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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, si insegue un sogno!"
29.03.2023 23:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - L'altro azzurro ha deluso non poco. Ci si rituffa nell'azzurro di Partenope con rinnovato entusiasmo. La Nazionale, irriconoscibile per un tempo intero contro l'Inghilterra e per l'intero match con Malta - tant'è che ho pensato fosse la fiction L'isola dei noiosi - chiude i battenti fino a settembre e lascia il posto al campionato degli sfrattati. Oddio, non è che questa serie A azzannata dal Ciuccio sia granché stimolante ma tutto questo al tifoso interessa ben poco. C'è l'obiettivo da raggiungere, l'Evento da santificare con il libro mastro aggiornato. La città attende l'ora ics spasmodicamente, perché ha desiderio di "gridare" al mondo intero un entusiasmo che è ancora represso nonostante la scenografia si arricchisca ogni giorno di effigi, colori, nastri, festoni tesi da un palazzo all'altro, intrecciati tra alberi ancora mesti per l'inverno che ha appena ceduto il passo alla primavera, ancora fredda. Napoli è un teatro a cielo aperto, è stata sempre così. Basta poco perché i suoi abitanti salgano sul palcoscenico e recitino. Come se rileggessero, consapevoli o ignari, La vita è sogno, il dramma di Calderòn de la Barca che sosteneva che per fare teatro bastano due cose soltanto: quattro tavole di legno e una grande passione. Ci si avvia ad assistere alla trilogia del Diavolo. Tre volte contro il Milan campione d'Italia che sembra un povero diavolo. Dopo la sfida di domenica sera, le due in Champions con vista sul belvedere delle semifinali. Un passo alla volta, però. Con juicio, come si dice in castigliano. Perché le soste forzate spesso nascondono insidie. Sulla carta, o meglio analizzzando i valori tecnici e lo stato di forma, Napoli-Milan si configura come una passeggiata. Chissà quale formazione sceglierà padre Pioli, quale dei due grandi vecchi - Ibra, un tempo Ibracadabra e Giroud - dirotterà per primo sul viale della gioventù che brucia percorso da Zolla Gialla e da Kvara. Ma anche la sfida con la Cremonese nell'italica coppa avrebbe dovuto avere gli stessi connotati. Intanto, il cassiere azzurro se la ride sotto i baffi - in realtà non so se li abbia davvero - per un Maradona sold out con poltrone che scottano, come quelle in tribuna (220 euro per la Nisida, 340 per la Posillipo), non proprio bruscolini. Mettetevi comodi. Si ricomincia. Ah! dimenticavo: somma laude Luciano di Certaldo. Aurelio Primo, sotto i portici della Stoa di Castel Volturno, avrebbe voluto discettare sul rinnovo del contratto, ma il filosofo gli ha risposto così: non ora, inseguo un sogno!

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, si insegue un sogno!"

di Napoli Magazine

29/03/2024 - 23:00

NAPOLI - L'altro azzurro ha deluso non poco. Ci si rituffa nell'azzurro di Partenope con rinnovato entusiasmo. La Nazionale, irriconoscibile per un tempo intero contro l'Inghilterra e per l'intero match con Malta - tant'è che ho pensato fosse la fiction L'isola dei noiosi - chiude i battenti fino a settembre e lascia il posto al campionato degli sfrattati. Oddio, non è che questa serie A azzannata dal Ciuccio sia granché stimolante ma tutto questo al tifoso interessa ben poco. C'è l'obiettivo da raggiungere, l'Evento da santificare con il libro mastro aggiornato. La città attende l'ora ics spasmodicamente, perché ha desiderio di "gridare" al mondo intero un entusiasmo che è ancora represso nonostante la scenografia si arricchisca ogni giorno di effigi, colori, nastri, festoni tesi da un palazzo all'altro, intrecciati tra alberi ancora mesti per l'inverno che ha appena ceduto il passo alla primavera, ancora fredda. Napoli è un teatro a cielo aperto, è stata sempre così. Basta poco perché i suoi abitanti salgano sul palcoscenico e recitino. Come se rileggessero, consapevoli o ignari, La vita è sogno, il dramma di Calderòn de la Barca che sosteneva che per fare teatro bastano due cose soltanto: quattro tavole di legno e una grande passione. Ci si avvia ad assistere alla trilogia del Diavolo. Tre volte contro il Milan campione d'Italia che sembra un povero diavolo. Dopo la sfida di domenica sera, le due in Champions con vista sul belvedere delle semifinali. Un passo alla volta, però. Con juicio, come si dice in castigliano. Perché le soste forzate spesso nascondono insidie. Sulla carta, o meglio analizzzando i valori tecnici e lo stato di forma, Napoli-Milan si configura come una passeggiata. Chissà quale formazione sceglierà padre Pioli, quale dei due grandi vecchi - Ibra, un tempo Ibracadabra e Giroud - dirotterà per primo sul viale della gioventù che brucia percorso da Zolla Gialla e da Kvara. Ma anche la sfida con la Cremonese nell'italica coppa avrebbe dovuto avere gli stessi connotati. Intanto, il cassiere azzurro se la ride sotto i baffi - in realtà non so se li abbia davvero - per un Maradona sold out con poltrone che scottano, come quelle in tribuna (220 euro per la Nisida, 340 per la Posillipo), non proprio bruscolini. Mettetevi comodi. Si ricomincia. Ah! dimenticavo: somma laude Luciano di Certaldo. Aurelio Primo, sotto i portici della Stoa di Castel Volturno, avrebbe voluto discettare sul rinnovo del contratto, ma il filosofo gli ha risposto così: non ora, inseguo un sogno!

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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