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L'EDITORIALE - A. Petrazzuolo: "I baci di Osimhen generano brividi e riaprono il campionato!"
07.02.2022 23:55 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Ricordate i 9 punti persi nel mese di dicembre contro Atalanta, Empoli e Spezia? Dopo due mesi sembrano un flebile ricordo, quasi scomparso, dileguatosi grazie al ritorno del Napoli. La vittoria di Venezia è stata molto pesante, perchè ha restituito al club partenopeo la convinzione di poter andare a dettare legge su qualsiasi campo, sia in casa che in trasferta. E va detto chiaramente: non è stata per niente una partita semplice. Gli azzurri, ben disposti in campo, hanno costruito un possesso palla infinito, che pero' per lunghi tratti ha faticato a concretizzarsi. Al di la' del palo esterno centrato da Osimhen, e della bella girata di destro di poco alta sulla traversa di Politano, c'è voluto un guizzo improvviso del bomber nigeriano per invertire l'inerzia di un match che non aveva alcuna intenzione di schiodarsi dallo 0-0, maturato fino a quel momento. E non e' un caso che sono stati proprio i due uomini citati a disegnare la svolta: da applausi il traversone tagliato di Politano, come pure la corsa arretrata (contro le leggi della fisica) di Victor, poco prima di indirizzare in rete, con un'incornata contro tempo, il pallone alle spalle di un impotente Lezzerini. Questo gesto tecnico, a mio avviso, ha generato l'irrefrenabile luce accecante della vittoria nel buio, tetro, del pomeriggio veneto, condito improvvisamente dai baci del numero 9, che non si è nascosto parlando di scudetto con garbo e sfrontatezza. E' da li' la sensazione che i 3 punti fossero ormai in tasca non e' mai sfuggita. Da Ospina, reattivo con i piedi, e sempre piu' meritevole del rinnovo, fino a Juan Jesus e Rrahmani, che insieme compongono un duo ormai collaudato, in difesa non sono stati corsi grandi rischi, grazie anche alla scelta di Spalletti di bloccare sia Mario Rui che Di Lorenzo sulle corsie laterali. A centrocampo, nonostante i giri a fari spenti di Zielinski, a fare la differenza ci ha pensato Lobotka, con ritmo e palloni recuperati a raffica: ormai è una pedina fondamentale per questo Napoli, insieme a Fabian Ruiz, abile con i suoi tocchi di prima a frenare e governare gli spazi disponibili. Da Insigne era lecito attendersi di piu' (troppi passaggi arretrati e nessuna conclusione in porta), tant'e' che nel finale con l'accelerazione dei subentrati Mertens e Petagna e' arrivato anche il gol del raddoppio. Ci sarà spazio per tutti, è vero, me lo auguro pure per Ghoulam, in questo mese brevissimo che vedrà sfide ravvicinate con Inter, Cagliari e Lazio, oltre al doppio incontro col Barcellona. Tornando a Venezia, il maxi recupero nel finale, complice lo scontro Ebuhei-Mariani, è stato un corollario propedeutico alle considerazioni che sono gia' nelle teste di ogni simpatizzante di fede azzurra. Il Napoli c'è per la lotta scudetto, e può dire la sua, forte di una squadra che ora va completandosi. Al di là dei 3 punti guadagnati su Inter e Atalanta, anche gli infortunati Ounas e Lozano dovranno dimostrare di meritarsi un posto da titolare, perche' nel frattempo c'e' chi ha restituito ai tifosi il diritto di sognare ad alta quota. Intanto rientrano pure Anguissa e il trionfante Koulibaly, al quale vanno le nostre congratulazioni per la vittoria della Coppa d'Africa. Come direbbero i vincitori di Sanremo, Mahmood e Blanco: "Ora sì che questo Napoli mette i brividi!".

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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07/02/2022 - 23:55

NAPOLI - Ricordate i 9 punti persi nel mese di dicembre contro Atalanta, Empoli e Spezia? Dopo due mesi sembrano un flebile ricordo, quasi scomparso, dileguatosi grazie al ritorno del Napoli. La vittoria di Venezia è stata molto pesante, perchè ha restituito al club partenopeo la convinzione di poter andare a dettare legge su qualsiasi campo, sia in casa che in trasferta. E va detto chiaramente: non è stata per niente una partita semplice. Gli azzurri, ben disposti in campo, hanno costruito un possesso palla infinito, che pero' per lunghi tratti ha faticato a concretizzarsi. Al di la' del palo esterno centrato da Osimhen, e della bella girata di destro di poco alta sulla traversa di Politano, c'è voluto un guizzo improvviso del bomber nigeriano per invertire l'inerzia di un match che non aveva alcuna intenzione di schiodarsi dallo 0-0, maturato fino a quel momento. E non e' un caso che sono stati proprio i due uomini citati a disegnare la svolta: da applausi il traversone tagliato di Politano, come pure la corsa arretrata (contro le leggi della fisica) di Victor, poco prima di indirizzare in rete, con un'incornata contro tempo, il pallone alle spalle di un impotente Lezzerini. Questo gesto tecnico, a mio avviso, ha generato l'irrefrenabile luce accecante della vittoria nel buio, tetro, del pomeriggio veneto, condito improvvisamente dai baci del numero 9, che non si è nascosto parlando di scudetto con garbo e sfrontatezza. E' da li' la sensazione che i 3 punti fossero ormai in tasca non e' mai sfuggita. Da Ospina, reattivo con i piedi, e sempre piu' meritevole del rinnovo, fino a Juan Jesus e Rrahmani, che insieme compongono un duo ormai collaudato, in difesa non sono stati corsi grandi rischi, grazie anche alla scelta di Spalletti di bloccare sia Mario Rui che Di Lorenzo sulle corsie laterali. A centrocampo, nonostante i giri a fari spenti di Zielinski, a fare la differenza ci ha pensato Lobotka, con ritmo e palloni recuperati a raffica: ormai è una pedina fondamentale per questo Napoli, insieme a Fabian Ruiz, abile con i suoi tocchi di prima a frenare e governare gli spazi disponibili. Da Insigne era lecito attendersi di piu' (troppi passaggi arretrati e nessuna conclusione in porta), tant'e' che nel finale con l'accelerazione dei subentrati Mertens e Petagna e' arrivato anche il gol del raddoppio. Ci sarà spazio per tutti, è vero, me lo auguro pure per Ghoulam, in questo mese brevissimo che vedrà sfide ravvicinate con Inter, Cagliari e Lazio, oltre al doppio incontro col Barcellona. Tornando a Venezia, il maxi recupero nel finale, complice lo scontro Ebuhei-Mariani, è stato un corollario propedeutico alle considerazioni che sono gia' nelle teste di ogni simpatizzante di fede azzurra. Il Napoli c'è per la lotta scudetto, e può dire la sua, forte di una squadra che ora va completandosi. Al di là dei 3 punti guadagnati su Inter e Atalanta, anche gli infortunati Ounas e Lozano dovranno dimostrare di meritarsi un posto da titolare, perche' nel frattempo c'e' chi ha restituito ai tifosi il diritto di sognare ad alta quota. Intanto rientrano pure Anguissa e il trionfante Koulibaly, al quale vanno le nostre congratulazioni per la vittoria della Coppa d'Africa. Come direbbero i vincitori di Sanremo, Mahmood e Blanco: "Ora sì che questo Napoli mette i brividi!".

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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