NAPOLI - Altro che pensione. Fernando Llorente risponde presente, ancora una volta. E dopo la notte Champions da brividi, si conferma a Lecce con una doppietta da urlo. Lo spagnolo sta rispondendo nel migliore dei modi a chi lo dava sul viale del tramonto. Non è così. E se si pensa che, appena un mese fa, era tra gli svincolati c’è solo da applaudire la scelta del Napoli che non se l’è lasciato sfuggire. Al di là dei gol e degli assist, che per un attaccante sono sempre fondamentali, ciò che colpisce di Llorente è l’aspetto caratteriale. Ha sposato da subito in pieno il progetto partenopeo, e di conseguenza la città di Napoli, abbracciando il suo popolo con entusiasmo e, allo stesso tempo, una calma serafica che trasmette forza ed energia all’ambiente che lo circonda. Dialoga tanto con i compagni, si è integrato benissimo nel gruppo, e non esclude nessuno. A Lecce, ad esempio, ha agito da prima punta, sgravando il rientrante Milik, apparso ancora in fase di rodaggio, dal compito di dover fare gol ad ogni costo. Non è poco. Se poi si pensa che, con l’innesto di Llorente, il Napoli può permettersi di far rifiatare anche Mertens e Callejon, ecco che il sopracciglio sul volto di Carlo Ancelotti torna a rilassarsi. Il tecnico partenopeo ora può disporre di tante alternative in zona d’attacco, come sottolineato anche dal figlio Davide, suo attento vice. E questa possibilità di dosare le forze, alla lunga, può risultare davvero importante. Avere l’11 titolare selezionato, fresco, e di qualità, permette di affrontare tutti gli impegni con una mentalità diversa. Tutti avranno la loro occasione. Anche Lozano, così come i vari Younes e Hysaj. A Lecce si è visto un Napoli concreto. Fabian Ruiz ha siglato un gol da vero fenomeno, senza dimenticare il penalty di Insigne. Meglio il secondo, che il primo, ovviamente. E bene ha fatto l’arbitro Piccinini a far ripetere la battuta, dopo il movimento anticipato di Gabriel. Con Ghoulam ancora in fase di rodaggio, così come Malcuit, le note liete sono arrivate da Koulibaly, Maksimovic ed Elmas, senza dimenticare il lavoro di Zielinski. Con questo turnover di qualità c’è solo da sorridere.
di Napoli Magazine
24/09/2019 - 20:28
NAPOLI - Altro che pensione. Fernando Llorente risponde presente, ancora una volta. E dopo la notte Champions da brividi, si conferma a Lecce con una doppietta da urlo. Lo spagnolo sta rispondendo nel migliore dei modi a chi lo dava sul viale del tramonto. Non è così. E se si pensa che, appena un mese fa, era tra gli svincolati c’è solo da applaudire la scelta del Napoli che non se l’è lasciato sfuggire. Al di là dei gol e degli assist, che per un attaccante sono sempre fondamentali, ciò che colpisce di Llorente è l’aspetto caratteriale. Ha sposato da subito in pieno il progetto partenopeo, e di conseguenza la città di Napoli, abbracciando il suo popolo con entusiasmo e, allo stesso tempo, una calma serafica che trasmette forza ed energia all’ambiente che lo circonda. Dialoga tanto con i compagni, si è integrato benissimo nel gruppo, e non esclude nessuno. A Lecce, ad esempio, ha agito da prima punta, sgravando il rientrante Milik, apparso ancora in fase di rodaggio, dal compito di dover fare gol ad ogni costo. Non è poco. Se poi si pensa che, con l’innesto di Llorente, il Napoli può permettersi di far rifiatare anche Mertens e Callejon, ecco che il sopracciglio sul volto di Carlo Ancelotti torna a rilassarsi. Il tecnico partenopeo ora può disporre di tante alternative in zona d’attacco, come sottolineato anche dal figlio Davide, suo attento vice. E questa possibilità di dosare le forze, alla lunga, può risultare davvero importante. Avere l’11 titolare selezionato, fresco, e di qualità, permette di affrontare tutti gli impegni con una mentalità diversa. Tutti avranno la loro occasione. Anche Lozano, così come i vari Younes e Hysaj. A Lecce si è visto un Napoli concreto. Fabian Ruiz ha siglato un gol da vero fenomeno, senza dimenticare il penalty di Insigne. Meglio il secondo, che il primo, ovviamente. E bene ha fatto l’arbitro Piccinini a far ripetere la battuta, dopo il movimento anticipato di Gabriel. Con Ghoulam ancora in fase di rodaggio, così come Malcuit, le note liete sono arrivate da Koulibaly, Maksimovic ed Elmas, senza dimenticare il lavoro di Zielinski. Con questo turnover di qualità c’è solo da sorridere.