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L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Napoli, non ti disunire, l'urlo per sognare resta ancora strozzato in gola"
13.02.2022 23:41 di Napoli Magazine
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NAPOLI - A un passo dalla vittoria. L'amarezza c'è ed è palpabile, anche se il punto non muta di fatto la classifica, con il Napoli che resta aggrappato alle milanesi nella speranza che anche le altre possano avere battute d'arresto. Il dispiacere, per la mancata vittoria, c'e' perchè il Napoli avrebbe potuto ottenere l'intera posta in palio, forte del vantaggio ottenuto e ben gestito dopo appena sette minuti di gioco grazie al penalty del ritrovato Insigne. E invece, una distrazione, ad inizio secondo tempo, con un piccolo tocco sfortunato di Di Lorenzo e Koulibaly poco reattivo su Dzeko, è stata fatale. Chi sbaglia, paga. E' la dura legge del gol e del calcio ad alti livelli. Peccato, perche' la gara e' stata intensissima, con il Napoli che - direbbe l'Antonio Capuano di "E' stata la mano di Dio" al giovane Fabietto - non si è disunito, salvo poi accontentarsi del pari gia' intorno al 60° minuto. Sara' stato che Elmas, fuori ruolo a destra, non ha assicurato la giusta spinta, sara' stato che il "professore" Mario Rui ha faticato molto a contenere Dumfries, ed anche che le sostituzioni sono arrivate un po' tardi (su tutti forse Mertens, Ghoulam e per certi versi anche Petagna, e lo stesso Juan Jesus, che avrebbero assicurato spinta, freni ed esperienze opportuni nel contesto "storico" della contesa), che, al di la' del palo di Zielinski, e' mancato il guizzo finale per poter iniziare seriamente a sognare. L'urlo, dunque, resta ancora strozzato in gola, nonostante la buona prova complessiva ed Insigne che e' tornato a fare l'Insigne, grazie anche al sostegno dei soliti Zielinski, Fabian Ruiz e Lobotka. Piccola parentesi su Koulibaly: per me non si discute, come pure Rrahmani: il senegalese ha compiuto interventi fondamentali e risolutivi che di fatto alleviano un po' l'errore su Dzeko. Certo e' che per essere grandi certe occasioni non bisogna gettarle al vento. Poi, per carita', magari Inter e Milan perderanno altri punti per strada, ma preferisco sempre guardare alle potenzialita' del Napoli. Con la squadra al completo, un Osimhen che sa il fatto suo, Anguissa che e' appena rientrato, oltre al "Comandante", ci sono tutti gli ingredienti per fare grandi cose. Magari senza fare a meno, troppo, della vecchia guardia, che il guizzo sa sempre come inventarselo. Ed ogni riferimento a Dries è chiaramente voluto. Finita l'analisi, si guarda avanti. Con rinnovata stima e fiducia, ed un pizzico di rammarico che va subito spazzato via. D'altronde alzi la mano chi a dicembre, dopo i punti persi per strada, avrebbe pensato ad un Napoli in grado di azzerare lo svantaggio nel giro di qualche gara... Cerchiamo pero' di limitare i danni, perche' si puo'. E perdere certe occasioni dispiace. Tutto qui.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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13/02/2022 - 23:41

NAPOLI - A un passo dalla vittoria. L'amarezza c'è ed è palpabile, anche se il punto non muta di fatto la classifica, con il Napoli che resta aggrappato alle milanesi nella speranza che anche le altre possano avere battute d'arresto. Il dispiacere, per la mancata vittoria, c'e' perchè il Napoli avrebbe potuto ottenere l'intera posta in palio, forte del vantaggio ottenuto e ben gestito dopo appena sette minuti di gioco grazie al penalty del ritrovato Insigne. E invece, una distrazione, ad inizio secondo tempo, con un piccolo tocco sfortunato di Di Lorenzo e Koulibaly poco reattivo su Dzeko, è stata fatale. Chi sbaglia, paga. E' la dura legge del gol e del calcio ad alti livelli. Peccato, perche' la gara e' stata intensissima, con il Napoli che - direbbe l'Antonio Capuano di "E' stata la mano di Dio" al giovane Fabietto - non si è disunito, salvo poi accontentarsi del pari gia' intorno al 60° minuto. Sara' stato che Elmas, fuori ruolo a destra, non ha assicurato la giusta spinta, sara' stato che il "professore" Mario Rui ha faticato molto a contenere Dumfries, ed anche che le sostituzioni sono arrivate un po' tardi (su tutti forse Mertens, Ghoulam e per certi versi anche Petagna, e lo stesso Juan Jesus, che avrebbero assicurato spinta, freni ed esperienze opportuni nel contesto "storico" della contesa), che, al di la' del palo di Zielinski, e' mancato il guizzo finale per poter iniziare seriamente a sognare. L'urlo, dunque, resta ancora strozzato in gola, nonostante la buona prova complessiva ed Insigne che e' tornato a fare l'Insigne, grazie anche al sostegno dei soliti Zielinski, Fabian Ruiz e Lobotka. Piccola parentesi su Koulibaly: per me non si discute, come pure Rrahmani: il senegalese ha compiuto interventi fondamentali e risolutivi che di fatto alleviano un po' l'errore su Dzeko. Certo e' che per essere grandi certe occasioni non bisogna gettarle al vento. Poi, per carita', magari Inter e Milan perderanno altri punti per strada, ma preferisco sempre guardare alle potenzialita' del Napoli. Con la squadra al completo, un Osimhen che sa il fatto suo, Anguissa che e' appena rientrato, oltre al "Comandante", ci sono tutti gli ingredienti per fare grandi cose. Magari senza fare a meno, troppo, della vecchia guardia, che il guizzo sa sempre come inventarselo. Ed ogni riferimento a Dries è chiaramente voluto. Finita l'analisi, si guarda avanti. Con rinnovata stima e fiducia, ed un pizzico di rammarico che va subito spazzato via. D'altronde alzi la mano chi a dicembre, dopo i punti persi per strada, avrebbe pensato ad un Napoli in grado di azzerare lo svantaggio nel giro di qualche gara... Cerchiamo pero' di limitare i danni, perche' si puo'. E perdere certe occasioni dispiace. Tutto qui.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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