CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha risposto in conferenza stampa alle domande di Antonio Petrazzuolo, direttore di "Napoli Magazine", alla vigilia della sfida di Europa League contro il Legia Varsavia:
- La svolta mentale che sto notando nelle ultime partite la si apprende anche da piccoli dettagli. Ho avuto l'opportunità di parlare con Rrahmani, il quale ha detto: 'siamo tutti leader in questo campo, ognuno deve essere leader di se stesso' per arrivare a tutti gli obiettivi possibili, frase che mi ha colpito molto. Da Roma si pensa già alla partita col Napoli, invece il Napoli è concentrato sull'Europa League: è questa svolta mentale il primo posto meritato che occupa il Napoli in campionato e anche la voglia di fare bene in Europa?
"Se si ha delle idee chiare, sicuramente aiuta, io da domenica a oggi ho avuto una lunghezza di tempo a disposizione e volevo provare a metterci dentro altre cose. Sono arrivato in fondo e non le ho sviluppate tutte per questa partita qui, per cui quella della Roma non ce la faccio a infilarcela dentro, anche perchè per noi domani è un passaggio fondamentale per quello che è il nostro futuro, la partita di domani è un passaggio fondamentale e i calciatori lo sanno e chi pensa a qualcosa d'altro che non vincere questa partita, domani a venire nello spogliatoio ha scelto il luogo sbagliato, bisogna vada da un'altra parte".
- Il capitano è sereno?
"Il capitano è serenissimo, perchè poi è un leader di questa squadra, poi può capitare anche a un leader di sbagliare un rigore. Il comportamento deve essere quello che il Napoli anche sbagliando il rigore possa continuare a fare il Napoli senza contraccolpi. Lui sa bene e l'ha già dimostrato, l'ha dimostrato tante volte. L'altra sera ho detto: 'cosa volete che dimostri ancora di più? Per arrivare ad essere quello che è, lui ha dato dimostrazione del livello di qualità che si porta dietro e dell'intelligenza che si porta dietro, per cui sa che c'è da reagire in determinati momenti e da stare al pezzo a prendere quello che viene, in questo momento qui è venuto che ha sbagliato un rigore o due o tre, ma è tutta roba che può succedere. Cambiare rigorista secondo me non ci darebbe nessuna certezza di fare gol e probabilmente si metterebbe a rischio certezze di cui in questo momento non possiamo fare a meno, per cui il ragionamento dal punti di vista mio è abbastanza chiaro. Poi è chiaro che ci sono dei momenti dentro la partita particolarmente emotivi per un calciatore, tipo qell'episodio lì e vedremo come sta poi nel momento di quell'episodio lì e ne parlerà con i suoi compagnidi squadra. Ho visto calciatori scelti, fatti entrare gli ultimi 5 minuti nelle partite per battere un calcio di rigore, o gli ultimi due minuti e poi sbagliarlo, quindi di che si parla? Ci vuole una certa lealtà, onestà nei confronti anche della qualità dei compagni di squadra e mettersi a posto anche da soli senza bisogno dell'allenatore, perchè poi lo stao emotivo l'allenatore lo può percepire fino a un certo punto e un calciatore lo può sentire diverso da quella che è la percezione dell'allenatore".
di Napoli Magazine
20/10/2024 - 17:05
CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha risposto in conferenza stampa alle domande di Antonio Petrazzuolo, direttore di "Napoli Magazine", alla vigilia della sfida di Europa League contro il Legia Varsavia:
- La svolta mentale che sto notando nelle ultime partite la si apprende anche da piccoli dettagli. Ho avuto l'opportunità di parlare con Rrahmani, il quale ha detto: 'siamo tutti leader in questo campo, ognuno deve essere leader di se stesso' per arrivare a tutti gli obiettivi possibili, frase che mi ha colpito molto. Da Roma si pensa già alla partita col Napoli, invece il Napoli è concentrato sull'Europa League: è questa svolta mentale il primo posto meritato che occupa il Napoli in campionato e anche la voglia di fare bene in Europa?
"Se si ha delle idee chiare, sicuramente aiuta, io da domenica a oggi ho avuto una lunghezza di tempo a disposizione e volevo provare a metterci dentro altre cose. Sono arrivato in fondo e non le ho sviluppate tutte per questa partita qui, per cui quella della Roma non ce la faccio a infilarcela dentro, anche perchè per noi domani è un passaggio fondamentale per quello che è il nostro futuro, la partita di domani è un passaggio fondamentale e i calciatori lo sanno e chi pensa a qualcosa d'altro che non vincere questa partita, domani a venire nello spogliatoio ha scelto il luogo sbagliato, bisogna vada da un'altra parte".
- Il capitano è sereno?
"Il capitano è serenissimo, perchè poi è un leader di questa squadra, poi può capitare anche a un leader di sbagliare un rigore. Il comportamento deve essere quello che il Napoli anche sbagliando il rigore possa continuare a fare il Napoli senza contraccolpi. Lui sa bene e l'ha già dimostrato, l'ha dimostrato tante volte. L'altra sera ho detto: 'cosa volete che dimostri ancora di più? Per arrivare ad essere quello che è, lui ha dato dimostrazione del livello di qualità che si porta dietro e dell'intelligenza che si porta dietro, per cui sa che c'è da reagire in determinati momenti e da stare al pezzo a prendere quello che viene, in questo momento qui è venuto che ha sbagliato un rigore o due o tre, ma è tutta roba che può succedere. Cambiare rigorista secondo me non ci darebbe nessuna certezza di fare gol e probabilmente si metterebbe a rischio certezze di cui in questo momento non possiamo fare a meno, per cui il ragionamento dal punti di vista mio è abbastanza chiaro. Poi è chiaro che ci sono dei momenti dentro la partita particolarmente emotivi per un calciatore, tipo qell'episodio lì e vedremo come sta poi nel momento di quell'episodio lì e ne parlerà con i suoi compagnidi squadra. Ho visto calciatori scelti, fatti entrare gli ultimi 5 minuti nelle partite per battere un calcio di rigore, o gli ultimi due minuti e poi sbagliarlo, quindi di che si parla? Ci vuole una certa lealtà, onestà nei confronti anche della qualità dei compagni di squadra e mettersi a posto anche da soli senza bisogno dell'allenatore, perchè poi lo stao emotivo l'allenatore lo può percepire fino a un certo punto e un calciatore lo può sentire diverso da quella che è la percezione dell'allenatore".