEC mi sembrano da ridere. In un rapporto vanno messi a posta anche gli aspetti formali, tutto il resto è polemica. Il bello del calcio è anche lo spettacolo, quindi ci sta, non critico le polemiche, ma il dato di fatto è che se una persona chiede disponibilità e gli viene concessa nella totale consapevolezza, ogni polemica è niente. Se ho festeggiato due volte per Salernitana e Napoli? Certo. Per motivi professionali mi sono trovato nel pieno della vicenda Napoli, poi nella Federcalcio, questa è un’esperienza completamente diversa. Lo scorso anno ho ribaltato due sentenze negative che ci avevano tolto sei punti, ovviamente per me ha avuto un sapore speciale, erano due partite perdute di cui una nel periodo Lotito".