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IL ROSSO - Napoli, Sarri: "Espellere un allenatore in tuta piuttosto che uno in doppiopetto forse è più facile, serve un difensore centrale”
28.08.2016 00:11 di Napoli Magazine

NAPOLI - Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha commentato a Premium Sport, Sky e in Press Conference la vittoria sul Milan. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Il quarto è gol di Callejon tutta la vita, altrimenti era espulsione di Romagnoli. Abbiamo tenuto in mano la partita sempre bene, ma con cinque minuti di sbandamento l’abbiamo un po’ compromessa: per fortuna l’abbiamo messa a posto. Quando smettiamo di voler gestire la palla e pensiamo a difenderci paghiamo qualcosa, anche se forse è venuto fuori un pochino di nervosismo in occasione del primo gol, secondo me viziato da un fallo. La mia espulsione? Ho solo detto ‘che diavolo state facendo’: non c’era tono minaccioso. Forse è più facile buttare fuori me rispetto a qualcun altro, è più facile espellere un allenatore in tuta piuttosto che uno in doppiopetto. E lo dico anche dopo aver visto quello che è successo a Pescara. Milik? Mi lascia delle grandi sensazioni, come ragazzo e come calciatore: si sta ambientando, però capisce lo stesso, è vispo. Ma sarebbe ingiusto paragonare Higuain, un campione consacrato, a uno che deve fare il suo percorso. Ma sono convinto che il percorso di Milik sarà molto bello. Il dualismo Mertens-Insigne? In questo momento Mertens sta bene e ho preferito partire con lui, ma non c’è alcuna gerarchia, l’anno scorso ha giocato di più Lorenzo. Lo scambio Kalinic-Gabbiadini? La mia preoccupazione è sui ruoli, più che sui nomi: la società sa quello che penso, quindi hanno da soli le idee chiare su chi prendere. Ma chiarisco che con Gabbiadini ho un rapporto normalissimo: l’anno scorso un giocatore straordinario gli ha chiuso la strada. Magari lui, dopo l’esperienza della passata stagione, vuole giocare di più. Maksimovic? Non so niente, ma visto che Tonelli non riesce ancora ad allenarsi e Koulibaly deve andare in Coppa d’Africa posso ammettere che un difensore centrale lo necessitiamo. Nei prossimi 90 giorni i giocatori saranno con le Nazionali. Il calcio vero è quando un allenatore può allenare, a questo livello è un business. E' colpa dei giornalisti: parlate solo di mercato e non di calcio, per questo la gente si è appassionata al mercato. Caratterialmente la squadra sta crescendo. Non siamo una squadra di gestione, ma una squadra che deve macinare il calcio. Koulibaly deve migliorare, ha fatto un'uscita a campo aperto rischiosa, ha uno strapotere fisico, quando sta bene si vede. Reina in Nazionale? Non mi fa piacere, è reduce da un infortunio, avrebbe bisogno di lavorare un paio di ore al giorno col gruppo e un paio di ore per far riprendere il muscolo. Sono contento comunque per la convocazione in quanto tale. Zielinski e panchina lunga? Non è lunghissima la panchina. Dispiace per l'infortunio di El Kaddouri. Giaccherini si e' allenato due giorni, Tonelli mai, Diawara è appena arrivato. Zielinski è un giocatore che sa "strappare", saltando l'uomo. E' giovane ed interessante".

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IL ROSSO - Napoli, Sarri: "Espellere un allenatore in tuta piuttosto che uno in doppiopetto forse è più facile, serve un difensore centrale”

di Napoli Magazine

28/08/2024 - 00:11

NAPOLI - Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha commentato a Premium Sport, Sky e in Press Conference la vittoria sul Milan. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Il quarto è gol di Callejon tutta la vita, altrimenti era espulsione di Romagnoli. Abbiamo tenuto in mano la partita sempre bene, ma con cinque minuti di sbandamento l’abbiamo un po’ compromessa: per fortuna l’abbiamo messa a posto. Quando smettiamo di voler gestire la palla e pensiamo a difenderci paghiamo qualcosa, anche se forse è venuto fuori un pochino di nervosismo in occasione del primo gol, secondo me viziato da un fallo. La mia espulsione? Ho solo detto ‘che diavolo state facendo’: non c’era tono minaccioso. Forse è più facile buttare fuori me rispetto a qualcun altro, è più facile espellere un allenatore in tuta piuttosto che uno in doppiopetto. E lo dico anche dopo aver visto quello che è successo a Pescara. Milik? Mi lascia delle grandi sensazioni, come ragazzo e come calciatore: si sta ambientando, però capisce lo stesso, è vispo. Ma sarebbe ingiusto paragonare Higuain, un campione consacrato, a uno che deve fare il suo percorso. Ma sono convinto che il percorso di Milik sarà molto bello. Il dualismo Mertens-Insigne? In questo momento Mertens sta bene e ho preferito partire con lui, ma non c’è alcuna gerarchia, l’anno scorso ha giocato di più Lorenzo. Lo scambio Kalinic-Gabbiadini? La mia preoccupazione è sui ruoli, più che sui nomi: la società sa quello che penso, quindi hanno da soli le idee chiare su chi prendere. Ma chiarisco che con Gabbiadini ho un rapporto normalissimo: l’anno scorso un giocatore straordinario gli ha chiuso la strada. Magari lui, dopo l’esperienza della passata stagione, vuole giocare di più. Maksimovic? Non so niente, ma visto che Tonelli non riesce ancora ad allenarsi e Koulibaly deve andare in Coppa d’Africa posso ammettere che un difensore centrale lo necessitiamo. Nei prossimi 90 giorni i giocatori saranno con le Nazionali. Il calcio vero è quando un allenatore può allenare, a questo livello è un business. E' colpa dei giornalisti: parlate solo di mercato e non di calcio, per questo la gente si è appassionata al mercato. Caratterialmente la squadra sta crescendo. Non siamo una squadra di gestione, ma una squadra che deve macinare il calcio. Koulibaly deve migliorare, ha fatto un'uscita a campo aperto rischiosa, ha uno strapotere fisico, quando sta bene si vede. Reina in Nazionale? Non mi fa piacere, è reduce da un infortunio, avrebbe bisogno di lavorare un paio di ore al giorno col gruppo e un paio di ore per far riprendere il muscolo. Sono contento comunque per la convocazione in quanto tale. Zielinski e panchina lunga? Non è lunghissima la panchina. Dispiace per l'infortunio di El Kaddouri. Giaccherini si e' allenato due giorni, Tonelli mai, Diawara è appena arrivato. Zielinski è un giocatore che sa "strappare", saltando l'uomo. E' giovane ed interessante".