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FOCUS AZZURRO - Cammaroto a "NM": "Il Napoli scudettato e' ancora vivo, idea Tourè, non serve una rivoluzione"
29.09.2023 23:58 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il Napoli scudettato e' ancora vivo e rilancia la sfida al campionato. Aspettando la controprova di Lecce, la notte del Maradona e la vittoria netta contro l'Udinese restituiscono alla serie A la squadra che aveva dominato lo scorso torneo e che sembrava prossima al "funerale"

 

I soliti cassamortari erano già pronti a sancire il de profundis di un Napoli che aveva giocato male contro il Genoa e poi a Braga ma che a Bologna aveva mancato il successo pur avendo concesso poco o nulla agli avversari. Diranno che l'Udinese era in crisi ma la verità e' che contro i friulani c'erano tutte le premesse per assistere ad una debacle del Napoli in un ambiente reso infuocato dai risultati deludenti, con i fucili puntati su Garcia e poi il caso Osimhen e la sparata inopportuna del suo agente. Ma questo Napoli, al netto della necessità di conferme, ha fatto rivedere e rivivere finalmente le emozioni di quel Napoli che ha scritto la storia nella passata stagione. Continuità e' adesso la parola d'ordine perché per il resto la vetta dista solo 4 punti e non ci sono squadre superiori all'organico del Napoli. Non ha nulla di più degli azzurri la Juve e neanche il Milan, e l'Inter presa a pallate da Berardi non e' una corazzata come qualcuno già voleva fare credere. 

 
Ora potrebbe venire il bello se Osimhen fa pace con se stesso prima ancora che con la società. Sicuramente va stigmatizzato quella decisione di aver cancellato le foto con la maglia azzurra ed appare auspicabile che chi lo ha spinto a quel brutto gesto lasci tranquillo il ragazzo e si renda conto che il Napoli non ha nessuna intenzione di cedere il suo bomber. 
 
 
Kvara e' tornato e oltre alla magia del gol la svolta la si e' vista con due pali, la grinta e la faccia giusta per trascinare il Napoli fuori dalle secche di inizio stagione. Kim era un gigante e non c'è più ma Natan si fa già apprezzare , anche qui alla faccia di chi voleva farci credere che il brasiliano non fosse all'altezza. Bene anche Ostigard che si sente in fiducia. 
 
 
Il club partenopeo al momento non va sugli svincolati per l'emergenza difesa, anche se un profilo viene considerato l'unico valutabile ed e' Toure', l'ex Eintracht Francoforte che era già nella lista dei giocatori a suo tempo seguiti da Giuntoli ed era stato seguito dal Napoli qualche stagione fa. 
 
 
Ora tutto e' nelle mani di Garcia che forse ha capito la lezione e se così e' allora salverà la panchina e potrà pure togliersi soddisfazioni. Non serve una rivoluzione ma una restaurazione e l'Udinese lo ha certificato. Se questo Napoli torna a schierarsi in campo come lo scorso anno, non sarà difficile che l'inerzia del campionato possa riprendere la strada del Vesuvio. Calma e gesso ma tanti segnali fanno ben sperare, con Anguissa e Lobotka di nuovo padroni in mezzo, Zielinski che incanta e un organico che può giovarsi di Cajuste e Lindstrom che hanno fatto bene contro i friulani. Senza scordare il solito grande cuore di Simeone. Ora bisogna andare con la faccia cattiva in Puglia, vincere a Lecce per cambiare passo e arrivare al meglio alla notte di Champions contro il Real Madrid. 
 
 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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29/09/2023 - 23:58

NAPOLI - Il Napoli scudettato e' ancora vivo e rilancia la sfida al campionato. Aspettando la controprova di Lecce, la notte del Maradona e la vittoria netta contro l'Udinese restituiscono alla serie A la squadra che aveva dominato lo scorso torneo e che sembrava prossima al "funerale"

 

I soliti cassamortari erano già pronti a sancire il de profundis di un Napoli che aveva giocato male contro il Genoa e poi a Braga ma che a Bologna aveva mancato il successo pur avendo concesso poco o nulla agli avversari. Diranno che l'Udinese era in crisi ma la verità e' che contro i friulani c'erano tutte le premesse per assistere ad una debacle del Napoli in un ambiente reso infuocato dai risultati deludenti, con i fucili puntati su Garcia e poi il caso Osimhen e la sparata inopportuna del suo agente. Ma questo Napoli, al netto della necessità di conferme, ha fatto rivedere e rivivere finalmente le emozioni di quel Napoli che ha scritto la storia nella passata stagione. Continuità e' adesso la parola d'ordine perché per il resto la vetta dista solo 4 punti e non ci sono squadre superiori all'organico del Napoli. Non ha nulla di più degli azzurri la Juve e neanche il Milan, e l'Inter presa a pallate da Berardi non e' una corazzata come qualcuno già voleva fare credere. 

 
Ora potrebbe venire il bello se Osimhen fa pace con se stesso prima ancora che con la società. Sicuramente va stigmatizzato quella decisione di aver cancellato le foto con la maglia azzurra ed appare auspicabile che chi lo ha spinto a quel brutto gesto lasci tranquillo il ragazzo e si renda conto che il Napoli non ha nessuna intenzione di cedere il suo bomber. 
 
 
Kvara e' tornato e oltre alla magia del gol la svolta la si e' vista con due pali, la grinta e la faccia giusta per trascinare il Napoli fuori dalle secche di inizio stagione. Kim era un gigante e non c'è più ma Natan si fa già apprezzare , anche qui alla faccia di chi voleva farci credere che il brasiliano non fosse all'altezza. Bene anche Ostigard che si sente in fiducia. 
 
 
Il club partenopeo al momento non va sugli svincolati per l'emergenza difesa, anche se un profilo viene considerato l'unico valutabile ed e' Toure', l'ex Eintracht Francoforte che era già nella lista dei giocatori a suo tempo seguiti da Giuntoli ed era stato seguito dal Napoli qualche stagione fa. 
 
 
Ora tutto e' nelle mani di Garcia che forse ha capito la lezione e se così e' allora salverà la panchina e potrà pure togliersi soddisfazioni. Non serve una rivoluzione ma una restaurazione e l'Udinese lo ha certificato. Se questo Napoli torna a schierarsi in campo come lo scorso anno, non sarà difficile che l'inerzia del campionato possa riprendere la strada del Vesuvio. Calma e gesso ma tanti segnali fanno ben sperare, con Anguissa e Lobotka di nuovo padroni in mezzo, Zielinski che incanta e un organico che può giovarsi di Cajuste e Lindstrom che hanno fatto bene contro i friulani. Senza scordare il solito grande cuore di Simeone. Ora bisogna andare con la faccia cattiva in Puglia, vincere a Lecce per cambiare passo e arrivare al meglio alla notte di Champions contro il Real Madrid. 
 
 

 

Emanuele Cammaroto

 

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