NAPOLI - Nella settimana più delicata del post scudetto, gli azzurri di De Laurentiis scendono al Bentegodi nella sempre difficile trasferta di Verona. E’ vero che l’anno scorso alla prima di campionato nel giorno di Ferragosto gli azzurri fecero subito capire come si sarebbe orientata la stagione. Ma senza togliere nulla a nessuno, allora sulla panchina c’era un certo Spalletti. Oggi sulla panchina c’è De Laurentiis, che sicuramente è bravo, ma che dopo pochi allenamenti a Castel Volturno non dà ancora certezza di aver preso per mano la squadra e di essere entrato in empatia con Kvara e compagni. Soprattutto quello che si chiedono in tanti è come li farà giocare il buon Aurelio? Col 4-3-3? Oppure dopo la chiacchierata con il suo collega Antonio Conte si sarà convinto che sarebbe meglio una difesa a tre? E se invece optasse per un tentativo fatto dal suo predecessore Garcia nella sciagurata serata di Fuorigrotta contro i viola, cioè proponendo il 4-2-3-1? Senza contare che Aurelio dovrà scegliere a centrocampo il sostituto di Anguissa e sciogliere la riserva tra Raspadori e Simeone in attacco. Interrogativi non facili per un allenatore al suo debutto in panchina che finora ha diretto solo qualche allenamento tra una giusta cazziata e una riunione in Lega. Resta poi sempre da capire dove si metterà Garcia. In tribuna accanto al presidente della regione Veneto Luca Zaia al suo terzo mandato? Oppure al posto di Santoro con i display tra le mani per le sostituzioni. Qualcuno si è spinto a suggerire Garcia in porta al posto di Meret. Una cosa è certa: De Laurentiis è uno che sa il fatto suo. Resta da capire se da qui alla prossima stagione accetterà ancora di restare a Napoli oppure sarà tentato dalle sirene arabe (sarebbe molto gradito a Ronaldo). C’è chi sussurra che, grazie ai buoni uffici di Benitez, potrebbe addirittura sedersi sulla panchina del City in Premier. Altri come Fagioli e Tonali avrebbero già scommesso un suo passaggio sulla panchina del Newcastle. Ci aspettiamo una smentita immediata di Aurelio che ci faccia capire in breve tempo quale sarà il suo futuro, perché così la squadra, in bilico tra lui e Garcia, non può essere tranquilla. D’altronde il campionato è solo agli inizi e nulla è ancora compromesso. Basta solo non continuare a delegittimare un allenatore che fino a giugno non aveva mai sbagliato nulla. De Laurentiis non si tocca. W De Laurentiis!
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
19/10/2023 - 18:00
NAPOLI - Nella settimana più delicata del post scudetto, gli azzurri di De Laurentiis scendono al Bentegodi nella sempre difficile trasferta di Verona. E’ vero che l’anno scorso alla prima di campionato nel giorno di Ferragosto gli azzurri fecero subito capire come si sarebbe orientata la stagione. Ma senza togliere nulla a nessuno, allora sulla panchina c’era un certo Spalletti. Oggi sulla panchina c’è De Laurentiis, che sicuramente è bravo, ma che dopo pochi allenamenti a Castel Volturno non dà ancora certezza di aver preso per mano la squadra e di essere entrato in empatia con Kvara e compagni. Soprattutto quello che si chiedono in tanti è come li farà giocare il buon Aurelio? Col 4-3-3? Oppure dopo la chiacchierata con il suo collega Antonio Conte si sarà convinto che sarebbe meglio una difesa a tre? E se invece optasse per un tentativo fatto dal suo predecessore Garcia nella sciagurata serata di Fuorigrotta contro i viola, cioè proponendo il 4-2-3-1? Senza contare che Aurelio dovrà scegliere a centrocampo il sostituto di Anguissa e sciogliere la riserva tra Raspadori e Simeone in attacco. Interrogativi non facili per un allenatore al suo debutto in panchina che finora ha diretto solo qualche allenamento tra una giusta cazziata e una riunione in Lega. Resta poi sempre da capire dove si metterà Garcia. In tribuna accanto al presidente della regione Veneto Luca Zaia al suo terzo mandato? Oppure al posto di Santoro con i display tra le mani per le sostituzioni. Qualcuno si è spinto a suggerire Garcia in porta al posto di Meret. Una cosa è certa: De Laurentiis è uno che sa il fatto suo. Resta da capire se da qui alla prossima stagione accetterà ancora di restare a Napoli oppure sarà tentato dalle sirene arabe (sarebbe molto gradito a Ronaldo). C’è chi sussurra che, grazie ai buoni uffici di Benitez, potrebbe addirittura sedersi sulla panchina del City in Premier. Altri come Fagioli e Tonali avrebbero già scommesso un suo passaggio sulla panchina del Newcastle. Ci aspettiamo una smentita immediata di Aurelio che ci faccia capire in breve tempo quale sarà il suo futuro, perché così la squadra, in bilico tra lui e Garcia, non può essere tranquilla. D’altronde il campionato è solo agli inizi e nulla è ancora compromesso. Basta solo non continuare a delegittimare un allenatore che fino a giugno non aveva mai sbagliato nulla. De Laurentiis non si tocca. W De Laurentiis!
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