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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, ora riparti da Mertens e libera la testa dai pensieri!"
22.11.2021 23:54 di Napoli Magazine

NAPOLI - Al Meazza è arrivata la prima sconfitta in campionato del Napoli. Dispiace, perchè nel finale concitato il gol del 3-3 è mancato per un soffio. Numeri alla mano, probabilmente, il pari sarebbe stato il risultato più giusto, ma indietro non si torna e qualche rammarico per come si sarebbe potuto affrontare quest'impegno c'è. Le note positive sono state due, e riguardano proprio i due marcatori azzurri: Piotr Zielinski e Dries Mertens. Il primo, sempre nel mirino delle critiche, ha fatto vedere, al di la' del gol, cosa e' capace di fare anche in termini di pressing sul portatore di palla, mentre il secondo ha rispolverato uno dei suoi colpi migliori, con la classe dei bei tempi, l'estro che ti sorprende sempre e la freddezza che spegne gli avversari. Ecco, in questo momento della stagione, punterei proprio su Mertens. Il belga non ha paura delle responsabilità, non teme le critiche e, soprattutto, vede la porta come pochi. Direte voi, e gli altri? Forse hanno bisogno di liberare un po' la testa, perche' se andiamo ad analizzare le singole azioni pare evidente che non stanno attraversando un momento di forma smagliante. Insigne e Lozano, ad esempio, quando hanno le meningi leggere, sfrecciano e saltano l'uomo senza alcun retropassaggio. Osimhen, al quale auguro il meglio dopo le fratture multiple che lo fermeranno un mese, nella troppa voglia di puntare la porta avversaria, a volte perde un po' l'obiettivo primario. La priorità di questo gioco resta il gol, è bene non dimenticarselo. Per cui se Perisic, Brozovic, Calhanoglu e Lautaro sono in giornata, serve una super prova per far capire chi è la capolista. Sia chiaro: la classifica vede ancora gli azzurri meritatamente in testa, e la sconfitta contemporanea del Milan non ha cambiato di una virgola la situazione in alta quota. Fatto sta che se sei primo in graduatoria il timore nella gestione della palla, come accaduto nel primo tempo al Meazza, non lo puoi tollerare o al massimo lo devi accontonare rapidamente. Per essere grandi, bisogna esserlo in tutto, a partire dalla testa. Di Lorenzo e Fabian Ruiz, per citare i primi che mi vengono in mente, si sono resi protagonisti di disimpegni pericolosi in piu' di una circostanza. Lo stesso Mario Rui, che ha giocato complessivamente una gara onesta, in una diagonale errata ad inizio match per poco non lasciava solo Lautaro dinanzi ad Ospina. Fortuna che, a lungo andare, Anguissa e' salito in cattedra, dopo un inizio incerto, trascinato nel torpore generale dalla poca fantasia dei compagni di reparto. A centrocampo, bisogna dirlo, il Napoli ha sofferto troppo e cosi' non va bene. Dalla panchina i cambi hanno restituito un po' di verve, ma sempre nei limiti del compitino: gli stessi Elmas e Petagna possono garantire molto di più. E Ghoulam? Lanciamo anche lui, la sua qualita' non si discute. Non mi va di essere perentorio nelle analisi, ma il bene della squadra va anteposto a qualsiasi altro discorso personale. Le ambizioni "intergalattiche" di ogni singolo vanno messe da parte se poi in campo si offre un rendimento poco lucido. Le partite sono tante e dietro l'angolo, una dopo l'altra. Occorre fare più fatti e meno chiacchiere. Si prenda spunto da Mertens. Se parlo in questi termini e' perche' conosco la forza dell'intero gruppo: con la giusta coesione si puo' battere qualsiasi avversario. 

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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di Napoli Magazine

22/11/2024 - 23:54

NAPOLI - Al Meazza è arrivata la prima sconfitta in campionato del Napoli. Dispiace, perchè nel finale concitato il gol del 3-3 è mancato per un soffio. Numeri alla mano, probabilmente, il pari sarebbe stato il risultato più giusto, ma indietro non si torna e qualche rammarico per come si sarebbe potuto affrontare quest'impegno c'è. Le note positive sono state due, e riguardano proprio i due marcatori azzurri: Piotr Zielinski e Dries Mertens. Il primo, sempre nel mirino delle critiche, ha fatto vedere, al di la' del gol, cosa e' capace di fare anche in termini di pressing sul portatore di palla, mentre il secondo ha rispolverato uno dei suoi colpi migliori, con la classe dei bei tempi, l'estro che ti sorprende sempre e la freddezza che spegne gli avversari. Ecco, in questo momento della stagione, punterei proprio su Mertens. Il belga non ha paura delle responsabilità, non teme le critiche e, soprattutto, vede la porta come pochi. Direte voi, e gli altri? Forse hanno bisogno di liberare un po' la testa, perche' se andiamo ad analizzare le singole azioni pare evidente che non stanno attraversando un momento di forma smagliante. Insigne e Lozano, ad esempio, quando hanno le meningi leggere, sfrecciano e saltano l'uomo senza alcun retropassaggio. Osimhen, al quale auguro il meglio dopo le fratture multiple che lo fermeranno un mese, nella troppa voglia di puntare la porta avversaria, a volte perde un po' l'obiettivo primario. La priorità di questo gioco resta il gol, è bene non dimenticarselo. Per cui se Perisic, Brozovic, Calhanoglu e Lautaro sono in giornata, serve una super prova per far capire chi è la capolista. Sia chiaro: la classifica vede ancora gli azzurri meritatamente in testa, e la sconfitta contemporanea del Milan non ha cambiato di una virgola la situazione in alta quota. Fatto sta che se sei primo in graduatoria il timore nella gestione della palla, come accaduto nel primo tempo al Meazza, non lo puoi tollerare o al massimo lo devi accontonare rapidamente. Per essere grandi, bisogna esserlo in tutto, a partire dalla testa. Di Lorenzo e Fabian Ruiz, per citare i primi che mi vengono in mente, si sono resi protagonisti di disimpegni pericolosi in piu' di una circostanza. Lo stesso Mario Rui, che ha giocato complessivamente una gara onesta, in una diagonale errata ad inizio match per poco non lasciava solo Lautaro dinanzi ad Ospina. Fortuna che, a lungo andare, Anguissa e' salito in cattedra, dopo un inizio incerto, trascinato nel torpore generale dalla poca fantasia dei compagni di reparto. A centrocampo, bisogna dirlo, il Napoli ha sofferto troppo e cosi' non va bene. Dalla panchina i cambi hanno restituito un po' di verve, ma sempre nei limiti del compitino: gli stessi Elmas e Petagna possono garantire molto di più. E Ghoulam? Lanciamo anche lui, la sua qualita' non si discute. Non mi va di essere perentorio nelle analisi, ma il bene della squadra va anteposto a qualsiasi altro discorso personale. Le ambizioni "intergalattiche" di ogni singolo vanno messe da parte se poi in campo si offre un rendimento poco lucido. Le partite sono tante e dietro l'angolo, una dopo l'altra. Occorre fare più fatti e meno chiacchiere. Si prenda spunto da Mertens. Se parlo in questi termini e' perche' conosco la forza dell'intero gruppo: con la giusta coesione si puo' battere qualsiasi avversario. 

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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