Nell'ultima giornata di campionato hanno fatto molto discutere due situazioni al limite che hanno portato a due gol: quello di Mertens in Atalanta-Napoli e il secondo di Kessiéin Cagliari-Milan. In entrambi i casi il giocatore attaccante sembra di pochi centimetri avanti al difensore e molti tifosi si sono chiesti come mai la VAR non abbia dunque annullato le reti.
La spiegazione viene dalle recenti precisazioni da Rizzoli in merito al comportamento di assistenti e VAR in caso di fuorigioco. Due le direttive illustrate dal designatore: si tornerà ad alzare subito la bandierina in caso di offside evidente (richiesta degli allenatori per evitare possibili infortuni, scatti inutili o scontri di gioco) e resterà la valutazione del campo se il fuorigioco è questione di centimetri e la VAR non ha immagini in linea.
Questa seconda direttiva rientra proprio in quello che è successo a Bergamo e a Cagliari: sia Mertens che Kalinic si discostano di poco dai difensori, le telecamere non erano in linea e può quindi entrare in gioco la prospettiva. Ecco perché Orsato e Guida, dando ragione ai propri assistenti, hanno seguito il regolamento nel convalidare le reti.
di Napoli Magazine
22/01/2018 - 12:52
Nell'ultima giornata di campionato hanno fatto molto discutere due situazioni al limite che hanno portato a due gol: quello di Mertens in Atalanta-Napoli e il secondo di Kessiéin Cagliari-Milan. In entrambi i casi il giocatore attaccante sembra di pochi centimetri avanti al difensore e molti tifosi si sono chiesti come mai la VAR non abbia dunque annullato le reti.
La spiegazione viene dalle recenti precisazioni da Rizzoli in merito al comportamento di assistenti e VAR in caso di fuorigioco. Due le direttive illustrate dal designatore: si tornerà ad alzare subito la bandierina in caso di offside evidente (richiesta degli allenatori per evitare possibili infortuni, scatti inutili o scontri di gioco) e resterà la valutazione del campo se il fuorigioco è questione di centimetri e la VAR non ha immagini in linea.
Questa seconda direttiva rientra proprio in quello che è successo a Bergamo e a Cagliari: sia Mertens che Kalinic si discostano di poco dai difensori, le telecamere non erano in linea e può quindi entrare in gioco la prospettiva. Ecco perché Orsato e Guida, dando ragione ai propri assistenti, hanno seguito il regolamento nel convalidare le reti.