NAPOLI - Non è stata una gara dominata, ma poco importa. Serviva una reazione dopo le 4 sberle prese dal Milan ed i tre punti di Lecce hanno rappresentato una bella iniezione di fiducia in vista dell'andata dei Quarti di Champions contro i rossoneri. Tra l'altro, ad avvalorare la vittoria, sono giunti anche i pareggi di Milan (a reti bianche) e Inter (appena 1 gol per parte) contro Empoli e Salernitana. Partita tutt'altro che in discesa, considerata l'assenza di Osimhen, e il momentaneo gol del pareggio di Di Francesco, abile a far passare sotto le gambe di Rrahmani (non al meglio della forma) un suo guizzo improvviso. In precedenza da incorniciare la rete di testa di Di Lorenzo, ben imbeccato da Kim. Ecco, questa, a mio avviso, è stata la vittoria del Capitano. Non solo per i messaggi lanciati nello spogliatoio durante la settimana, insieme a Spalletti, ma anche per il salvataggio in scivolata sull'1-1, a guardia della porta, che (unito al gol) ha dato un valore immenso alla sua prestazione. Se poi ci aggiungiamo che in occasione dell'1-2, mentre Gallo e Falcone disegnavano il sigillo decisivo nella porta sbagliata, il "dottor" Giovanni Di Lorenzo era sempre li' "in agguato", ecco che il 9 in pagella che gli ho attribuito nell'immediato post partita assume il giusto significato che merita. Ma riavvolgiamo il nastro. Evitabile il gol preso dal Napoli: come contro il Milan, sulla traversa di Ceesay non c'è stato un assalto al pallone per sventare il pericolo in corso. Poi però gli azzurri hanno preso le giuste misure, ed oltre al salvataggio in ripiegamento difensivo di Lozano, fatta salva l'opera a tutto campo di 'San' Di Lorenzo, non ricordo altri grandissimi pericoli nell'area di Meret. Piuttosto mi sarei aspettato di piu' da Rrahmani, apparso in fase di impostazione poco preciso nei lanci verso l'attacco. Ritrovato il muro Kim, ho trovato positivo anche il contributo offerto da Mario Rui, geometra del lato sinistro del campo. Il tutto nonostante la gabbia creata a centrocampo intorno a Lobotka, che ha avuto effetto fino ad un certo punto perche' lo slovacco e' riuscito a destreggiarsi ugualmente (nonostante il pressing asfissiante di Hjulmand e Maleh). La novità assoluta, dal punto di vista tattico, è stata rappresentata da Elmas: nel suo trotto tra le linee un gioco oscuro utile per creare superiorita' numerica in mediana. Da rivedere Anguissa, con un passo felpato non efficace che anzichè rivolgere il possesso palla in avanti ripiegava puntualmente in difesa. Bene Ndombele, tosto e pimpante con il nuovo look in stile Canè. Il lavoro degli attaccanti, invece, non ha portato alla raffica di conclusioni a cui siamo abituati. Raspadori non ha inquadrato mai la porta, con Lozano che (al di la' di un sinistro a fil di palo) ha faticato a trovare il varco giusto. Peccato per l'infortunio a Simeone, bravo a fare da boa in attacco nei pochi minuti in cui ha giocato. Passerella per Politano, Zerbin ed Olivera. Come al solito e' venuto fuori alla distanza, con la sua classe, Kvaratskhelia. In attesa di Osimhen (che a Milano vuole esserci dal primo minuto), sono segnali piu' che incoraggianti. Ora e' giusto riporre nel cassetto "le gare da riempimento". E' tempo di Champions, serve l'abito delle grandi occasioni, intanto nelle ore d'attesa che ci separano dal prossimo impegno... Buona Pasqua e Pasquetta a tutti!

di Napoli Magazine
08/04/2023 - 23:55
NAPOLI - Non è stata una gara dominata, ma poco importa. Serviva una reazione dopo le 4 sberle prese dal Milan ed i tre punti di Lecce hanno rappresentato una bella iniezione di fiducia in vista dell'andata dei Quarti di Champions contro i rossoneri. Tra l'altro, ad avvalorare la vittoria, sono giunti anche i pareggi di Milan (a reti bianche) e Inter (appena 1 gol per parte) contro Empoli e Salernitana. Partita tutt'altro che in discesa, considerata l'assenza di Osimhen, e il momentaneo gol del pareggio di Di Francesco, abile a far passare sotto le gambe di Rrahmani (non al meglio della forma) un suo guizzo improvviso. In precedenza da incorniciare la rete di testa di Di Lorenzo, ben imbeccato da Kim. Ecco, questa, a mio avviso, è stata la vittoria del Capitano. Non solo per i messaggi lanciati nello spogliatoio durante la settimana, insieme a Spalletti, ma anche per il salvataggio in scivolata sull'1-1, a guardia della porta, che (unito al gol) ha dato un valore immenso alla sua prestazione. Se poi ci aggiungiamo che in occasione dell'1-2, mentre Gallo e Falcone disegnavano il sigillo decisivo nella porta sbagliata, il "dottor" Giovanni Di Lorenzo era sempre li' "in agguato", ecco che il 9 in pagella che gli ho attribuito nell'immediato post partita assume il giusto significato che merita. Ma riavvolgiamo il nastro. Evitabile il gol preso dal Napoli: come contro il Milan, sulla traversa di Ceesay non c'è stato un assalto al pallone per sventare il pericolo in corso. Poi però gli azzurri hanno preso le giuste misure, ed oltre al salvataggio in ripiegamento difensivo di Lozano, fatta salva l'opera a tutto campo di 'San' Di Lorenzo, non ricordo altri grandissimi pericoli nell'area di Meret. Piuttosto mi sarei aspettato di piu' da Rrahmani, apparso in fase di impostazione poco preciso nei lanci verso l'attacco. Ritrovato il muro Kim, ho trovato positivo anche il contributo offerto da Mario Rui, geometra del lato sinistro del campo. Il tutto nonostante la gabbia creata a centrocampo intorno a Lobotka, che ha avuto effetto fino ad un certo punto perche' lo slovacco e' riuscito a destreggiarsi ugualmente (nonostante il pressing asfissiante di Hjulmand e Maleh). La novità assoluta, dal punto di vista tattico, è stata rappresentata da Elmas: nel suo trotto tra le linee un gioco oscuro utile per creare superiorita' numerica in mediana. Da rivedere Anguissa, con un passo felpato non efficace che anzichè rivolgere il possesso palla in avanti ripiegava puntualmente in difesa. Bene Ndombele, tosto e pimpante con il nuovo look in stile Canè. Il lavoro degli attaccanti, invece, non ha portato alla raffica di conclusioni a cui siamo abituati. Raspadori non ha inquadrato mai la porta, con Lozano che (al di la' di un sinistro a fil di palo) ha faticato a trovare il varco giusto. Peccato per l'infortunio a Simeone, bravo a fare da boa in attacco nei pochi minuti in cui ha giocato. Passerella per Politano, Zerbin ed Olivera. Come al solito e' venuto fuori alla distanza, con la sua classe, Kvaratskhelia. In attesa di Osimhen (che a Milano vuole esserci dal primo minuto), sono segnali piu' che incoraggianti. Ora e' giusto riporre nel cassetto "le gare da riempimento". E' tempo di Champions, serve l'abito delle grandi occasioni, intanto nelle ore d'attesa che ci separano dal prossimo impegno... Buona Pasqua e Pasquetta a tutti!
