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IL PENSIERO - Rosario Pastore a "NM": "Basta con le manifestazioni razziali! Gli arbitri interrompano subito le gare”
22.09.2021 19:20 di Napoli Magazine

Rosario Pastore, giornalista, storica firma de "La Gazzetta dello Sport", ha rilasciato un pensiero a "Napoli Magazine": "Prendo spunto da un post su Facebook di Antonio Petrazzuolo, direttore di questa testata. Il quale, a proposito dei cori beceri di una parte della tifoseria udinese contro Napoli e i napoletani, auspicava il Daspo a vita per questa gentaglia. Il Giudice Sportivo ha ritenuto, invece, che la risibile multa di 10mila euro fosse sufficiente a curare il vulnus che, invece, è rimasto purtroppo intatto. Io credo che il discorso vada approfondito, specie considerando quanto è accaduto a Torino, durante Juventus-Milan. Mike Maignan, l'ottimo portiere ingaggiato dal club rossonero per sostituire Donnarumma (e lo sta facendo più che egregiamente) ha riferito di essere stato ferocemente insultato da baluba juventini, ovviamente a causa del colore della sua pelle. “Fino a quando questi episodi verranno giudicati solo semplici incidenti, la situazione non migliorerà”, ha detto Maignan. Naturalmente, ha perfettamente ragione. Aggiungerei un'altra considerazione: fino a quando gli arbitri nei loro referti non scriveranno quello che hanno sentito con le proprie orecchie, saremo sempre punto e daccapo. Perché, oltre al fatto, lo schifo è anche l'acquiescenza del direttore di gara. Il Giudice Sportivo ben poco può fare davanti a documenti ufficiali che ridimensionano l'osceno fenomeno del razzismo negli stadi. A questo punto, i primi colpevoli sono proprio loro, gli arbitri. Che, regolamento alla mano, potrebbero sospendere le partite di fronte a questi atteggiamenti. Atteggiamenti che non devono, assolutamente non devono più essere definiti "discriminazioni territoriali", bensì col loro nome, ovvero "manifestazioni razziali". Così come gli arbitri che non raccontano come siano andate davvero le cose dovrebbero essere sospesi per più turni. Purtroppo, siamo alle solite denunce che non avranno seguito. Se solo si considerasse attentamente quanto avviene altrove, in Inghilterra in primo luogo, dove fatti del genere sono puniti con turni e turni di squalifica e con la denuncia aperta ed efficace dei media, si potrebbero fare passi avanti. Ma fino a quando nella nostra calciopoli si preferisce non denunciare per non turbare qualche potente, beh, purtroppo non cambierà niente”.

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di Napoli Magazine

22/09/2024 - 19:20

Rosario Pastore, giornalista, storica firma de "La Gazzetta dello Sport", ha rilasciato un pensiero a "Napoli Magazine": "Prendo spunto da un post su Facebook di Antonio Petrazzuolo, direttore di questa testata. Il quale, a proposito dei cori beceri di una parte della tifoseria udinese contro Napoli e i napoletani, auspicava il Daspo a vita per questa gentaglia. Il Giudice Sportivo ha ritenuto, invece, che la risibile multa di 10mila euro fosse sufficiente a curare il vulnus che, invece, è rimasto purtroppo intatto. Io credo che il discorso vada approfondito, specie considerando quanto è accaduto a Torino, durante Juventus-Milan. Mike Maignan, l'ottimo portiere ingaggiato dal club rossonero per sostituire Donnarumma (e lo sta facendo più che egregiamente) ha riferito di essere stato ferocemente insultato da baluba juventini, ovviamente a causa del colore della sua pelle. “Fino a quando questi episodi verranno giudicati solo semplici incidenti, la situazione non migliorerà”, ha detto Maignan. Naturalmente, ha perfettamente ragione. Aggiungerei un'altra considerazione: fino a quando gli arbitri nei loro referti non scriveranno quello che hanno sentito con le proprie orecchie, saremo sempre punto e daccapo. Perché, oltre al fatto, lo schifo è anche l'acquiescenza del direttore di gara. Il Giudice Sportivo ben poco può fare davanti a documenti ufficiali che ridimensionano l'osceno fenomeno del razzismo negli stadi. A questo punto, i primi colpevoli sono proprio loro, gli arbitri. Che, regolamento alla mano, potrebbero sospendere le partite di fronte a questi atteggiamenti. Atteggiamenti che non devono, assolutamente non devono più essere definiti "discriminazioni territoriali", bensì col loro nome, ovvero "manifestazioni razziali". Così come gli arbitri che non raccontano come siano andate davvero le cose dovrebbero essere sospesi per più turni. Purtroppo, siamo alle solite denunce che non avranno seguito. Se solo si considerasse attentamente quanto avviene altrove, in Inghilterra in primo luogo, dove fatti del genere sono puniti con turni e turni di squalifica e con la denuncia aperta ed efficace dei media, si potrebbero fare passi avanti. Ma fino a quando nella nostra calciopoli si preferisce non denunciare per non turbare qualche potente, beh, purtroppo non cambierà niente”.