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L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Hamsik salva tutti, incluse le "cazzatine" di Sarri, Maksimovic e Koulibaly"
02.11.2016 23:45 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Il Napoli, a Istanbul, meritava di vincere per il numero di occasioni gol create, ma ad un certo punto stava rischiando perfino di perderla la partita. Ma procediamo con ordine. A mente sgombra, penso alla difesa. Bravo Reina a chiudere lo specchio della porta nel primo tempo su Hutchinson, difficili da comprendere le amnesie di Koulibaly di testa e Maksimovic sul rigore, con quest'ultimo che è stato sfortunato nella dinamica del tocco di braccio ma che ha di fatto regalato un penalty agli avversari. Ascolto sempre con attenzione Arrigo Sacchi a Premium Sport: è sempre bello assistere alle sue disamine, anche se a mio avviso in alcune circostanze eccede con troppi complimenti al suo "erede" Sarri. Il bel gioco è come uno smoking da indossare per le serate di gala, ma se non calza a pennello rischia di non rendere come è nelle intenzioni iniziali di chi lo sceglie: nel calcio contano le vittorie e Sarri ama ancora troppo la sua tuta... Mi spiego. Lungi da me voler entrare nella polemica sull'opportunità dell'utilizzo in Champions dell'abito da sera, che a mio avviso darebbe un tocco di classe a qualsiasi esponente di un club chiamato a rappresentare una città in Europa, ma qualche errore di troppo continua a ripetersi ed è giusto evidenziarlo. Nel primo tempo la squadra ha attaccato con convinzione, dimostrando un buon predominio territoriale e mantenendo il possesso palla in bilico sul 50%. Complice l'infortunio di Milik, ed in questo caso già in passato ho sottolineato la necessità di premunirsi con un altro attaccante, un Immobile per intenderci, la squadra è venuta meno al momento della finalizzazione. Mira non precisa, tiri alti e poco calibrati. Questione di stanchezza? Non credo. Di sicuro, da Gabbiadini era lecito attendersi qualcosa in più. Avulso dal gioco, il numero 23 del Napoli non è riuscito ad incidere. Alla vigilia della sfida, tornando sul giusto appunto fatto da Insigne al tecnico al momento della sua sostituzione contro la Juventus, il tecnico partenopeo ha catalogato come "cazzatine di un giovane un po' superficiale" la reazione del talento di Frattamaggiore. Insigne si è anche scusato, per cui il caso è chiuso, ma volendo entrare nello specifico del vocabolario dell'allenatore di Figline Valdarno non capisco perchè di tanto in tanto lancia frecciatine a destra e a sinistra. L'ultima alla stampa: il buon Sandro Sabatini, nella circostanza, nel voler sottolineare la sua reazione d'impeto al tiro di Insigne, terminato di poco fuori, ad un minuto dalla fine delle ostilità contro il Besiktas, ha ricevuto come risposta che sono immagini utili ai giornalisti per dare i voti in pagella. Era opportuno dire una cosa del genere? Magari Sarri sta studiando da Mourinho e non lo sappiamo, anche se dubito che sia così, ma devo ammettere che le sue riflessioni da "Normal One" della passata stagione avevano tutto un altro sapore. Qui nessuno vuole fare la guerra a nessuno. Si analizza la singola gara di volta in volta, senza alcun tipo di pregiudizio. Però le "cazzatine", in tutti i sensi, lasciamole stare, perchè non aiutano per la serenità dell'ambiente: senza il colpo di genio di Hamsik, autore di una prestazione opaca totalmente spazzata via da quel gioiello da fuori area, probabilmente ora staremo parlando di una sconfitta bruciante e questo non è un aspetto che deve sfuggire al trainer. Vanno trovate alternative tattiche, probabilmente studiando un sistema di gioco che non faccia fare brutte figure a Gabbiadini, in attesa che torni Milik. Chiusa questa sfida, che lascia comunque aperti i giochi per la qualificazione, è giusto concentrarsi sulla gara di sabato al San Paolo contro la Lazio. Hysaj, Allan e Jorginho hanno galleggiato su ritmi alterni, Callejon è apparso un pò appannato ma va assolto per il costante utilizzo, Insigne ha fatto il suo, così come Mertens. Piccola postilla sui subentrati a dieci minuti dalla fine: mentre Zielinski non si è visto, avete notato Diawara? Pochi minuti per lui ed una chiusura provvidenziale su Aboubakar. In questo momento è lui il titolare che offre maggiori garanzie. Contro la Lazio, quindi, sembra opportuno ripartire dal tridente leggero, Callejon-Mertens-Insigne, con Diawara e Chiriches di nuovo titolari, in attesa che ritorni Albiol e di proporre Rog, magari dopo la sosta per le Nazionali. Tenerli fuori sarebbe una "cazzatina", mi sa che anche il buon Sarri se ne sta rendendo conto.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Hamsik salva tutti, incluse le "cazzatine" di Sarri, Maksimovic e Koulibaly"

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02/11/2016 - 23:45

NAPOLI - Il Napoli, a Istanbul, meritava di vincere per il numero di occasioni gol create, ma ad un certo punto stava rischiando perfino di perderla la partita. Ma procediamo con ordine. A mente sgombra, penso alla difesa. Bravo Reina a chiudere lo specchio della porta nel primo tempo su Hutchinson, difficili da comprendere le amnesie di Koulibaly di testa e Maksimovic sul rigore, con quest'ultimo che è stato sfortunato nella dinamica del tocco di braccio ma che ha di fatto regalato un penalty agli avversari. Ascolto sempre con attenzione Arrigo Sacchi a Premium Sport: è sempre bello assistere alle sue disamine, anche se a mio avviso in alcune circostanze eccede con troppi complimenti al suo "erede" Sarri. Il bel gioco è come uno smoking da indossare per le serate di gala, ma se non calza a pennello rischia di non rendere come è nelle intenzioni iniziali di chi lo sceglie: nel calcio contano le vittorie e Sarri ama ancora troppo la sua tuta... Mi spiego. Lungi da me voler entrare nella polemica sull'opportunità dell'utilizzo in Champions dell'abito da sera, che a mio avviso darebbe un tocco di classe a qualsiasi esponente di un club chiamato a rappresentare una città in Europa, ma qualche errore di troppo continua a ripetersi ed è giusto evidenziarlo. Nel primo tempo la squadra ha attaccato con convinzione, dimostrando un buon predominio territoriale e mantenendo il possesso palla in bilico sul 50%. Complice l'infortunio di Milik, ed in questo caso già in passato ho sottolineato la necessità di premunirsi con un altro attaccante, un Immobile per intenderci, la squadra è venuta meno al momento della finalizzazione. Mira non precisa, tiri alti e poco calibrati. Questione di stanchezza? Non credo. Di sicuro, da Gabbiadini era lecito attendersi qualcosa in più. Avulso dal gioco, il numero 23 del Napoli non è riuscito ad incidere. Alla vigilia della sfida, tornando sul giusto appunto fatto da Insigne al tecnico al momento della sua sostituzione contro la Juventus, il tecnico partenopeo ha catalogato come "cazzatine di un giovane un po' superficiale" la reazione del talento di Frattamaggiore. Insigne si è anche scusato, per cui il caso è chiuso, ma volendo entrare nello specifico del vocabolario dell'allenatore di Figline Valdarno non capisco perchè di tanto in tanto lancia frecciatine a destra e a sinistra. L'ultima alla stampa: il buon Sandro Sabatini, nella circostanza, nel voler sottolineare la sua reazione d'impeto al tiro di Insigne, terminato di poco fuori, ad un minuto dalla fine delle ostilità contro il Besiktas, ha ricevuto come risposta che sono immagini utili ai giornalisti per dare i voti in pagella. Era opportuno dire una cosa del genere? Magari Sarri sta studiando da Mourinho e non lo sappiamo, anche se dubito che sia così, ma devo ammettere che le sue riflessioni da "Normal One" della passata stagione avevano tutto un altro sapore. Qui nessuno vuole fare la guerra a nessuno. Si analizza la singola gara di volta in volta, senza alcun tipo di pregiudizio. Però le "cazzatine", in tutti i sensi, lasciamole stare, perchè non aiutano per la serenità dell'ambiente: senza il colpo di genio di Hamsik, autore di una prestazione opaca totalmente spazzata via da quel gioiello da fuori area, probabilmente ora staremo parlando di una sconfitta bruciante e questo non è un aspetto che deve sfuggire al trainer. Vanno trovate alternative tattiche, probabilmente studiando un sistema di gioco che non faccia fare brutte figure a Gabbiadini, in attesa che torni Milik. Chiusa questa sfida, che lascia comunque aperti i giochi per la qualificazione, è giusto concentrarsi sulla gara di sabato al San Paolo contro la Lazio. Hysaj, Allan e Jorginho hanno galleggiato su ritmi alterni, Callejon è apparso un pò appannato ma va assolto per il costante utilizzo, Insigne ha fatto il suo, così come Mertens. Piccola postilla sui subentrati a dieci minuti dalla fine: mentre Zielinski non si è visto, avete notato Diawara? Pochi minuti per lui ed una chiusura provvidenziale su Aboubakar. In questo momento è lui il titolare che offre maggiori garanzie. Contro la Lazio, quindi, sembra opportuno ripartire dal tridente leggero, Callejon-Mertens-Insigne, con Diawara e Chiriches di nuovo titolari, in attesa che ritorni Albiol e di proporre Rog, magari dopo la sosta per le Nazionali. Tenerli fuori sarebbe una "cazzatina", mi sa che anche il buon Sarri se ne sta rendendo conto.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
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