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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli bello a metà, con qualche interrogativo irrisolto, la perla di Zielinski prova a rinviare la festa"
18.02.2022 23:15 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Bene, ma non benissimo. Dopo il gol di Zielinski, e l'ottima gestione del campo nel primo tempo, seppur al Camp Nou, ho iniziato a credere nell'impresa. Poi pero', come con l'Inter, c'e' stato il ritorno dell'avversario. Pari di rigore, griffato Ferran Torres, che di gol se n'è divorati diversi a tu per tu con Meret. Se li avesse sbagliati Osimhen probabilmente sulle pagelle di tutti i mass media sarebbero fioccati i 5. Ma la rete, si sa, cambia le valutazioni. Un po' come Aubameyang, lasciato spesso troppo libero di concludere da Rrahmani, e lo stesso Adama Traore', marcato a vista da Juan Jesus. Parentesi sul rigore: capisco le critiche post gara di Spalletti, ma il tocco di mano (o di polpastrelli) di Juan Jesus, che non muta la traiettoria del cross di Traore', c'è stato e questo basta per concedere il penalty. Un'ingenuuita' evitabile, a mio avviso, che (senza allargare le braccia) avrebbe regalato al Napoli una vittoria storica in terra catalana. Il pareggio, comunque, grazie alla bellissima perla di Zielinski, abile prima di destro e poi di sinistro a superare ter Stegen, rinvia la festa al Maradona. Per fare in modo che di festa si tratti pero', bisogna evitare di chiudersi in difesa, indossando l'abito del pulcino terrorizzato (non si sa da cosa o da chi), com'e' accaduto negli ultimi 15 minuti di gioco. Che il Barcellona sia forte lo sappiamo, ma sappiamo anche che questo Napoli è all'altezza di batterlo e superarlo senza gridare allo scandalo, sorvolando dunque sulle analisi poco lucide (da pallottoliere) di Xavi e Piquè. Entrando poi nel merito delle scelte iniziali di formazione devo ammettere che qualche perplessità mi è rimasta. Elmas, seppur bravo a liberare al tiro Zielinski, non riesce ad esprimersi nel ruolo di "vice Politano", ne' gli si puo' chiedere, come variante tattica, di tagliare dallo spigolo destro del campo in diagonale sul fronte mancino: perde peso e qualita'. Un altro aspetto che non mi sta esaltando riguarda Mertens: considerando il gol sfiorato nel finale, siamo sicuri che possa giocare solo 5-10 minuti? E poi il capitolo "fascia sinistra": dopo aver letto le dichiarazioni dell'agente di Mario Rui, il quale ha sottolineato che contro l'Inter il suo assistito e' sceso in campo dolorante, mi chiedo come mai non venga dato nuovamente spazio a Ghoulam, che bene aveva fatto per tre gare di fila. La soluzione Juan Jesus terzino bloccato non mi ha esaltato, come pure la scelta di puntare su Anguissa (non al top prima di andare out per un risentimento muscolare all'adduttore della coscia sinistra) quando c'è pure sempre un Demme in canna. Piccola parentesi sul portiere: voglio un mondo di bene a Meret, ma se la prossima volta sceglie di tuffarsi forse puo' risultare piu' conveniente, piuttosto che restare fermo. Nel complesso Insigne e Fabian, per lunghi tratti, hanno dovuto arretrare troppo il baricentro, come pure Osimhen al quale chiedo ufficialmente di non avventurarsi piu' in contrasti inutili a centrocampo che potrebbero costargli nuovi infortuni. A tal proposito, lunedi' tornera' Politano: per fortuna! E cosi' prima il Cagliari, in Sardegna, e poi di nuovo il Barcellona al Maradona per sognare gli Ottavi! Testa e cuore, senza freni mentali. Solo cosi' si supereranno anche gli ostacoli successivi contro Lazio e Milan.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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18/02/2022 - 23:15

NAPOLI - Bene, ma non benissimo. Dopo il gol di Zielinski, e l'ottima gestione del campo nel primo tempo, seppur al Camp Nou, ho iniziato a credere nell'impresa. Poi pero', come con l'Inter, c'e' stato il ritorno dell'avversario. Pari di rigore, griffato Ferran Torres, che di gol se n'è divorati diversi a tu per tu con Meret. Se li avesse sbagliati Osimhen probabilmente sulle pagelle di tutti i mass media sarebbero fioccati i 5. Ma la rete, si sa, cambia le valutazioni. Un po' come Aubameyang, lasciato spesso troppo libero di concludere da Rrahmani, e lo stesso Adama Traore', marcato a vista da Juan Jesus. Parentesi sul rigore: capisco le critiche post gara di Spalletti, ma il tocco di mano (o di polpastrelli) di Juan Jesus, che non muta la traiettoria del cross di Traore', c'è stato e questo basta per concedere il penalty. Un'ingenuuita' evitabile, a mio avviso, che (senza allargare le braccia) avrebbe regalato al Napoli una vittoria storica in terra catalana. Il pareggio, comunque, grazie alla bellissima perla di Zielinski, abile prima di destro e poi di sinistro a superare ter Stegen, rinvia la festa al Maradona. Per fare in modo che di festa si tratti pero', bisogna evitare di chiudersi in difesa, indossando l'abito del pulcino terrorizzato (non si sa da cosa o da chi), com'e' accaduto negli ultimi 15 minuti di gioco. Che il Barcellona sia forte lo sappiamo, ma sappiamo anche che questo Napoli è all'altezza di batterlo e superarlo senza gridare allo scandalo, sorvolando dunque sulle analisi poco lucide (da pallottoliere) di Xavi e Piquè. Entrando poi nel merito delle scelte iniziali di formazione devo ammettere che qualche perplessità mi è rimasta. Elmas, seppur bravo a liberare al tiro Zielinski, non riesce ad esprimersi nel ruolo di "vice Politano", ne' gli si puo' chiedere, come variante tattica, di tagliare dallo spigolo destro del campo in diagonale sul fronte mancino: perde peso e qualita'. Un altro aspetto che non mi sta esaltando riguarda Mertens: considerando il gol sfiorato nel finale, siamo sicuri che possa giocare solo 5-10 minuti? E poi il capitolo "fascia sinistra": dopo aver letto le dichiarazioni dell'agente di Mario Rui, il quale ha sottolineato che contro l'Inter il suo assistito e' sceso in campo dolorante, mi chiedo come mai non venga dato nuovamente spazio a Ghoulam, che bene aveva fatto per tre gare di fila. La soluzione Juan Jesus terzino bloccato non mi ha esaltato, come pure la scelta di puntare su Anguissa (non al top prima di andare out per un risentimento muscolare all'adduttore della coscia sinistra) quando c'è pure sempre un Demme in canna. Piccola parentesi sul portiere: voglio un mondo di bene a Meret, ma se la prossima volta sceglie di tuffarsi forse puo' risultare piu' conveniente, piuttosto che restare fermo. Nel complesso Insigne e Fabian, per lunghi tratti, hanno dovuto arretrare troppo il baricentro, come pure Osimhen al quale chiedo ufficialmente di non avventurarsi piu' in contrasti inutili a centrocampo che potrebbero costargli nuovi infortuni. A tal proposito, lunedi' tornera' Politano: per fortuna! E cosi' prima il Cagliari, in Sardegna, e poi di nuovo il Barcellona al Maradona per sognare gli Ottavi! Testa e cuore, senza freni mentali. Solo cosi' si supereranno anche gli ostacoli successivi contro Lazio e Milan.

 

 
 
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