NAPOLI - Il lavoro del giornalista è quello di analizzare i fatti asetticamente. Bene, dopo il pari a reti bianche tra Genoa e Napoli è doveroso fare una riflessione. Se a Pescara l'assistente Rocchi ha annullato un rigore concesso al Napoli dall'arbitro Giacomelli, che avrebbe potuto sancire la vittoria degli azzurri, anche quanto si è verificato a Marassi ha dell'incredibile. Due rigori, facili da vedere, con visuale più che libera, sia per l'arbitro Damato che per i suoi collaboratori, non sono stati concessi. Dinanzi a disattenzioni così gravi diventa superfluo analizzare la prestazione del team di Sarri, che è stata comunque dignitosa, su un campo ostico, anche se era lecito aspettarsi qualcosa di più da attacco e centrocampo. Se una gara è combattuta, ci sta che venga risolta da un calcio da rigore, o da due penalties, nel caso in cui si verifichino episodi ingenui come il tocco di braccio di Ocampos e la spinta di Orban su Milik. Perchè non dare questi due tiri dagli undici metri se sono previsti dal regolamento? Alla lunga sono errori che pesano eccome. E se non ci fosse stato un super Reina tra i pali, oltre al danno si sarebbe aggiunta la beffa di una sconfitta. Superlative le tre parate del portiere spagnolo, che ha negato due volte la gioia del gol a Simeone ed una a Lazovic. Un Reina abile a sventare perfino un traversone insidioso di Laxalt, in forma mondiale. Insomma, un Napoli che in questo momento, senza troppi fronzoli, avrebbe meritato di essere a punteggio pieno in campionato, senza aver rubato nulla a nessuno. E invece? Si ritrova a meno uno dalla Juventus sempre per la solita storia, gli errori arbitrali. Ad un certo punto diventa anche ripetitivo parlare delle stesse cose. La moviola in campo la si invoca da anni. Nell'NBA con l'action replay il tutto si risolve nel giro di pochi secondi. Cambiano i vertici Fifa ma le novità, per garantire la corretta regolarità dei campionati, faticano ad arrivare. Ce la faremo mai a restituire credibilità a questo fantastico gioco del pallone, spegnendo le polemiche sul nascere? Basta un attimo per tornare a riempire gli stadi. Così purtroppo subentra solo il disgusto da parte degli spettatori, che non amano parlare dell'operato degli arbitri e vorrebbero semplicemente concentrare la propria attenzione sui 22 protagonisti che animano il campo da gioco. Ha ragione Sarri a sottolineare quest'aspetto. Bisogna alzare la voce, facendosi sentire nelle sedi opportune, mentre in tema di comunicazione pubblica non bisogna mai tirarsi indietro, sia nei post gara che nei pre partita. Il silenzio difficilmente paga.

di Napoli Magazine
22/09/2016 - 14:40
NAPOLI - Il lavoro del giornalista è quello di analizzare i fatti asetticamente. Bene, dopo il pari a reti bianche tra Genoa e Napoli è doveroso fare una riflessione. Se a Pescara l'assistente Rocchi ha annullato un rigore concesso al Napoli dall'arbitro Giacomelli, che avrebbe potuto sancire la vittoria degli azzurri, anche quanto si è verificato a Marassi ha dell'incredibile. Due rigori, facili da vedere, con visuale più che libera, sia per l'arbitro Damato che per i suoi collaboratori, non sono stati concessi. Dinanzi a disattenzioni così gravi diventa superfluo analizzare la prestazione del team di Sarri, che è stata comunque dignitosa, su un campo ostico, anche se era lecito aspettarsi qualcosa di più da attacco e centrocampo. Se una gara è combattuta, ci sta che venga risolta da un calcio da rigore, o da due penalties, nel caso in cui si verifichino episodi ingenui come il tocco di braccio di Ocampos e la spinta di Orban su Milik. Perchè non dare questi due tiri dagli undici metri se sono previsti dal regolamento? Alla lunga sono errori che pesano eccome. E se non ci fosse stato un super Reina tra i pali, oltre al danno si sarebbe aggiunta la beffa di una sconfitta. Superlative le tre parate del portiere spagnolo, che ha negato due volte la gioia del gol a Simeone ed una a Lazovic. Un Reina abile a sventare perfino un traversone insidioso di Laxalt, in forma mondiale. Insomma, un Napoli che in questo momento, senza troppi fronzoli, avrebbe meritato di essere a punteggio pieno in campionato, senza aver rubato nulla a nessuno. E invece? Si ritrova a meno uno dalla Juventus sempre per la solita storia, gli errori arbitrali. Ad un certo punto diventa anche ripetitivo parlare delle stesse cose. La moviola in campo la si invoca da anni. Nell'NBA con l'action replay il tutto si risolve nel giro di pochi secondi. Cambiano i vertici Fifa ma le novità, per garantire la corretta regolarità dei campionati, faticano ad arrivare. Ce la faremo mai a restituire credibilità a questo fantastico gioco del pallone, spegnendo le polemiche sul nascere? Basta un attimo per tornare a riempire gli stadi. Così purtroppo subentra solo il disgusto da parte degli spettatori, che non amano parlare dell'operato degli arbitri e vorrebbero semplicemente concentrare la propria attenzione sui 22 protagonisti che animano il campo da gioco. Ha ragione Sarri a sottolineare quest'aspetto. Bisogna alzare la voce, facendosi sentire nelle sedi opportune, mentre in tema di comunicazione pubblica non bisogna mai tirarsi indietro, sia nei post gara che nei pre partita. Il silenzio difficilmente paga.
