NAPOLI - Un Napoli brutto ed irriconoscibile. La sconfitta di Bergamo pesa, perchè accorcia la distanze dalle inseguitrici (Roma, Lazio, Chievo e Milan ad 1 punto dagli azzurri) e permette alla Juventus di aumentare il margine di vantaggio a quattro lunghezze sui partenopei. Siamo solo alla settima giornata, è vero, ma il rammarico c'è ed è giusto criticare con razionalità. Dopo la bellissima vittoria sul Benfica, per 4-2, ci può stare che mentalmente i titolarissimi possano avere un attimo di calo mentale. Campanello d'allarme che, personalmente, avevo suonato durante la puntata di venerdì scorso ad "OndAzzurra" su Julie Italia, non per fare l'uccello del malaugurio, ma perchè qualche anno tra campionato e competizioni europee ormai l'abbiamo alle spalle e conosciamo bene quelli che possono essere gli intoppi strada facendo. A differenza delle passate stagioni, però, il Napoli può contare su una panchina di tutto rispetto. Elementi come Rog, convocato dalla Nazionale croata dopo l'infortunato Modric (mica uno qualunque), Diawara, Giaccherini, Maggio e lo stesso Gabbiadini potrebbero avere qualche minuto a disposizione. E invece non hanno ancora conquistato la fiducia del tecnico, che cambia poco e, se lo fa, opera cambi sempre dopo il 10° del secondo tempo. Il gol partita di Petagna è arrivato dopo appena 9 minuti di gioco: c'erano dunque altri 81 minuti più recupero a disposizione per ribaltare il risultato ed invece si è visto un Napoli molle, poco concreto in fase offensiva e per certi versi stanco. Sul gol, è vero che Koulibaly è andato a vuoto, con Ghoulam che ha deviato sfortunatamente col volto il pallone sul sinistro dell'attaccante orobico, lesto a quel punto a spingere il pallone in rete, ma perchè "El Papu" Gomez è arrivato incontrastato al cross? Hysaj non era per nulla in giornata e lo si è visto. Ma potremmo fare, purtroppo, lo stesso discorso per i finora non citati Maksimovic, Zielinski, Jorginho, Hamsik, Insigne, Milik, Callejon e Mertens. Con la sosta per le Nazionali, è giusto fare un paio di riflessioni, ricaricare le batterie, come ha sottolineato il tecnico, e fare in modo che questi errori non si ripetano nuovamente. E' vero che in campo ci vanno i calciatori, ma è anche vero che a sceglierli è un selezionatore. Per cui, caro Sarri, memento: errare humanum est, perseverare autem diabolicum. Non aver paura di cambiare e, soprattutto, almeno a parole, non darla già vinta alla Juventus dopo appena sette giornate...

di Napoli Magazine
03/10/2016 - 19:14
NAPOLI - Un Napoli brutto ed irriconoscibile. La sconfitta di Bergamo pesa, perchè accorcia la distanze dalle inseguitrici (Roma, Lazio, Chievo e Milan ad 1 punto dagli azzurri) e permette alla Juventus di aumentare il margine di vantaggio a quattro lunghezze sui partenopei. Siamo solo alla settima giornata, è vero, ma il rammarico c'è ed è giusto criticare con razionalità. Dopo la bellissima vittoria sul Benfica, per 4-2, ci può stare che mentalmente i titolarissimi possano avere un attimo di calo mentale. Campanello d'allarme che, personalmente, avevo suonato durante la puntata di venerdì scorso ad "OndAzzurra" su Julie Italia, non per fare l'uccello del malaugurio, ma perchè qualche anno tra campionato e competizioni europee ormai l'abbiamo alle spalle e conosciamo bene quelli che possono essere gli intoppi strada facendo. A differenza delle passate stagioni, però, il Napoli può contare su una panchina di tutto rispetto. Elementi come Rog, convocato dalla Nazionale croata dopo l'infortunato Modric (mica uno qualunque), Diawara, Giaccherini, Maggio e lo stesso Gabbiadini potrebbero avere qualche minuto a disposizione. E invece non hanno ancora conquistato la fiducia del tecnico, che cambia poco e, se lo fa, opera cambi sempre dopo il 10° del secondo tempo. Il gol partita di Petagna è arrivato dopo appena 9 minuti di gioco: c'erano dunque altri 81 minuti più recupero a disposizione per ribaltare il risultato ed invece si è visto un Napoli molle, poco concreto in fase offensiva e per certi versi stanco. Sul gol, è vero che Koulibaly è andato a vuoto, con Ghoulam che ha deviato sfortunatamente col volto il pallone sul sinistro dell'attaccante orobico, lesto a quel punto a spingere il pallone in rete, ma perchè "El Papu" Gomez è arrivato incontrastato al cross? Hysaj non era per nulla in giornata e lo si è visto. Ma potremmo fare, purtroppo, lo stesso discorso per i finora non citati Maksimovic, Zielinski, Jorginho, Hamsik, Insigne, Milik, Callejon e Mertens. Con la sosta per le Nazionali, è giusto fare un paio di riflessioni, ricaricare le batterie, come ha sottolineato il tecnico, e fare in modo che questi errori non si ripetano nuovamente. E' vero che in campo ci vanno i calciatori, ma è anche vero che a sceglierli è un selezionatore. Per cui, caro Sarri, memento: errare humanum est, perseverare autem diabolicum. Non aver paura di cambiare e, soprattutto, almeno a parole, non darla già vinta alla Juventus dopo appena sette giornate...
