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FOCUS NM - Frosinone-Napoli, dalla reazione da Campioni all'uragano Osimhen: i 5 spunti dopo l'esordio
21.08.2023 13:25 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Frosinone-Napoli (1-3): dalla reazione da Campioni all'uragano Osimhen: i 5 spunti dopo l'esordio in campionato.

 

- Ricomincia il campionato ed il Napoli, che scende in campo con lo Scudetto sul petto, si ritrova subito sotto sul campo del neopromosso Frosinone a causa di un rigore dubbio. La partita potrebbe complicarsi, ma la reazione da Campioni in carica degli azzurri non tarda ad arrivare. Una rimonta, ottenuta con voglia e cattiveria agonistica, che sa di messaggio a tutte le rivali per il titolo: "Noi ci siamo". Eccome se c'è la squadra di Rudi Garcia. Un gruppo che non intende mollare, pronto a tutto pur di difendere quel tricolore che esibisce con fierezza sulla maglia.

 

- Sia benedetto il giorno in cui Piotr Zielinski ha deciso di rifiutare le folli offerte arabe per continuare a vestire la maglia del Napoli. Partita sontuosa del polacco tra giocate illuminanti, dribbling eleganti e visione di gioco con pochi eguali. Il 20 azzurro si conferma fondamentale per la manovra offensiva azzurra, complice la maggiore verticalità voluta da Garcia. Si palleggia meno (motivo per il quale Lobotka tocca meno palloni del solito) e in questo contesto uno come Zielinski risulta imprescindibile. Arriverà Gabri Veiga, ma togliere il posto da titolare al vero erede di Marek Hamsik risulterà piuttosto difficile anche al talentuoso spagnolo.

 

- Interessante la posizione occupata allo Stirpe, con buonissimi risultati, da Raspadori. Un po' esterno, un po' mezzala e persino un po' trequartista. Un ruolo ibrido che potrebbe esaltare le qualità non solo dell'ex Sassuolo, ma anche quelle di Kvaratskhelia, Elmas ed in futuro di Lindstrom (qualora il giocatore dell'Eintracht dovesse realmente approdare in azzurro). Garcia lo aveva annunciato: "Non stravolgerò nulla, ma vorrò vedere a tratti una squadra camaleontica". Detto fatto. È ancora molto presto, ma la mano del tecnico francese inizia a intravedersi.

 

- Non solo Zielinski, anche Di Lorenzo ed Anguissa si sono confermati elementi cardine di questo Napoli. Il capitano, autore di due splendidi assist, è al momento, senza ombra di dubbio, il terzino destro più continuo d'Europa. Capacità difensive, letture di gioco, tempi, assist, sgroppate infinite sulla fascia, intelligenza tattica e persino abilità nel muoversi tra le linee. Il 22 ha tutto, non una sorpresa per chi ormai da anni lo osserva da vicino. Il secondo, invece, nella ripresa ha mostrato il perchè anche Spalletti fosse piuttosto restio a lasciarlo in panchina. Cajuste avrà bisogno di tempo (guai a bocciarlo dopo appena 45 minuti, anche perché sarà lui il titolare durante la Coppa d'Africa), il camerunense sarà dunque chiamato ancora una volta ad effettuare diversi straordinari. Equilibratore pazzesco e mediano moderno, l'ex Fulham e Marsiglia ha riportato ordine al Napoli dopo un primo tempo non facile. Un leader tecnico e carismatico sul quale Garcia, che lo conosce benissimo, punterà ovviamente con forza. 

 

- Chiudiamo ovviamente con lui, l'ultimo capocannoniere della Serie A nonché l'oggetto del desiderio di tutti i club più grandi e ricchi del mondo. Victor Osimhen, specialmente in Italia, è un giocatore fuori categoria. Un centravanti devastante che con la sua cattiveria e la sua voglia di vincere ad ogni costo fa la differenza più di chiunque altro in questo campionato. È la sua doppietta (clamoroso il primo gol) a regalare i primi 3 punti stagionali al Napoli, ma è in generale la sua attitudine alla battaglia a renderlo unico. Dopo Haaland in quel ruolo c'è lui, pochi dubbi su questo. Con lui gli azzurri partono 1-0 quasi contro chiunque, motivo per il quale De Laurentiis ha fatto di tutto per trattenerlo almeno per un altro anno, spingendosi ad offrire cifre mai viste da queste parti. Un investimento che però vale la pena fare, per almeno tre motivi: difendere lo Scudetto, effettuare un nuovo strabiliante percorso in Champions e continuare a beneficiare della sua presenza in azzurro per monetizzare attraverso il merchandising. Dispiace per chi era già pronto ad esultare per la sua partenza, ma le big italiane dovranno fare ancora per un po' i conti con l'uragano nigeriano. 

 

Simone Santacroce

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com

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FOCUS NM - Frosinone-Napoli, dalla reazione da Campioni all'uragano Osimhen: i 5 spunti dopo l'esordio

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21/08/2023 - 13:25

NAPOLI - Frosinone-Napoli (1-3): dalla reazione da Campioni all'uragano Osimhen: i 5 spunti dopo l'esordio in campionato.

 

- Ricomincia il campionato ed il Napoli, che scende in campo con lo Scudetto sul petto, si ritrova subito sotto sul campo del neopromosso Frosinone a causa di un rigore dubbio. La partita potrebbe complicarsi, ma la reazione da Campioni in carica degli azzurri non tarda ad arrivare. Una rimonta, ottenuta con voglia e cattiveria agonistica, che sa di messaggio a tutte le rivali per il titolo: "Noi ci siamo". Eccome se c'è la squadra di Rudi Garcia. Un gruppo che non intende mollare, pronto a tutto pur di difendere quel tricolore che esibisce con fierezza sulla maglia.

 

- Sia benedetto il giorno in cui Piotr Zielinski ha deciso di rifiutare le folli offerte arabe per continuare a vestire la maglia del Napoli. Partita sontuosa del polacco tra giocate illuminanti, dribbling eleganti e visione di gioco con pochi eguali. Il 20 azzurro si conferma fondamentale per la manovra offensiva azzurra, complice la maggiore verticalità voluta da Garcia. Si palleggia meno (motivo per il quale Lobotka tocca meno palloni del solito) e in questo contesto uno come Zielinski risulta imprescindibile. Arriverà Gabri Veiga, ma togliere il posto da titolare al vero erede di Marek Hamsik risulterà piuttosto difficile anche al talentuoso spagnolo.

 

- Interessante la posizione occupata allo Stirpe, con buonissimi risultati, da Raspadori. Un po' esterno, un po' mezzala e persino un po' trequartista. Un ruolo ibrido che potrebbe esaltare le qualità non solo dell'ex Sassuolo, ma anche quelle di Kvaratskhelia, Elmas ed in futuro di Lindstrom (qualora il giocatore dell'Eintracht dovesse realmente approdare in azzurro). Garcia lo aveva annunciato: "Non stravolgerò nulla, ma vorrò vedere a tratti una squadra camaleontica". Detto fatto. È ancora molto presto, ma la mano del tecnico francese inizia a intravedersi.

 

- Non solo Zielinski, anche Di Lorenzo ed Anguissa si sono confermati elementi cardine di questo Napoli. Il capitano, autore di due splendidi assist, è al momento, senza ombra di dubbio, il terzino destro più continuo d'Europa. Capacità difensive, letture di gioco, tempi, assist, sgroppate infinite sulla fascia, intelligenza tattica e persino abilità nel muoversi tra le linee. Il 22 ha tutto, non una sorpresa per chi ormai da anni lo osserva da vicino. Il secondo, invece, nella ripresa ha mostrato il perchè anche Spalletti fosse piuttosto restio a lasciarlo in panchina. Cajuste avrà bisogno di tempo (guai a bocciarlo dopo appena 45 minuti, anche perché sarà lui il titolare durante la Coppa d'Africa), il camerunense sarà dunque chiamato ancora una volta ad effettuare diversi straordinari. Equilibratore pazzesco e mediano moderno, l'ex Fulham e Marsiglia ha riportato ordine al Napoli dopo un primo tempo non facile. Un leader tecnico e carismatico sul quale Garcia, che lo conosce benissimo, punterà ovviamente con forza. 

 

- Chiudiamo ovviamente con lui, l'ultimo capocannoniere della Serie A nonché l'oggetto del desiderio di tutti i club più grandi e ricchi del mondo. Victor Osimhen, specialmente in Italia, è un giocatore fuori categoria. Un centravanti devastante che con la sua cattiveria e la sua voglia di vincere ad ogni costo fa la differenza più di chiunque altro in questo campionato. È la sua doppietta (clamoroso il primo gol) a regalare i primi 3 punti stagionali al Napoli, ma è in generale la sua attitudine alla battaglia a renderlo unico. Dopo Haaland in quel ruolo c'è lui, pochi dubbi su questo. Con lui gli azzurri partono 1-0 quasi contro chiunque, motivo per il quale De Laurentiis ha fatto di tutto per trattenerlo almeno per un altro anno, spingendosi ad offrire cifre mai viste da queste parti. Un investimento che però vale la pena fare, per almeno tre motivi: difendere lo Scudetto, effettuare un nuovo strabiliante percorso in Champions e continuare a beneficiare della sua presenza in azzurro per monetizzare attraverso il merchandising. Dispiace per chi era già pronto ad esultare per la sua partenza, ma le big italiane dovranno fare ancora per un po' i conti con l'uragano nigeriano. 

 

Simone Santacroce

 

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