In Primo Piano
VIDEO CONFERENCE - Spalletti: "Sono disposto a tutto pur di vincere con il Napoli, devo sbrigarmi..."
18.03.2023 11:50 di Napoli Magazine

CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida col Torino. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 

- Tante partite in programma, è il momento più bello della sua carriera?

 

"Il tempo che passa mi crea sempre qualche problema. Voglio ottenere i risultati. Noi saremo valutati per quello che abbiamo fatto. Di tempo non ne ho molto, mi devo affrettare. Devo dare valore a tutte le cose che mi passano davanti. Per il Napoli, per completare questo percorso, sono disposto a tutto".

 

- Puo' essere un anno irripetibile?

 

"Irripetibile sara' l'anno successivo, e cosi' sempre. Puo' andare avanti all'infinito. Il traguardo e' sempre quello che vuoi andare a prendere e scoprire. Non ci si ferma, non ci si deve fermare mai. Bisogna andare sempre piu' in profondita' a scavare".

 

- C'è Torino-Napoli...

 

"Sono contento di parlare del Torino, che non cambiera' atteggiamento. L'Eintracht ha cambiato un po' l'atteggiamento. Il Torino e' asfissiante in tutto quello che fa. Loro vogliono mantenere un livello di fatica altissimo, sia in fase di possesso che di non possesso palla. Spesso sei costretto a fare duelli fisici e a riportare la palla al portiere. Con Juric ho litigato qualxhe volta".

 

- Che significa che lei non ha molto tempo?

 

"Significa che ho 64 anni. Ogni momento puo' essere diverso. E' meglio non fare calcoli. Ci sono situazioni in cui bisogna metterci mano. Se penso all'impegno della squadra vorrei vivere in eterno. Se penso a quello che e' successo in citta' l'altra sera vorrei non partecipare a questo tipo di situazioni, che sia involontaramente o di rimbalzo".

 

- Pensa di fare turnover?

 

"Puo' capitare qualcuno sia piu' stanco di un altro. Le alternanze sono in base alla forma dei singoli. Pensiamo ad una partita alla volta. Non ho il timore di sbagliare. Qualsiasi cosa scelgo, scelgo bene. Sono tutti disponibili dal punto di vista fisico e mentale. A livello mentale abbiamo speso tantissimo, perche' ti dicono che l'hai gia' vinta. Tutti parlano di prossimo turno, di risultato facile. E tu ti trovi a giocarla in condizioni di svantaggio totale".

 

- Che fotografia si sente di fare del calcio italiano?

 

"Penso alla qualita' del portiere del Torino, di quando gli portano la palla dietro e sei costretto a schierarti bene in difesa. Lui ha un calcio di 70 metri, sei costretto a questo "sciagattone", dovendo rientrare subito. Sono cose che fanno parte del calcio moderno. Loro hanno questa soluzione. Karamoh l'ho allenato all'Inter, lo conosco bene. Diventa complicato per ritrovare distanze e misure. La qualita' di gioco ci assomiglia per il modo di fare".

 

- Raspadori recupera? E' soddisfatto di Ndombele?

 

"Raspadori non recupera, tra l'altro ho letto che non va nemmeno in Nazionale. Ndombele all'inizio non lo conoscevo molto. C'era il dubbio su come mai il Tottenham non l'avesse fatto giocare. Lo alleno volentieri, e' un ragazzo dolce. Ha forza, motore, tecnica, ha questi guizzi di lucidità. Ndombele e' un giocatore che mi garba".
 

- Cosa bisogna fare a Torino?

 

"Se si fanno cose che sappiamo fare ci troviamo piu' a nostro agio. Magari siamo leggibili, ma calciatori come Kvara, Osimhen, Zielinski, Raspadori e Simeone hanno la capacita' di influire con la loro qualita' individuale per fare male agli avversari".

 

- La continuita' del Napoli da che cosa deriva? 

 

"".E' sempre la loro voglia di far vedere di che pasta sono fatti. Questo comporta anche un po' di sacrificio. Ci sono giorni che sono un po' diversi dagli altri. Serve impostare una giornata seria e professionale tutte le volte. Loro hanno capito bene a cosa siamo di fronte. Ce l'hanno bella chiara la loro volontà. Di Lorenzo ha sempre qualcosa da fare di importante e lo dimostra. E' lo spirito corretto della squadra".

 

- Elmas e Simeone hanno possibilita' di giocare titolari a Torino?

 

"Ora lei mi vuole far diventare antipatico agli occhi dei miei calciatori, quando invece me li abbraccio sempre con affetto. C'e' una sosta dopo, si puo' recuperare bene. Elmas meriterebbe di giocare qualche partita, come altri. Certo e' che non ci sono giocatori arrugginiti al momento. Qualche cosa si cambia ma non fatemi dire quello che si cambia".

 

- Sono attesi 10mila tifosi del Napoli a Torino...

 

"Per noi e' fondamentale avere i nostri tifosi in trasferta. Spero che non si verifichino altre situazioni spiacevoli. Con i tifosi diventa piu' bella partita. Ci sono anche molti tifosi non colpevoli. Ho temuto quando c'e' stata la squalifica del nostro settore ospiti perche' per noi rappresenta un sostegno importante. I calciatori hanno bisogno dell'orecchio pieno, del sostegno della Curva. A volte serve piu' di un urlo mio, loro sanno direzionare il livello emotivo della partita. A volte io non ci riesco".

 

- Zielinski in Champions riesce ad esprimersi meglio?

 

"Secondo me ha giocato nello stesso modo anche in campionato, andro' a rivederlo. Zielinski e' in crescita costante. Si nutre del comportamento della squadra, sa metterci qualcosa in piu', ha resistenza, tecnica e gol, sa calciare in maniera straordinaria sia di destro che di sinistro. Sta mettendo mano in maniera pesante al suo carattere. Non sempre se sei troppo buono va bene. La vena sul collo ogni tanto bisogna farsela venire. Kvara se l'e' fatta venire in quel gol di dribbling. Quando e' arrivato non ce l'aveva cosi' evidente".

 

- Come mai Zielinski ha battuto il rigore contro l'Eintracht?

 

"L'hanno deciso i ragazzi, dentro il nostro spogliatoio c'e' democrazia. Non conta quello che dite voi. Sui rigori c'e' stato un miglioramento notevole, si fermano a calciare sempre alla fine degli allenamenti. Ha chiesto di batterlo, perche' gli aveva dato fastidio quello che era successo in precedenza. E' bello vedere che i ragazzi collaborano così. Partecipano tutti".

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

ULTIMISSIME IN PRIMO PIANO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
VIDEO CONFERENCE - Spalletti: "Sono disposto a tutto pur di vincere con il Napoli, devo sbrigarmi..."

di Napoli Magazine

18/03/2024 - 11:50

CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida col Torino. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 

- Tante partite in programma, è il momento più bello della sua carriera?

 

"Il tempo che passa mi crea sempre qualche problema. Voglio ottenere i risultati. Noi saremo valutati per quello che abbiamo fatto. Di tempo non ne ho molto, mi devo affrettare. Devo dare valore a tutte le cose che mi passano davanti. Per il Napoli, per completare questo percorso, sono disposto a tutto".

 

- Puo' essere un anno irripetibile?

 

"Irripetibile sara' l'anno successivo, e cosi' sempre. Puo' andare avanti all'infinito. Il traguardo e' sempre quello che vuoi andare a prendere e scoprire. Non ci si ferma, non ci si deve fermare mai. Bisogna andare sempre piu' in profondita' a scavare".

 

- C'è Torino-Napoli...

 

"Sono contento di parlare del Torino, che non cambiera' atteggiamento. L'Eintracht ha cambiato un po' l'atteggiamento. Il Torino e' asfissiante in tutto quello che fa. Loro vogliono mantenere un livello di fatica altissimo, sia in fase di possesso che di non possesso palla. Spesso sei costretto a fare duelli fisici e a riportare la palla al portiere. Con Juric ho litigato qualxhe volta".

 

- Che significa che lei non ha molto tempo?

 

"Significa che ho 64 anni. Ogni momento puo' essere diverso. E' meglio non fare calcoli. Ci sono situazioni in cui bisogna metterci mano. Se penso all'impegno della squadra vorrei vivere in eterno. Se penso a quello che e' successo in citta' l'altra sera vorrei non partecipare a questo tipo di situazioni, che sia involontaramente o di rimbalzo".

 

- Pensa di fare turnover?

 

"Puo' capitare qualcuno sia piu' stanco di un altro. Le alternanze sono in base alla forma dei singoli. Pensiamo ad una partita alla volta. Non ho il timore di sbagliare. Qualsiasi cosa scelgo, scelgo bene. Sono tutti disponibili dal punto di vista fisico e mentale. A livello mentale abbiamo speso tantissimo, perche' ti dicono che l'hai gia' vinta. Tutti parlano di prossimo turno, di risultato facile. E tu ti trovi a giocarla in condizioni di svantaggio totale".

 

- Che fotografia si sente di fare del calcio italiano?

 

"Penso alla qualita' del portiere del Torino, di quando gli portano la palla dietro e sei costretto a schierarti bene in difesa. Lui ha un calcio di 70 metri, sei costretto a questo "sciagattone", dovendo rientrare subito. Sono cose che fanno parte del calcio moderno. Loro hanno questa soluzione. Karamoh l'ho allenato all'Inter, lo conosco bene. Diventa complicato per ritrovare distanze e misure. La qualita' di gioco ci assomiglia per il modo di fare".

 

- Raspadori recupera? E' soddisfatto di Ndombele?

 

"Raspadori non recupera, tra l'altro ho letto che non va nemmeno in Nazionale. Ndombele all'inizio non lo conoscevo molto. C'era il dubbio su come mai il Tottenham non l'avesse fatto giocare. Lo alleno volentieri, e' un ragazzo dolce. Ha forza, motore, tecnica, ha questi guizzi di lucidità. Ndombele e' un giocatore che mi garba".
 

- Cosa bisogna fare a Torino?

 

"Se si fanno cose che sappiamo fare ci troviamo piu' a nostro agio. Magari siamo leggibili, ma calciatori come Kvara, Osimhen, Zielinski, Raspadori e Simeone hanno la capacita' di influire con la loro qualita' individuale per fare male agli avversari".

 

- La continuita' del Napoli da che cosa deriva? 

 

"".E' sempre la loro voglia di far vedere di che pasta sono fatti. Questo comporta anche un po' di sacrificio. Ci sono giorni che sono un po' diversi dagli altri. Serve impostare una giornata seria e professionale tutte le volte. Loro hanno capito bene a cosa siamo di fronte. Ce l'hanno bella chiara la loro volontà. Di Lorenzo ha sempre qualcosa da fare di importante e lo dimostra. E' lo spirito corretto della squadra".

 

- Elmas e Simeone hanno possibilita' di giocare titolari a Torino?

 

"Ora lei mi vuole far diventare antipatico agli occhi dei miei calciatori, quando invece me li abbraccio sempre con affetto. C'e' una sosta dopo, si puo' recuperare bene. Elmas meriterebbe di giocare qualche partita, come altri. Certo e' che non ci sono giocatori arrugginiti al momento. Qualche cosa si cambia ma non fatemi dire quello che si cambia".

 

- Sono attesi 10mila tifosi del Napoli a Torino...

 

"Per noi e' fondamentale avere i nostri tifosi in trasferta. Spero che non si verifichino altre situazioni spiacevoli. Con i tifosi diventa piu' bella partita. Ci sono anche molti tifosi non colpevoli. Ho temuto quando c'e' stata la squalifica del nostro settore ospiti perche' per noi rappresenta un sostegno importante. I calciatori hanno bisogno dell'orecchio pieno, del sostegno della Curva. A volte serve piu' di un urlo mio, loro sanno direzionare il livello emotivo della partita. A volte io non ci riesco".

 

- Zielinski in Champions riesce ad esprimersi meglio?

 

"Secondo me ha giocato nello stesso modo anche in campionato, andro' a rivederlo. Zielinski e' in crescita costante. Si nutre del comportamento della squadra, sa metterci qualcosa in piu', ha resistenza, tecnica e gol, sa calciare in maniera straordinaria sia di destro che di sinistro. Sta mettendo mano in maniera pesante al suo carattere. Non sempre se sei troppo buono va bene. La vena sul collo ogni tanto bisogna farsela venire. Kvara se l'e' fatta venire in quel gol di dribbling. Quando e' arrivato non ce l'aveva cosi' evidente".

 

- Come mai Zielinski ha battuto il rigore contro l'Eintracht?

 

"L'hanno deciso i ragazzi, dentro il nostro spogliatoio c'e' democrazia. Non conta quello che dite voi. Sui rigori c'e' stato un miglioramento notevole, si fermano a calciare sempre alla fine degli allenamenti. Ha chiesto di batterlo, perche' gli aveva dato fastidio quello che era successo in precedenza. E' bello vedere che i ragazzi collaborano così. Partecipano tutti".

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com