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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, la vittoria della maturità con il guizzo pazzesco di Osimhen, nonostante qualche amnesia"
17.10.2022 23:55 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Probabilmente, da quando ho assistito da inizio stagione alle gare del Napoli al Maradona, quella contro il Bologna è stata la vittoria più complicata, e per certi versi piu' sofferta, finanche più di quella con lo Spezia. Dinanzi ci siamo ritrovati una squadra che non ha mollato un centimetro, sbagliando poco o nulla, e segnando grazie a due distrazioni fatali che potevano essere senz'altro evitate. Il Napoli, nel complesso, da' sempre l'impressione di essere forte, di non scomporsi dinanzi alle difficolta'. Ed anche stavolta l'ha fatto, gestendo la gara su ritmi (stavolta) non da extraterrestri. Nel primo tempo, va detto, gli uomini di Thiago Motta hanno ben imbrigliato Raspadori e Politano, tant'e' che poi ad inizio ripresa le prime due mosse di Spalletti (rivelatesi piu' che efficaci) sono arrivate proprio in quella zona del campo. Va anche sottolineato che il gol del momentaneo 1-1, al termine dei primi 45 minuti di gioco, griffato da Juan Jesus con forza e rabbia, e' stato provvidenziale per invertire la rotta. L'impatto avuto dai "goleador" Lozano e Osimhen e' stato certamente formidabile, ci hanno infatti pensato loro due a scardinare il muro felsineo, complice una partita su toni normali (e non sopra le righe) di Lobotka e Ndombele. Ci sta, ci puo' stare. Il tutto mentre Zielinski e' cresciuto alla distanza (l'incrocio vibra ancora), senza dimenticare il palo centrato da Mario Rui e l'occasione sprecata da Politano molto simile ad un rigore in movimento, dopo il tocco prezioso di Kvaratskhelia. A proposito del georgiano, mi ha impressionato (più di tutto) un controllo a saltare Cambiaso di interno destro in un momento in cui la gara era ancora in bilico. Ribadisco il concetto: e' un fuoriclasse. Detto cio', con il passare dei minuti il Bologna è riuscito ad alimentare le proprie speranze anche per alcuni erroretti sparsi di Meret: nulla da fare sul primo gol di Zirkzee, ma sul secondo di Barrow la distanza dal tiro era davvero enorme, di circa 35 metri, cosi' come l'uscita a vuoto su calcio d'angolo ed i traversoni che sono passati pericolosamente nell'area piccola. Spalletti nel post gara lo ha protetto. Va ricordato che in un clima di entusiasmo, e tranquillità generale, nessuno tende a volere che il portiere commetta degli errori. La serenità è giusto cercarla dentro se stessi, perche' poi in campo non ci vanno ne' i tifosi e nemmeno gli addetti ai lavori. Sono certo che anche Meret sa bene che amnesie del genere possono compromettere un risultato, per cui con la massima tranquillità può solo riscattarsi puntando sulle proprie capacità, com'e' già accaduto in alcune partite di inizio stagione. Considerando le vittorie di Milan, Inter ed Atalanta, sarebbe stato un vero peccato perdere 2 punti così, ma per fortuna il Napoli ci ha creduto nonostante tutto. E per questo, il guizzo pazzesco e decisivo di Osimhen racchiude nel complesso la mentalità di una città intera, che vuole il bene dei propri ragazzi e li spinge di volta in volta oltre ogni ostacolo. Però, cerchiamo di non farci del male da soli.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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17/10/2022 - 23:55

NAPOLI - Probabilmente, da quando ho assistito da inizio stagione alle gare del Napoli al Maradona, quella contro il Bologna è stata la vittoria più complicata, e per certi versi piu' sofferta, finanche più di quella con lo Spezia. Dinanzi ci siamo ritrovati una squadra che non ha mollato un centimetro, sbagliando poco o nulla, e segnando grazie a due distrazioni fatali che potevano essere senz'altro evitate. Il Napoli, nel complesso, da' sempre l'impressione di essere forte, di non scomporsi dinanzi alle difficolta'. Ed anche stavolta l'ha fatto, gestendo la gara su ritmi (stavolta) non da extraterrestri. Nel primo tempo, va detto, gli uomini di Thiago Motta hanno ben imbrigliato Raspadori e Politano, tant'e' che poi ad inizio ripresa le prime due mosse di Spalletti (rivelatesi piu' che efficaci) sono arrivate proprio in quella zona del campo. Va anche sottolineato che il gol del momentaneo 1-1, al termine dei primi 45 minuti di gioco, griffato da Juan Jesus con forza e rabbia, e' stato provvidenziale per invertire la rotta. L'impatto avuto dai "goleador" Lozano e Osimhen e' stato certamente formidabile, ci hanno infatti pensato loro due a scardinare il muro felsineo, complice una partita su toni normali (e non sopra le righe) di Lobotka e Ndombele. Ci sta, ci puo' stare. Il tutto mentre Zielinski e' cresciuto alla distanza (l'incrocio vibra ancora), senza dimenticare il palo centrato da Mario Rui e l'occasione sprecata da Politano molto simile ad un rigore in movimento, dopo il tocco prezioso di Kvaratskhelia. A proposito del georgiano, mi ha impressionato (più di tutto) un controllo a saltare Cambiaso di interno destro in un momento in cui la gara era ancora in bilico. Ribadisco il concetto: e' un fuoriclasse. Detto cio', con il passare dei minuti il Bologna è riuscito ad alimentare le proprie speranze anche per alcuni erroretti sparsi di Meret: nulla da fare sul primo gol di Zirkzee, ma sul secondo di Barrow la distanza dal tiro era davvero enorme, di circa 35 metri, cosi' come l'uscita a vuoto su calcio d'angolo ed i traversoni che sono passati pericolosamente nell'area piccola. Spalletti nel post gara lo ha protetto. Va ricordato che in un clima di entusiasmo, e tranquillità generale, nessuno tende a volere che il portiere commetta degli errori. La serenità è giusto cercarla dentro se stessi, perche' poi in campo non ci vanno ne' i tifosi e nemmeno gli addetti ai lavori. Sono certo che anche Meret sa bene che amnesie del genere possono compromettere un risultato, per cui con la massima tranquillità può solo riscattarsi puntando sulle proprie capacità, com'e' già accaduto in alcune partite di inizio stagione. Considerando le vittorie di Milan, Inter ed Atalanta, sarebbe stato un vero peccato perdere 2 punti così, ma per fortuna il Napoli ci ha creduto nonostante tutto. E per questo, il guizzo pazzesco e decisivo di Osimhen racchiude nel complesso la mentalità di una città intera, che vuole il bene dei propri ragazzi e li spinge di volta in volta oltre ogni ostacolo. Però, cerchiamo di non farci del male da soli.

 

 

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