Arthur Atta, centrocampista dell'Udinese, ha rilasciato un'intervista a SportWeek: "Come arrivo a centrocampo? Succede quando avevo 13 anni. All’epoca giocavo appunto esterno a sinistra, ma mi piaceva accentrarmi per guardare la porta avversaria. In una partita faccio quattro o cinque passaggi decisivi e alla fine il mio allenatore di allora mi dice: 'Credo di averti trovato il tuo nuovo posto'. Chi sono i miei idoli? Cristiano Ronaldo, per me il più forte al mondo anche perché decisivo per le vittorie delle sue squadre. Poi Toni Kroos, che mi piaceva perché era bello da vedere. Un centrocampista molto elegante. Oggi mi piace osservare tutti i giocatori dei grandi club, per capire in cosa posso diventare migliore. Per esempio, sarò contento di vedere da vicino due centrocampisti come Modric e De Bruyne. Dal c.t. Deschamps neanche una telefonata? No. Se un giorno arriverà una chiamata, sarò contento".
di Napoli Magazine
20/09/2025 - 19:49
Arthur Atta, centrocampista dell'Udinese, ha rilasciato un'intervista a SportWeek: "Come arrivo a centrocampo? Succede quando avevo 13 anni. All’epoca giocavo appunto esterno a sinistra, ma mi piaceva accentrarmi per guardare la porta avversaria. In una partita faccio quattro o cinque passaggi decisivi e alla fine il mio allenatore di allora mi dice: 'Credo di averti trovato il tuo nuovo posto'. Chi sono i miei idoli? Cristiano Ronaldo, per me il più forte al mondo anche perché decisivo per le vittorie delle sue squadre. Poi Toni Kroos, che mi piaceva perché era bello da vedere. Un centrocampista molto elegante. Oggi mi piace osservare tutti i giocatori dei grandi club, per capire in cosa posso diventare migliore. Per esempio, sarò contento di vedere da vicino due centrocampisti come Modric e De Bruyne. Dal c.t. Deschamps neanche una telefonata? No. Se un giorno arriverà una chiamata, sarò contento".