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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli mortificato di nuovo in casa, urge una svolta al non gioco di Garcia"
09.10.2023 23:55 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Un'altra serata da dimenticare, un'altra sconfitta pesantissima, sempre in casa, stavolta contro la Fiorentina, dopo la precedente orribile contro la Lazio e lo scivolone Champions con il Real Madrid. Il Napoli di Garcia non incanta, non mostra una propria personalita' e di conseguenza, senza carattere e reparti corti, non ha un'idea di gioco ben precisa, con i singoli che provano a salvare a turno la faccia. Tris di sconfitte al Maradona, un trend da incubo. Lo spettacolo mostrato da Spalletti e' ormai solo un tiepido ricordo, è stato spazzato via dal nuovo corso con risultati inquietanti: con l'attuale guida si vede una squadra troppo spesso impaurita, sfilacciata, capace di ottenere qualche risultato, qua e là, solo grazie a giocate individuali. Urge una svolta, non come quella auspicata da ADL, nelle vesti del buon padre di famiglia, dopo lo striminzito pareggio di Bologna. Bisogna cambiare rotta. Perche' anche contro Frosinone, Sassuolo e Genoa, il Napoli (che ricordiamo ha cucito sul petto uno scudetto) non ha brillato. E se in Champions, la soffertissima vittoria di Braga e' stata seguita dalla sconfitta contro il Real Madrid (con Garcia sempre sorridente e speranzoso di qualcosa che non si intravede), l'oscena prestazione contro la Fiorentina fa capire che gli orizzonti non possono essere azzurri con questa impronta tattica. Il Napoli è a 7 punti di distacco dal Milan primo in classifica, ed ha perso l'occasione di staccare di tre lunghezze i viola mantenendo il terzo posto (che gia' andava stretto). L'asticella era stata alzata nella scorsa stagione, ma qui, con quasi tutti gli stessi interpreti ed un Natan che si sta dimostrando degno sostituto di Kim, si rischia di dover fare in modo di galleggiare in zona Europa League. Sarebbe un passo indietro clamoroso, per certi versi imperdonabile. La mia rabbia nasce tutta dalla consapevolezza che la squadra c'e', ma la vedo mal gestita nelle rotazioni e mal disposta in campo. Nel primo tempo sono state concesse praterie ai viola, come gia' si era verificato contro la Lazio. Perdere cosi', in malo modo, fa male. I tifosi, neri come l'umore di chi scrive, non meritano di essere mortificati in questo modo. Meret, che tra i pali ha sempre evidenziato delle lacune, non e' sereno: lo si e' visto con i rinvii finiti in fallo laterale in almeno un paio di circostanze. La difesa, poi, con Natan e Ostigard ha fatto il possibile, grazie anche all'aiuto di Lobotka, fermo restando che spesso si e' ritrovata con un centrocampo troppo distante, ed un attacco mal servito. Kvara e' stato spostato su tutto il fronte offensivo come una trottola, mandandolo in confusione. Osimhen si e' divorato il gol del raddoppio, pur avendo avuto il merito di rimettere la squadra momentaneamente in partita in una situazione disperata. Politano, poi, non andava per nulla sostituito! Ancora una volta tra i migliori in campo, capisco bene il suo rammarico al momento del cambio. E poi le scelte del tecnico. Il mister francese ha sottolineato che e' facile parlare dopo, ma ritengo che se si fa male Anguissa la naturale scelta sarebbe dovuta ricadere subito su Cajuste, e non su Raspadori; decisione (quest'ultima) che ha generato una totale confusione, dato che i viola hanno dominato in lungo e in largo contro solo due centrocampisti! E poi, al di la' delle polemiche a mezzo stampa, perche' non hanno giocato Mario Rui ed Elmas? Sono titolarissimi a tutti gli effetti! Dovrebbero rientrare nelle immediate rotazioni a gara in corso ed invece hanno solo scaldato la panchina. Il Napoli, come societa', e' cresciuto da tempo: il lancio delle nuove maglie giustifica i prezzi richiesti, ma per mantenere il costo dei biglietti a certi livelli bisogna anche assicurare un gioco in campo oltre che dei risultati. Ad oggi (purtroppo) il prezzo del biglietto non vale lo spettacolo espresso, mentre la maglia (disegnata da Armani sotto la vigile supervisione di Valentina De Laurentiis) sì. La squadra c'è, la guida invece non e' riuscita a garantire i livelli tricolori raggiunti con estremo sacrificio ed impegno nella scorsa stagione. Molti dicono: se si cambia chi si puo' prendere? Non sono io a dover fare i nomi, ma di liberi ce ne sono tanti. E li conosciamo molto bene. Non ho nulla di personale contro Garcia, ma se ad inizio ottobre devo gia' rinunciare ai sogni scudetto (avendo tutte le carte in regola per continuare a credere in questo obiettivo e non in una zona Champions che, proseguendo cosi', comunque mi sembra al momento una chimera) preferirei cambiare. Senza attendere l'irreparabile. 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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09/10/2023 - 23:55

NAPOLI - Un'altra serata da dimenticare, un'altra sconfitta pesantissima, sempre in casa, stavolta contro la Fiorentina, dopo la precedente orribile contro la Lazio e lo scivolone Champions con il Real Madrid. Il Napoli di Garcia non incanta, non mostra una propria personalita' e di conseguenza, senza carattere e reparti corti, non ha un'idea di gioco ben precisa, con i singoli che provano a salvare a turno la faccia. Tris di sconfitte al Maradona, un trend da incubo. Lo spettacolo mostrato da Spalletti e' ormai solo un tiepido ricordo, è stato spazzato via dal nuovo corso con risultati inquietanti: con l'attuale guida si vede una squadra troppo spesso impaurita, sfilacciata, capace di ottenere qualche risultato, qua e là, solo grazie a giocate individuali. Urge una svolta, non come quella auspicata da ADL, nelle vesti del buon padre di famiglia, dopo lo striminzito pareggio di Bologna. Bisogna cambiare rotta. Perche' anche contro Frosinone, Sassuolo e Genoa, il Napoli (che ricordiamo ha cucito sul petto uno scudetto) non ha brillato. E se in Champions, la soffertissima vittoria di Braga e' stata seguita dalla sconfitta contro il Real Madrid (con Garcia sempre sorridente e speranzoso di qualcosa che non si intravede), l'oscena prestazione contro la Fiorentina fa capire che gli orizzonti non possono essere azzurri con questa impronta tattica. Il Napoli è a 7 punti di distacco dal Milan primo in classifica, ed ha perso l'occasione di staccare di tre lunghezze i viola mantenendo il terzo posto (che gia' andava stretto). L'asticella era stata alzata nella scorsa stagione, ma qui, con quasi tutti gli stessi interpreti ed un Natan che si sta dimostrando degno sostituto di Kim, si rischia di dover fare in modo di galleggiare in zona Europa League. Sarebbe un passo indietro clamoroso, per certi versi imperdonabile. La mia rabbia nasce tutta dalla consapevolezza che la squadra c'e', ma la vedo mal gestita nelle rotazioni e mal disposta in campo. Nel primo tempo sono state concesse praterie ai viola, come gia' si era verificato contro la Lazio. Perdere cosi', in malo modo, fa male. I tifosi, neri come l'umore di chi scrive, non meritano di essere mortificati in questo modo. Meret, che tra i pali ha sempre evidenziato delle lacune, non e' sereno: lo si e' visto con i rinvii finiti in fallo laterale in almeno un paio di circostanze. La difesa, poi, con Natan e Ostigard ha fatto il possibile, grazie anche all'aiuto di Lobotka, fermo restando che spesso si e' ritrovata con un centrocampo troppo distante, ed un attacco mal servito. Kvara e' stato spostato su tutto il fronte offensivo come una trottola, mandandolo in confusione. Osimhen si e' divorato il gol del raddoppio, pur avendo avuto il merito di rimettere la squadra momentaneamente in partita in una situazione disperata. Politano, poi, non andava per nulla sostituito! Ancora una volta tra i migliori in campo, capisco bene il suo rammarico al momento del cambio. E poi le scelte del tecnico. Il mister francese ha sottolineato che e' facile parlare dopo, ma ritengo che se si fa male Anguissa la naturale scelta sarebbe dovuta ricadere subito su Cajuste, e non su Raspadori; decisione (quest'ultima) che ha generato una totale confusione, dato che i viola hanno dominato in lungo e in largo contro solo due centrocampisti! E poi, al di la' delle polemiche a mezzo stampa, perche' non hanno giocato Mario Rui ed Elmas? Sono titolarissimi a tutti gli effetti! Dovrebbero rientrare nelle immediate rotazioni a gara in corso ed invece hanno solo scaldato la panchina. Il Napoli, come societa', e' cresciuto da tempo: il lancio delle nuove maglie giustifica i prezzi richiesti, ma per mantenere il costo dei biglietti a certi livelli bisogna anche assicurare un gioco in campo oltre che dei risultati. Ad oggi (purtroppo) il prezzo del biglietto non vale lo spettacolo espresso, mentre la maglia (disegnata da Armani sotto la vigile supervisione di Valentina De Laurentiis) sì. La squadra c'è, la guida invece non e' riuscita a garantire i livelli tricolori raggiunti con estremo sacrificio ed impegno nella scorsa stagione. Molti dicono: se si cambia chi si puo' prendere? Non sono io a dover fare i nomi, ma di liberi ce ne sono tanti. E li conosciamo molto bene. Non ho nulla di personale contro Garcia, ma se ad inizio ottobre devo gia' rinunciare ai sogni scudetto (avendo tutte le carte in regola per continuare a credere in questo obiettivo e non in una zona Champions che, proseguendo cosi', comunque mi sembra al momento una chimera) preferirei cambiare. Senza attendere l'irreparabile. 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
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