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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, la svolta dei leader silenziosi, nel segno di Mertens e Callejon, tra Sarri e Reina"
07.12.2016 10:24 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Per la terza volta nella sua storia, il Napoli accede agli Ottavi di Champions. Per la prima volta, da primo in classifica. Mi bastano questi due dati oggettivi per fare i complimenti alla squadra ed a Sarri, che spesso ho criticato per gli errori di comunicazione e la mancanza di soluzioni tattiche alternative atte a risollevare mentalmente, umoralmente e di fatto Manolo Gabbiadini. La vittoria di Lisbona, è giusto dirlo, ha avuto due padri concreti: Dries Mertens e Josè Maria Callejon. Va anche ricordato però che il roboante risultato di Kiev, che man mano andava delineandosi, ha letteralmente sgombrato la mente degli azzurri e soprattutto le anime del Benfica, come ammesso dallo stesso Rui Vitoria al termine delle ostilità: tennistico ed inaspettato il 6-0 finale degli ucraini, che hanno onorato l'impegno pur essendo già eliminati, contro un Besiktas che ha lasciato il campo in 9 uomini. Ma torniamo al Da Luz, dove i partenopei hanno dimostrato non solo di non essere adolescenti, ma di saper vincere su un campo difficile, sul quale anche la Juventus perse 2-1 nel 2014. Esclusa la disattenzione di Albiol, che ha chiesto scusa a Reina per averlo messo a tu per tu con Raul Jimenez, in gol per evidente grazia ricevuta, il Napoli sarebbe tornato a casa con un 2-0 più che meritato e senza aver corso grossi rischi. Si può fare di più, si può migliorare. Ma da queste parole e, soprattutto dopo il pari col Sassuolo, mi è sembrato chiaro ed evidente un cambio di atteggiamento da parte dei leader silenziosi del Napoli. Poche chiacchiere, tanti fatti. A partire da Reina, proseguendo per Koulibaly, Hysaj, lo stesso Ghoulam, ma anche Allan, Hamsik, l'ormai inamovibile Diawara, fino ad arrivare a Callejon, Mertens e Insigne, ognuno di questi fondamentale per la svolta del Napoli, vittorioso in campionato contro l'Inter ed in Champions con una verve straordinaria, che ha fatto scivolare in secondo piano tutti i discorsi sul falso nueve e sulla posizione di Gabbiadini, apparso anch'egli in evidente ripresa e con una maggior propensione a lottare da boa in attacco. Insomma la svolta dei leader silenziosi c'è stata e i frutti sono sotto gli occhi di tutti. Infine è doveroso elargire un'ulteriore nota di merito per Callejon, in rete con uno splendido gesto tecnico, dopo tre azioni sfumate per mancanza di precisione, e Dries Mertens, che oltre al gol gioiello ha regalato un ottimo assist allo spagnolo per sbloccare il risultato. Agli Ottavi non ci sono avversari semplici, chiunque arriverà sarà da affrontare con la consapevolezza di essere giunti ben oltre le difficoltà che la stagione ha presentato, tra infortuni ed errori di scelte. Intanto essere tra le 16 squadre più forti d'Europa è già un bel traguardo, ma si sa che l'appetito vien mangiando e allora è vietato porre freni ai pensieri, puntando soprattutto a recuperare il terreno perduto in campionato. Chapeau Napoli, avanti così! 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, la svolta dei leader silenziosi, nel segno di Mertens e Callejon, tra Sarri e Reina"

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07/12/2016 - 10:24

NAPOLI - Per la terza volta nella sua storia, il Napoli accede agli Ottavi di Champions. Per la prima volta, da primo in classifica. Mi bastano questi due dati oggettivi per fare i complimenti alla squadra ed a Sarri, che spesso ho criticato per gli errori di comunicazione e la mancanza di soluzioni tattiche alternative atte a risollevare mentalmente, umoralmente e di fatto Manolo Gabbiadini. La vittoria di Lisbona, è giusto dirlo, ha avuto due padri concreti: Dries Mertens e Josè Maria Callejon. Va anche ricordato però che il roboante risultato di Kiev, che man mano andava delineandosi, ha letteralmente sgombrato la mente degli azzurri e soprattutto le anime del Benfica, come ammesso dallo stesso Rui Vitoria al termine delle ostilità: tennistico ed inaspettato il 6-0 finale degli ucraini, che hanno onorato l'impegno pur essendo già eliminati, contro un Besiktas che ha lasciato il campo in 9 uomini. Ma torniamo al Da Luz, dove i partenopei hanno dimostrato non solo di non essere adolescenti, ma di saper vincere su un campo difficile, sul quale anche la Juventus perse 2-1 nel 2014. Esclusa la disattenzione di Albiol, che ha chiesto scusa a Reina per averlo messo a tu per tu con Raul Jimenez, in gol per evidente grazia ricevuta, il Napoli sarebbe tornato a casa con un 2-0 più che meritato e senza aver corso grossi rischi. Si può fare di più, si può migliorare. Ma da queste parole e, soprattutto dopo il pari col Sassuolo, mi è sembrato chiaro ed evidente un cambio di atteggiamento da parte dei leader silenziosi del Napoli. Poche chiacchiere, tanti fatti. A partire da Reina, proseguendo per Koulibaly, Hysaj, lo stesso Ghoulam, ma anche Allan, Hamsik, l'ormai inamovibile Diawara, fino ad arrivare a Callejon, Mertens e Insigne, ognuno di questi fondamentale per la svolta del Napoli, vittorioso in campionato contro l'Inter ed in Champions con una verve straordinaria, che ha fatto scivolare in secondo piano tutti i discorsi sul falso nueve e sulla posizione di Gabbiadini, apparso anch'egli in evidente ripresa e con una maggior propensione a lottare da boa in attacco. Insomma la svolta dei leader silenziosi c'è stata e i frutti sono sotto gli occhi di tutti. Infine è doveroso elargire un'ulteriore nota di merito per Callejon, in rete con uno splendido gesto tecnico, dopo tre azioni sfumate per mancanza di precisione, e Dries Mertens, che oltre al gol gioiello ha regalato un ottimo assist allo spagnolo per sbloccare il risultato. Agli Ottavi non ci sono avversari semplici, chiunque arriverà sarà da affrontare con la consapevolezza di essere giunti ben oltre le difficoltà che la stagione ha presentato, tra infortuni ed errori di scelte. Intanto essere tra le 16 squadre più forti d'Europa è già un bel traguardo, ma si sa che l'appetito vien mangiando e allora è vietato porre freni ai pensieri, puntando soprattutto a recuperare il terreno perduto in campionato. Chapeau Napoli, avanti così! 

 

 

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