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L'AFFONDO - Ciro Venerato a "Napoli Magazine": "Sarri merita solo un pò di fiducia, non processi sommari!"
10.10.2016 18:13 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Ciro Venerato, giornalista Rai, ha rilasciato un'intervista a “Napoli Magazine”, esprimendo il proprio punto di vista sul momento del Napoli: “Il giornalismo italiano si divide da sempre in guelfi e ghibellini. Coppi e Bartali. Rivera e Mazzola. Brera e Palumbo. Sacchiani e italianisti. Fa parte delle regole del gioco. La militanza è parte del nostro lavoro: solo gli idioti non hanno cuore e, soprattutto, idee. Logico, quasi naturale, che un personaggio come Maurizio Sarri possa dividere l’opinione pubblica, soprattutto quella partenopea. Io non mi sono mai nascosto: stimo Sarri ed apprezzo Maurizio. Condivido l’idea di calcio dell’allenatore, reputo esemplare la statura dell’uomo: tutto di un pezzo. Si è fatto da solo, partendo da zero, conquistando una panchina importante quasi alle soglie della pensione. Vittima di un ambiente succube dei luoghi comuni, legato all’immagine, slegato dalla sostanza. Politicamente scorretto: quasi una chiesa sconsacrata nel regno di Eupalla. Rispetto chi critica, in maniera onesta e legittima, l’operato di Sarri. Censuro chi lo fa solo per partito preso: per difendere se stesso e il suo fallimentare pronostico. Basta andare su Google e verificare. Lì troverete nome e cognome di chi ha bocciato Sarri per partito preso, senza neppure conoscerlo sotto il profilo tecnico. Non gli è bastato un secondo posto per legittimarlo. Al primo k.o. stagionale lo ha subito sconfessato, dandogli del provinciale o, peggio, del marxisista (Sarri stimava Berlinguer, per la cronaca). Il trainer partenopeo ha sbagliato formazione a Bergamo: lo dice il campo, non il sottoscritto. Fatti separati dalle opinioni. Ma bisognerebbe anche chiedersi il perchè di certe scelte. A) Il Napoli dopo Bergamo non avrebbe giocato altre partite ravvicinate, complice la sosta. Quindi rispetto a Kiev stavolta il turn-over era meno impellente. B) Il Napoli è reduce da sole 9 gare ufficiali.  Non si è ancora alla canna del gas. Lo testimoniano i test fisici effettuati dopo la gara con il Benfica. C) Qualcuno in società avrebbe preferito volti nuovi. Ma non esiste la certezza di un risultato positivo a Bergamo stravolgendo la formazione. Inserendo addirittura neofiti alla loro prima apparizione come Rog e Diawara, in un meccanismo bello ma complesso come lo scacchiere tattico partenopeo. D) Diawara, per chi non lo sapesse, è al 50 per cento della condizione fisica. Il croato Rog (primo allenamento completo il 9 settembre) non capisce ancora la nostra lingua e i dettami tattici del mister. I 2 confabulano in inglese: non il massimo per entrambi. Saranno sicuramente utilizzati a breve. Ma chiedere a Sarri di inserirli subito in Lombardia, mi è parso prematuro se non in alcuni casi pretestuoso. Infine la madre di tutte le pseudo-polemiche. La resa juventina. Nulla di più falso. Posso accettare le critiche sulla forma ma non censuro la sostanza. In questo momento la Juve è tecnicamente superiore a tutte le altre. A Napoli e Roma ha strappato i 2 migliori talenti: Higuain e Pjanic. Il club azzurro ha investito su virgulti dal grande futuro, ma non ancora pronti per il presente. Il secondo posto sarebbe già un grandissimo traguardo, viste le rose di Inter e Roma. Sembrano meno forti solo perchè il Napoli gioca meglio. Merito del manico, che è riuscito a valorizzare Hysaj, Jorginho, Allan, Koulibaly, Albiol, Milik (anche se per poco tempo) e Zielinski.  Rilanciando un certo Hamsik, distrutto dalla gestione Benitez. Il Napoli grazie a Sarri delizia quasi sempre gli astanti. Forse questo non basterà per entrare negli almanacchi, tanto cari ai pragmatici di casa nostra, ma di sicuro aiuterà il toscanaccio ad entrare nel cuore dei veri tifosi azzurri. Non era una resa dialettica ma onestà intellettuale. Il Napoli farà il possibile per sconfessare un pronostico già scritto, ma questo lo dirà il campo. In questa fase meglio mettere le mani avanti per proteggere lo spogliatoio evitandogli di firmare cambiali in bianco. Sarri merita solo un pò di fiducia: non processi sommari".

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di Napoli Magazine

10/10/2016 - 18:13

NAPOLI - Ciro Venerato, giornalista Rai, ha rilasciato un'intervista a “Napoli Magazine”, esprimendo il proprio punto di vista sul momento del Napoli: “Il giornalismo italiano si divide da sempre in guelfi e ghibellini. Coppi e Bartali. Rivera e Mazzola. Brera e Palumbo. Sacchiani e italianisti. Fa parte delle regole del gioco. La militanza è parte del nostro lavoro: solo gli idioti non hanno cuore e, soprattutto, idee. Logico, quasi naturale, che un personaggio come Maurizio Sarri possa dividere l’opinione pubblica, soprattutto quella partenopea. Io non mi sono mai nascosto: stimo Sarri ed apprezzo Maurizio. Condivido l’idea di calcio dell’allenatore, reputo esemplare la statura dell’uomo: tutto di un pezzo. Si è fatto da solo, partendo da zero, conquistando una panchina importante quasi alle soglie della pensione. Vittima di un ambiente succube dei luoghi comuni, legato all’immagine, slegato dalla sostanza. Politicamente scorretto: quasi una chiesa sconsacrata nel regno di Eupalla. Rispetto chi critica, in maniera onesta e legittima, l’operato di Sarri. Censuro chi lo fa solo per partito preso: per difendere se stesso e il suo fallimentare pronostico. Basta andare su Google e verificare. Lì troverete nome e cognome di chi ha bocciato Sarri per partito preso, senza neppure conoscerlo sotto il profilo tecnico. Non gli è bastato un secondo posto per legittimarlo. Al primo k.o. stagionale lo ha subito sconfessato, dandogli del provinciale o, peggio, del marxisista (Sarri stimava Berlinguer, per la cronaca). Il trainer partenopeo ha sbagliato formazione a Bergamo: lo dice il campo, non il sottoscritto. Fatti separati dalle opinioni. Ma bisognerebbe anche chiedersi il perchè di certe scelte. A) Il Napoli dopo Bergamo non avrebbe giocato altre partite ravvicinate, complice la sosta. Quindi rispetto a Kiev stavolta il turn-over era meno impellente. B) Il Napoli è reduce da sole 9 gare ufficiali.  Non si è ancora alla canna del gas. Lo testimoniano i test fisici effettuati dopo la gara con il Benfica. C) Qualcuno in società avrebbe preferito volti nuovi. Ma non esiste la certezza di un risultato positivo a Bergamo stravolgendo la formazione. Inserendo addirittura neofiti alla loro prima apparizione come Rog e Diawara, in un meccanismo bello ma complesso come lo scacchiere tattico partenopeo. D) Diawara, per chi non lo sapesse, è al 50 per cento della condizione fisica. Il croato Rog (primo allenamento completo il 9 settembre) non capisce ancora la nostra lingua e i dettami tattici del mister. I 2 confabulano in inglese: non il massimo per entrambi. Saranno sicuramente utilizzati a breve. Ma chiedere a Sarri di inserirli subito in Lombardia, mi è parso prematuro se non in alcuni casi pretestuoso. Infine la madre di tutte le pseudo-polemiche. La resa juventina. Nulla di più falso. Posso accettare le critiche sulla forma ma non censuro la sostanza. In questo momento la Juve è tecnicamente superiore a tutte le altre. A Napoli e Roma ha strappato i 2 migliori talenti: Higuain e Pjanic. Il club azzurro ha investito su virgulti dal grande futuro, ma non ancora pronti per il presente. Il secondo posto sarebbe già un grandissimo traguardo, viste le rose di Inter e Roma. Sembrano meno forti solo perchè il Napoli gioca meglio. Merito del manico, che è riuscito a valorizzare Hysaj, Jorginho, Allan, Koulibaly, Albiol, Milik (anche se per poco tempo) e Zielinski.  Rilanciando un certo Hamsik, distrutto dalla gestione Benitez. Il Napoli grazie a Sarri delizia quasi sempre gli astanti. Forse questo non basterà per entrare negli almanacchi, tanto cari ai pragmatici di casa nostra, ma di sicuro aiuterà il toscanaccio ad entrare nel cuore dei veri tifosi azzurri. Non era una resa dialettica ma onestà intellettuale. Il Napoli farà il possibile per sconfessare un pronostico già scritto, ma questo lo dirà il campo. In questa fase meglio mettere le mani avanti per proteggere lo spogliatoio evitandogli di firmare cambiali in bianco. Sarri merita solo un pò di fiducia: non processi sommari".