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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, scurdammoce 'o passato, di cazzimma e di arguzia si riavvicina la prospettiva Champions dopo aver illuso e stordito la Vecchia Signora"
04.03.2024 23:55 di Napoli Magazine

NAPOLI - Battere la Juventus non è mai banale. Riuscirci dopo una stagione a dir poco carica di delusioni ha un sapore ancor più particolare. Allegri si è visto sfuggire dalle mani un punto che per i bianconeri sarebbe stato oro puro al Maradona, ed invece ha dovuto incassare una sconfitta amarissima, tornandosene in Piemonte con un pugno di mosche. I campioni d'Italia sembrano essere finalmente tornati, per spirito e carattere, anche se fa bene Calzona a frenare gli entusiasmi, sottolineando gli aspetti che si possono migliorare, sotto gli occhi di un attentissimo De Laurentiis in sala stampa. Non è stato il Napoli roboante visto col Sassuolo, ma la squadra che ha battuto la Vecchia Signora, prima colpendola con il bel gol di Kvara, poi illudendola con il pari di Chiesa ed infine stordendola con lo sprint di Raspadori (dopo l'errore dal dischetto di Osimhen), fa capire che quello scudetto cucito sul petto non si trova lì per caso. Ecco perchè è lecito attendersi un grande finale di stagione da parte degli azzurri, finalmente ritrovati nella mente e nello spirito, oltre che nel gioco, seppur con qualche neo a cui si riesce a sopperire a gara in corso. Non è stata infatti una partita memorabile per Olivera e Politano, così come per Traorè (che pure qualche cross interessante è riuscito a piazzarlo), ma per fortuna chi è subentrato dalla panchina ha saputo risultare decisivo. Chiaro il riferimento a Jack, ma anche ad Ostigard e per certi versi (in chiave possesso palla) finanche a Zielinski. Contava vincere e lo si è fatto senza troppi fronzoli, contro una Juventus che ce l'ha messa tutta per provare ad ottenere i tre punti in palio e non ci è riuscita. Per fortuna sono rimasti marginali gli orrori dell'arbitro Mariani, reo di non aver concesso un rigore solare su Kvara e il secondo giallo a Cambiaso. Tuttavia, come accadeva nel recente passato, se il predominio territoriale diventa costante il gol arriva lo stesso e al contendente non resta che leccarsi le ferite. Inutile piangere sul latte versato e pensare al rimedio Calzona che, probabilmente, avrebbe sortito effetti simili già un paio di mesi fa, evitando ulteriori scivoloni e punti persi per strada. Sta di fatto che ora la classifica rivede un Napoli al settimo posto, con 8 punti di ritardo dal Bologna quarto. E' giusto guardare lì, senza alcuna paura o timore. Con la cazzimma e l'arguzia sfoderate, limando i difetti emersi nei tre reparti, si può battere qualsiasi avversario, sia in campionato che in Champions. Bentornato Napoli, siamo pronti a tornare a divertirci con te! Scurdammoce o' passato!

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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04/03/2024 - 23:55

NAPOLI - Battere la Juventus non è mai banale. Riuscirci dopo una stagione a dir poco carica di delusioni ha un sapore ancor più particolare. Allegri si è visto sfuggire dalle mani un punto che per i bianconeri sarebbe stato oro puro al Maradona, ed invece ha dovuto incassare una sconfitta amarissima, tornandosene in Piemonte con un pugno di mosche. I campioni d'Italia sembrano essere finalmente tornati, per spirito e carattere, anche se fa bene Calzona a frenare gli entusiasmi, sottolineando gli aspetti che si possono migliorare, sotto gli occhi di un attentissimo De Laurentiis in sala stampa. Non è stato il Napoli roboante visto col Sassuolo, ma la squadra che ha battuto la Vecchia Signora, prima colpendola con il bel gol di Kvara, poi illudendola con il pari di Chiesa ed infine stordendola con lo sprint di Raspadori (dopo l'errore dal dischetto di Osimhen), fa capire che quello scudetto cucito sul petto non si trova lì per caso. Ecco perchè è lecito attendersi un grande finale di stagione da parte degli azzurri, finalmente ritrovati nella mente e nello spirito, oltre che nel gioco, seppur con qualche neo a cui si riesce a sopperire a gara in corso. Non è stata infatti una partita memorabile per Olivera e Politano, così come per Traorè (che pure qualche cross interessante è riuscito a piazzarlo), ma per fortuna chi è subentrato dalla panchina ha saputo risultare decisivo. Chiaro il riferimento a Jack, ma anche ad Ostigard e per certi versi (in chiave possesso palla) finanche a Zielinski. Contava vincere e lo si è fatto senza troppi fronzoli, contro una Juventus che ce l'ha messa tutta per provare ad ottenere i tre punti in palio e non ci è riuscita. Per fortuna sono rimasti marginali gli orrori dell'arbitro Mariani, reo di non aver concesso un rigore solare su Kvara e il secondo giallo a Cambiaso. Tuttavia, come accadeva nel recente passato, se il predominio territoriale diventa costante il gol arriva lo stesso e al contendente non resta che leccarsi le ferite. Inutile piangere sul latte versato e pensare al rimedio Calzona che, probabilmente, avrebbe sortito effetti simili già un paio di mesi fa, evitando ulteriori scivoloni e punti persi per strada. Sta di fatto che ora la classifica rivede un Napoli al settimo posto, con 8 punti di ritardo dal Bologna quarto. E' giusto guardare lì, senza alcuna paura o timore. Con la cazzimma e l'arguzia sfoderate, limando i difetti emersi nei tre reparti, si può battere qualsiasi avversario, sia in campionato che in Champions. Bentornato Napoli, siamo pronti a tornare a divertirci con te! Scurdammoce o' passato!

 

 

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