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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, sconfitta a testa alta nonostante un uomo in meno ed evitando un'imbarcata! Conte saggio ed oculato, De Bruyne un gran signore che sa fare gruppo!"
19.09.2025 08:00 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Sarebbe potuta finire in goleada per il Manchester City, ma questa onta (che sarebbe stata immeritata) è stata evitata dalle scelte di Conte. Va subito detto pure che ogni considerazione sull'esordio in Champions League del Napoli, all'Etihad contro i campioni di Guardiola, non può non essere inficiata da quanto accaduto dopo appena 20 minuti di gioco, in cui gli azzurri stavano reggendo il campo più che bene. Poi, la fatalità. L'errore che ti pregiudica l'andamento dell'intero incontro: Di Lorenzo che si lascia sorpassare dalla traiettoria del bel passaggio filtrante di Foden per Haaland è stato il momento horror che ha gettato al vento ogni recondito sogno di gloria. Un errore del genere, purtroppo, a questi livelli si paga cara e così è stato. Senza sconti. Rosso diretto per il capitano azzurro e da quell'istante l'arbitro tedesco Zwayer, come se si fosse sentito carico di vergogna per non aver direttamente sanzionato il fallo reclamato dal numero 9 norvegese, se non previo assist del VAR (la tecnologia esiste per questo esimio dottor Zwayer), ha poi evitato di fischiare qualsiasi (e ripeto, qualsiasi) fallo a centrocampo commesso dai citizens, fosse pure un semplicissimo contrasto, nell'inconscia speranza di riguadagnare credibilità agli occhi del pubblico inglese. Tentativo (che senza malizia imputo alla sfera dell'inconsapevolezza) rimasto vano. Conte, in quel frangente, non ha potuto che compiere la scelta più saggia ed al tempo stesso dolorosa, tirare fuori dal campo la stella, il giocatore più atteso, ovvero Kevin De Bruyne. Il belga, dal canto suo, ha capito il momento, accomodandosi in panchina e restando a fare il tifo per i compagni, dimostrando la sua signorilità unita alla capacità immediata di compattare il gruppo in una circostanza piuttosto difficile. Pensare di togliere Politano, restando sbilanciati verso l'attacco avrebbe minato gli equilibri. Ho condiviso anche la scelta, in tutta sincerità, di puntare su McTominay e Hojlund, con l'auspicio che si potesse aprire qualche varco. Purtroppo però così non è stato, e con un Manchester City volto totalmente all'attacco non è bastata nemmeno la buona volontà di Politano e Milinkovic-Savic, i migliori in campo, ad arginare le offensive dei padroni di casa. Tant'è che la rete che ha sbloccato il match è giunta proprio poco dopo l'uscita del 21 partenopeo. I due gol, in effetti, sono arrivati grazie ai guizzi di Foden, Haaland e Doku. In entrambe le circostanze Lobotka non ha brillato, ma è pur vero che un pò tutti, da Spinazzola a Buongiorno e Beukema (che nel complesso hanno dato tutto e non possono essere sminuiti per il rendimento offerto) non sono riusciti ad opporsi evitando le due reti. Sta di fatto che il Napoli ha avuto il merito di aver limitato i danni, evitando la giostra del gol avversario, mostrando un minimo di verve anche dopo gli ingressi di Gilmour, Elmas e Neres. Peccato per quel colpo di testa di Beukema, al 17° minuto, quando il risultato era ancora cristallizzato sullo 0-0 poco prima del rosso sventolato a Di Lorenzo, parato con un super guizzo da Donnarumma. Chissà, magari, la partita sarebbe andata diversamente se solo quel pallone avesse terminato la sua corsa in rete. Inutile però piangere sul latte versato. Di sensazioni positive ce ne sono eccome, nonostante la sconfitta. L'atteggiamento e la mentalità di squadra restano da grande big. Ora testa al Pisa, poi Milan in trasferta, e di nuovo in casa contro Sporting Clube de Portugal e Genoa prima della sosta. Il cammino è appena iniziato e non sarà certamente un passo falso a spezzare l'entusiasmo di un percorso che si annuncia carico di speranze e buoni propositi.

 
Antonio Petrazzuolo
 
Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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19/09/2025 - 08:00

NAPOLI - Sarebbe potuta finire in goleada per il Manchester City, ma questa onta (che sarebbe stata immeritata) è stata evitata dalle scelte di Conte. Va subito detto pure che ogni considerazione sull'esordio in Champions League del Napoli, all'Etihad contro i campioni di Guardiola, non può non essere inficiata da quanto accaduto dopo appena 20 minuti di gioco, in cui gli azzurri stavano reggendo il campo più che bene. Poi, la fatalità. L'errore che ti pregiudica l'andamento dell'intero incontro: Di Lorenzo che si lascia sorpassare dalla traiettoria del bel passaggio filtrante di Foden per Haaland è stato il momento horror che ha gettato al vento ogni recondito sogno di gloria. Un errore del genere, purtroppo, a questi livelli si paga cara e così è stato. Senza sconti. Rosso diretto per il capitano azzurro e da quell'istante l'arbitro tedesco Zwayer, come se si fosse sentito carico di vergogna per non aver direttamente sanzionato il fallo reclamato dal numero 9 norvegese, se non previo assist del VAR (la tecnologia esiste per questo esimio dottor Zwayer), ha poi evitato di fischiare qualsiasi (e ripeto, qualsiasi) fallo a centrocampo commesso dai citizens, fosse pure un semplicissimo contrasto, nell'inconscia speranza di riguadagnare credibilità agli occhi del pubblico inglese. Tentativo (che senza malizia imputo alla sfera dell'inconsapevolezza) rimasto vano. Conte, in quel frangente, non ha potuto che compiere la scelta più saggia ed al tempo stesso dolorosa, tirare fuori dal campo la stella, il giocatore più atteso, ovvero Kevin De Bruyne. Il belga, dal canto suo, ha capito il momento, accomodandosi in panchina e restando a fare il tifo per i compagni, dimostrando la sua signorilità unita alla capacità immediata di compattare il gruppo in una circostanza piuttosto difficile. Pensare di togliere Politano, restando sbilanciati verso l'attacco avrebbe minato gli equilibri. Ho condiviso anche la scelta, in tutta sincerità, di puntare su McTominay e Hojlund, con l'auspicio che si potesse aprire qualche varco. Purtroppo però così non è stato, e con un Manchester City volto totalmente all'attacco non è bastata nemmeno la buona volontà di Politano e Milinkovic-Savic, i migliori in campo, ad arginare le offensive dei padroni di casa. Tant'è che la rete che ha sbloccato il match è giunta proprio poco dopo l'uscita del 21 partenopeo. I due gol, in effetti, sono arrivati grazie ai guizzi di Foden, Haaland e Doku. In entrambe le circostanze Lobotka non ha brillato, ma è pur vero che un pò tutti, da Spinazzola a Buongiorno e Beukema (che nel complesso hanno dato tutto e non possono essere sminuiti per il rendimento offerto) non sono riusciti ad opporsi evitando le due reti. Sta di fatto che il Napoli ha avuto il merito di aver limitato i danni, evitando la giostra del gol avversario, mostrando un minimo di verve anche dopo gli ingressi di Gilmour, Elmas e Neres. Peccato per quel colpo di testa di Beukema, al 17° minuto, quando il risultato era ancora cristallizzato sullo 0-0 poco prima del rosso sventolato a Di Lorenzo, parato con un super guizzo da Donnarumma. Chissà, magari, la partita sarebbe andata diversamente se solo quel pallone avesse terminato la sua corsa in rete. Inutile però piangere sul latte versato. Di sensazioni positive ce ne sono eccome, nonostante la sconfitta. L'atteggiamento e la mentalità di squadra restano da grande big. Ora testa al Pisa, poi Milan in trasferta, e di nuovo in casa contro Sporting Clube de Portugal e Genoa prima della sosta. Il cammino è appena iniziato e non sarà certamente un passo falso a spezzare l'entusiasmo di un percorso che si annuncia carico di speranze e buoni propositi.

 
Antonio Petrazzuolo
 
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