Urbano Cairo, presidente del Torino, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio FirenzeViola: "Come abbiamo visto agli Europei, a parte il primo tempo contro l'Albania, il calcio italiano non ci ha fatto divertire. Non è in una fase positiva, nonostante la vittoria europea di tre anni fa. Ci sono molti segnali che indicano che qualcosa non va nella direzione giusta. Come si fa crescere una società? Secondo me oggi dipende molto dall'attività del settore giovanile. Non solo dalla Primavera, che è la punta dell'iceberg, ma anche dai più giovani. È importante iniziare molto presto con i giovani. Buongiorno, recentemente ceduto al Napoli, cessione che mi è dispiaciuto fare, ha esordito con noi a 7 anni. Poi lo scouting è fondamentale, specialmente per squadre come il Torino che non hanno le risorse delle squadre con diritti televisivi e fatturati più alti. È fondamentale fare le cose bene per cercare di migliorare. La spinta viene dal vivaio, sono ottimista, anche se a volte è difficile competere con squadre che guadagnano cinque volte tanto".
di Napoli Magazine
17/07/2024 - 20:43
Urbano Cairo, presidente del Torino, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio FirenzeViola: "Come abbiamo visto agli Europei, a parte il primo tempo contro l'Albania, il calcio italiano non ci ha fatto divertire. Non è in una fase positiva, nonostante la vittoria europea di tre anni fa. Ci sono molti segnali che indicano che qualcosa non va nella direzione giusta. Come si fa crescere una società? Secondo me oggi dipende molto dall'attività del settore giovanile. Non solo dalla Primavera, che è la punta dell'iceberg, ma anche dai più giovani. È importante iniziare molto presto con i giovani. Buongiorno, recentemente ceduto al Napoli, cessione che mi è dispiaciuto fare, ha esordito con noi a 7 anni. Poi lo scouting è fondamentale, specialmente per squadre come il Torino che non hanno le risorse delle squadre con diritti televisivi e fatturati più alti. È fondamentale fare le cose bene per cercare di migliorare. La spinta viene dal vivaio, sono ottimista, anche se a volte è difficile competere con squadre che guadagnano cinque volte tanto".