NAPOLI - La decide lui al minuto 71, come in uno dei peggiori film horror. Un gran gol, per carità, niente da dire. Avrebbe potuto anche esultare, perchè qui a Napoli nessuno prova più amore nei suoi confronti, escluso probabilmente "papà" Sarri che lo ha abbracciato con vigore, sventolando ai quattro venti il suo affetto anche dopo la sconfitta bruciante dello Stadium. Non sono mai stato tenero nei confronti di Lorenzo Insigne, ma a gara in corso ho faticato a comprendere i motivi della sua sostituzione. Lo stesso stupore che ha colto il numero 24 del Napoli, spesso bacchettato per i suoi comportamenti, ma in questo caso c'è poco da interpretare. Non regge il paventato "rischio stiramento", sottolineato da Sarri come un paracadute per non ammettere l'errore. Nel calcio, come nella vita, si sbaglia e non c'è niente di male ad ammetterlo. Nessuno è perfetto. Non mi è piaciuta nemmeno quella frase: "Insigne deve stare zitto", che ci può stare se la prestazione risulta opaca, ma non se in quel momento aveva riequilibrato le sorti dell'incontro con un perfetto assist pennallato per il destro, secco e preciso, di Callejon. Toglierlo dal campo è stato un errore. Giaccherini, tra l'altro, non si è proprio visto, per cui il rammarico aumenta. Il vantaggio bianconero è stato fortunato: davvero una serata da dimenticare per Ghoulam, che ha involontariamente fornito due assist gol a Bonucci ed a quello lì. Sulla rete del numero 9 della Juventus va detto che c'è stato un movimento errato di Allan, ma è facile dirlo comodamente seduti in poltrona. Ho letto ed ascoltato elogi per il bel gioco, che da solo non porta da nessuna parte. Un plauso va fatto invece allo strepitoso Diawara, a tutto campo. Sarri ha sottolineato la politica societaria dei giovani: se sono tutti come Diawara, meritano una maglia da titolare a vita. Chissà quando vedremo in campo Rog, probabilmente quando i suoi gusti culinari combaceranno con quelli nostrani e i "problemi" di lingua saranno superati pienamente: tutte riflessioni che non condivido, perchè il pallone conosce un solo verbo ed è quello che si consuma nel rettangolo verde. Tanta amarezza, ma segnali positivi, nonostante i due scontri diretti persi contro Roma e Juventus sul groppone. Il tour de force prosegue, si va in Turchia, c'è la Champions che incombe ed un Besiktas che venderà cara la pelle. Piccolo consiglio a Hamsik: ho letto le sue parole rilasciate a Sky nel pre gara, quelle sul figlio che desiderava la maglia del Pipita e che pertanto andava accontentato: caro Marek, da capitano del Napoli, regalagli la maglia del tuo più grande predecessore, Diego Armando Maradona, magari raccontagli le gesta compiute nei 7 anni azzurri, l'unico che nella notte dopo la sconfitta, da Dubai, ha saputo rendere meno amaro il ko con un messaggio da brividi nel giorno del suo 56° compleanno. Auguri Diego, Napoli non ti dimentica.

di Napoli Magazine
30/10/2016 - 23:24
NAPOLI - La decide lui al minuto 71, come in uno dei peggiori film horror. Un gran gol, per carità, niente da dire. Avrebbe potuto anche esultare, perchè qui a Napoli nessuno prova più amore nei suoi confronti, escluso probabilmente "papà" Sarri che lo ha abbracciato con vigore, sventolando ai quattro venti il suo affetto anche dopo la sconfitta bruciante dello Stadium. Non sono mai stato tenero nei confronti di Lorenzo Insigne, ma a gara in corso ho faticato a comprendere i motivi della sua sostituzione. Lo stesso stupore che ha colto il numero 24 del Napoli, spesso bacchettato per i suoi comportamenti, ma in questo caso c'è poco da interpretare. Non regge il paventato "rischio stiramento", sottolineato da Sarri come un paracadute per non ammettere l'errore. Nel calcio, come nella vita, si sbaglia e non c'è niente di male ad ammetterlo. Nessuno è perfetto. Non mi è piaciuta nemmeno quella frase: "Insigne deve stare zitto", che ci può stare se la prestazione risulta opaca, ma non se in quel momento aveva riequilibrato le sorti dell'incontro con un perfetto assist pennallato per il destro, secco e preciso, di Callejon. Toglierlo dal campo è stato un errore. Giaccherini, tra l'altro, non si è proprio visto, per cui il rammarico aumenta. Il vantaggio bianconero è stato fortunato: davvero una serata da dimenticare per Ghoulam, che ha involontariamente fornito due assist gol a Bonucci ed a quello lì. Sulla rete del numero 9 della Juventus va detto che c'è stato un movimento errato di Allan, ma è facile dirlo comodamente seduti in poltrona. Ho letto ed ascoltato elogi per il bel gioco, che da solo non porta da nessuna parte. Un plauso va fatto invece allo strepitoso Diawara, a tutto campo. Sarri ha sottolineato la politica societaria dei giovani: se sono tutti come Diawara, meritano una maglia da titolare a vita. Chissà quando vedremo in campo Rog, probabilmente quando i suoi gusti culinari combaceranno con quelli nostrani e i "problemi" di lingua saranno superati pienamente: tutte riflessioni che non condivido, perchè il pallone conosce un solo verbo ed è quello che si consuma nel rettangolo verde. Tanta amarezza, ma segnali positivi, nonostante i due scontri diretti persi contro Roma e Juventus sul groppone. Il tour de force prosegue, si va in Turchia, c'è la Champions che incombe ed un Besiktas che venderà cara la pelle. Piccolo consiglio a Hamsik: ho letto le sue parole rilasciate a Sky nel pre gara, quelle sul figlio che desiderava la maglia del Pipita e che pertanto andava accontentato: caro Marek, da capitano del Napoli, regalagli la maglia del tuo più grande predecessore, Diego Armando Maradona, magari raccontagli le gesta compiute nei 7 anni azzurri, l'unico che nella notte dopo la sconfitta, da Dubai, ha saputo rendere meno amaro il ko con un messaggio da brividi nel giorno del suo 56° compleanno. Auguri Diego, Napoli non ti dimentica.
